Urla sempre, primavera di Michele Vaccari è un romanzo sul potere dei sogni, sul lato oscuro dell’umanità e sulla lotta che tali estremi ingaggiano per distruggere o costruire mondi utopici o distopici.
Rimasta all’idea che il filone distopico sia un genere di tradizione anglofona, come nei libri di Orwell o della Atwood, mi interessava leggere quello che mi sembrava un “romanzo distopico italiano” e scoprire in che modo la natura si supera dando vita a una nuova umanità.