La donna è un’isola: un’affermazione chiara e semplice attraverso la quale Auđur Ava Ólafsdóttir compone ricette e percorsi ambientati nella fredda Islanda, luogo percorso dalla protagonista decisa a concedersi una vacanza estiva posticipata a novembre.
Il nome dell’autrice è difficile da leggere tanto da sembrare impronunciabile ma il romanzo e le sue quarantasette ricette, più un appunto su come fare le calze a maglia, ha una narrazione traducibile e piacevolmente varia e saporita.