A Ferragosto, pensando ai momenti trascorsi in piscina con Il cappotto di Gogol’, a casa con la trilogia dell’Adamo Pazzo della Atwood o lungo un torrente montano a sbrogliare Quer pasticciaccio brutto di via Merulana di Gadda, pare tradizione, su questo blog, fare delle scelte di lettura un po’ insolite.
Per “rispettare” tale tradizione, L’anno della lepre di Arto Paasilinna pare una lettura ideale per muoversi seguendo i variabili stati d’animo di Vatanen e della sua lepre e viaggiare sul filo dell’umorismo e dell’ironia di un romanzo finnico-naturalistico che si prende la libertà di varcare i suoi stessi confini.