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Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij: romanzo angosciante

11 Marzo 2022
Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij: logiche e meccanismi dell'umano

Di Fëdor Dostoevskij lessi, per cominciare, L’idiota al quale fecero seguito Memorie dal sottosuolo e, di recente, Il giocatore che, alternate alla lettura delle opere di Tolstoj come Anna Karenina, Padre Sergej, La morte di Ivan Il’ič, Sonata a Kreutzer e Guerra e pace, rappresentano il materiale raccolto per concretizzare l’idea di conoscere abbastanza della letteratura russa per poter esprimere coscientemente una preferenza nei riguardi di uno o dell’altro autore.

Solo che tra l’idea e la sua effettiva realizzazione c’è sempre stato di mezzo Delitto e castigo e il fatto che, fino ad oggi, non sono mai riuscita a superare la tredicesima pagina di questo romanzo macchinoso e angosciante.
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Memorie di un cacciatore di Ivan S. Turgenev: l’esistenza in letteratura

22 Marzo 2021
Memorie di un cacciatore di Turgenev: letteratura, nel senso esteso del termine

Memorie di un cacciatore di Ivan S. Turgenev, per estensione, segue lo stile e le tematiche accennate in Umili prose da Aleksandr S. Puškin in cui si racconta l’esistenza, in letteratura, di una Russia immensa, governata da una struttura sociale complessa, in cui le idee progressiste di uguaglianza e umanità rimangono sottomesse, ma non soffocate, all’attaccamento e al senso di proprietà che ne condizionano l’andamento.

A dispetto di quanto dice il retro di copertina, Memorie di un cacciatore non si ribella né condanna il destino di cui fa parte. Lascia che sia il modo di cui ci si appropria di esse a cogliere, indirettamente e con cognizione di causa, l’appello insito nel libro e rivolto a chi ha veramente il potere di formulare una denuncia e un giudizio obiettivo.

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Leggere Il cappotto di Nicolaj Gogol’

19 Agosto 2016
Recensione: Il cappotto di Nicolaj Gogol', una lettura fuori stagione

In estate si mangia, si beve e si fa il bagno al mare, al fiume, in piscina, nella vasca di casa. A seconda delle preferenze. Attività accompagnate (viveri e bevande permettendo) molto spesso da un buon libro.

In generale, si prediligono letture dalla trama piacevole, leggere e, perché no, anche un po’ frivole. Io invece sono un po’ controcorrente e, cosa mi sono letta a Ferragosto? Il cappotto di Nicolaj Gogol’.

Ok, convengo con te che è una lettura che più fuori stagione non si può ma prima di abbandonarmi, lascia che ti racconti un po’ di questo libro.
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