Tempo fa sono stata contattata da un’azienda che mi chiedeva se ero disponibile per un colloquio di lavoro. Dato il periodo non certo favorevole ho pensato che fosse un colpo di fortuna tuttavia, quando mi è stato comunicato il luogo dell’incontro, sono subentrate delle perplessità.
Per la stessa ditta avevo giù fatto delle preselezioni all’interno delle quali, con eloquenza, mi era stata abbondantemente illustrata la filosofia aziendale, decisa a insegnare a quante più persone possibili l’arte di saper cogliere le opportunità per conseguire il successo, la realizzazione professionale e la crescita personale. Quella volta non riuscii ad andare oltre la seconda scrematura. Il mio curriculum non era in linea con la figura professionale ricercata o, forse, non fui in grado di dare un’immagine sufficientemente propositiva della mia persona.
Resi presente al mio interlocutore questo trascorso ma mi fu rassicurato che la presentazione del progetto non sarebbe durata più di 20 minuti e sembrava fatto apposta per me. Bene, decisi di presentarmi.