Vicolo Cannery, rispetto a Furore, sconvolse in senso negativo i recensori dell’epoca in cui esordì (1945). Fu considerato un prodotto letterario di serie B.
A quanto pare il pubblico di critici, abituato al romanzo che incise il nome John Steinbeck agli apici della letteratura americana, non si aspettava Vicolo Cannery e il ritratto che fa della società alla quale apparteneva, pur presentandosi con lo stile e la visione realistica tipica del romanziere.
Questo è quanto si evince, in sintesi, dopo aver letto la presentazione che Luigi Sampietro scrive per indicare al lettore la strada di una narrazione che parla di?