Ci sono libri che percepisco come sicuri perché so che, in quanto classici della letteratura pubblicati da case editrici prestigiose, difficilmente mi deluderanno.
Con Happy Hour volevo spezzare la tradizione, variare voce narrante, casa editrice. Sentire cosa questa raccolta di racconti aveva da dire sulle cattive abitudini al femminile, seguire come Mary Miller avrebbe risposto alla domanda, sottintesa, sul perché le donne fanno scelte sbagliate trovandosi sempre inadeguate e fuori posto e capire in che modo la Black Coffee Edizioni avrebbe riportato il discorso che ne è scaturito.