La felicità è un concetto astratto al quale, come l’amore, tutti aspirano e di cui tutti vogliono farne parte.
Tuttavia, poche sono le storie in cui la felicità è connaturata alla persona e alle azioni che compie per far in modo che questa condizione non dipenda dalla realtà in cui nasce, cresce, balla.
Josephine Baker è il soggetto che, malgrado le premesse, ha saputo essere Scandalosamente felice fino alla fine dei suoi giorni e che Gaia de Beaumont sceglie per ricostruire il racconto romanzato di una vita di successo. Continue Reading
La gabbia dorata di Camilla Läckberg è un romanzo vendicativo nel senso che si propone come una descrizione di come il femminile può o decide di reagire agli abusi del maschile. Una descrizione che, nel filone della narrativa svedese, confluisce nel thriller.
Simile a Lisbeth Salander, l’eroina o antieroina ideata da Larsson per la sua Millennium Trilogy e che ha avviato una tradizione letteraria proseguita da Lagercrantz, Faye Adelman sembra adattarsi allo stereotipo della donna femminile vendicativa e rancorosa che, con qualche variante di stile, rende La gabbia dorata un romanzo diverso narrando vendetta che pare più adeguata alle intenzioni femministe di cui Camilla Läckberg si fa portatrice. Continue Reading
La donna in gabbia di Jussi Adler-Olsen è un romanzo presentato, sul retro di copertina, come un thriller ad alta tensione di stampo danese.
Identificato il genere e capito che si tratta del primo di una serie di casi molto particolari da risolvere, La donna in gabbia mi ha incuriosito per un dettaglio informativo che mi ha portata a chiedermi cosa fosse la sezione Q.
Quesito ovvio ma facilmente risolvibile leggendo il libro che ha consentito a Jussi Adler-Olsen di diventare scrittore a tempo pieno. Continue Reading
La XVIII° edizione di Pordenone Legge si è appena conclusa lasciando memoria di un percorso a ritroso che ha portato autori ed editori ad analizzare il presente proponendo visioni future.
Causa raffreddore e assenza del grillo librario che mi ha guidato e orientato all’interno della manifestazione dedicata al mondo dei libri e della lettura, ci sono andata cauta con gli incontri (ma non con la scorta di libri). Ho quindi selezionato gli autori che mi incuriosivano di più cercando un equilibrio tra quelli di cui avevo letto (e quindi memoria) e quelli da leggere, per farne esperienza.
Ti avviso subito che, malgrado la selezione fatta a monte, questo post non sarà brevissimo. Il menù letterario che ho stilato per raccontare di cosa si è parlato a Pordenone Legge 2017 prevede:
Carlos Ruiz Zafòn e la Tetralogia di Barcellona,
Elizabeth Strout e Tutto è possibile,
Wole Soyinka e la storia in un romanzo,
David Lagercrantz e L’uomo che inseguiva la sua ombra,
Andrea Segrè e Il gusto delle cose giuste. Lettera alla generazione Z,
Umberto Ambrosoli e Massimo Sideri e Il diritto all’oblio e il dovere della memoria,
Riccardo Mazzeo e Elogio della letteratura (e conversazioni con Zygmunt Bauman)
Vittorio Lingiardi e Mindscape.Psiche del paesaggio,
Quello che non uccide di David Lagercrantz è il titolo del romanzo scelto per questa settimana. Ha attirato la mia curiosità appena ho avuto sotto gli occhi la lista di letture proposta da Repubblica, per l’iniziativa Noirissimo.
Un genere, il noir, sul quale torno periodicamente per immergermi in un tipo di letteratura dove l’intrattenimento narrativo mantiene un occhio aperto verso l’analisi della società in cui l’autore vive. Insomma, leggere un noir è un po’ come unire l’utile al dilettevole, se poi è collegato a una saga come la Millennium Trilogy di Stieg Larsson, il gioco è fatto e un altro lettore è stato conquistato.
Vieni a scoprire trama e impressioni sul libro della settimana? Continue Reading