Memorie di un cacciatore di Ivan S. Turgenev, per estensione, segue lo stile e le tematiche accennate in Umili prose da Aleksandr S. Puškin in cui si racconta l’esistenza, in letteratura, di una Russia immensa, governata da una struttura sociale complessa, in cui le idee progressiste di uguaglianza e umanità rimangono sottomesse, ma non soffocate, all’attaccamento e al senso di proprietà che ne condizionano l’andamento.
A dispetto di quanto dice il retro di copertina, Memorie di un cacciatore non si ribella né condanna il destino di cui fa parte. Lascia che sia il modo di cui ci si appropria di esse a cogliere, indirettamente e con cognizione di causa, l’appello insito nel libro e rivolto a chi ha veramente il potere di formulare una denuncia e un giudizio obiettivo.
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