Sono tanti i libri di Hermann Hesse che val sempre la pena di leggere anche se è difficile scegliere tra romanzi, racconti e poesie.
Intenzionata a leggere Il lupo della steppa o Sotto la ruota ma, interessata anche ad esplorare la produzione poetica, non sapevo decidermi mentre scorrevo con gli occhi le raccolte di racconti disposte a scaffale.
Alla fine, tra le tante proposte firmate Hermann Hesse, ho optato per False vocazioni.
Storie di cronopios e di famas di Julio Cortázar è il secondo libro al buio acquistato presso una libreria Feltrinelli.
A guidarmi, nella scelta, è stata la descrizione che presenta la lettura della settimana come una favola con morale, visionaria e dadaista. Nella presentazione di Monica, la libraria che l’ha letto e lo propone, il libro al buio spiega che:
“In un paese della Scozia vengono venduti libri con una pagina bianca, sperduta in un punto qualsiasi del volume. Se un lettore s’imbatte in quella pagina, allo scoccare delle tre del pomeriggio, muore.”
Ammetto che questa simpatica profezia mi ha istintivamente preoccupato e, per diverse settimane, ho lasciato le Storie di cronopios e di famas impacchettato.
Alla fine (e assicurandomi che non fossero le tre del pomeriggio) l’ho aperto e, cominciando a leggerlo, ho fatto un po’ di conoscenza con Julio Cortázar.
Amo le raccolte di racconti perché, una volta conclusa la lettura, ci si sente sazi come se si avesse letto un romanzo o più e non si ha il rimorso di non aver avuto il tempo per leggere qualcosa di interessante.
La scelta della settimana è ricaduta su Sette piccole atrocità per due banalissimi motivi. In primo luogo non avevo mai sentito nominare l’autore Stefano Brusadelli e, in secondo luogo, mi aveva colpito l’utilizzo della parola atrocità. Quest’ultima, infatti, fa paura anche solo a nominarla perché condensa il lato più oscuro e violento di ogni cosa e persona.
Come sempre, la mia non è una recensione a tutti gli effetti ma solo una carrellata delle impressioni provate e dei tentativi di individuare le atrocità presenti, così piccole da passare quasi inosservate…