Si ha l’impressione di essere risucchiati in un mondo veloce e incalzante che, secondo Jonathan Crary, ci annulla, 24/7. Oggi possiamo scoprire tutto quello che ci serve con un click o, semplicemente, accendendo il telefono e navigando sui social.
In effetti, si trascorre più tempo a immersi nella realtà virtuale ma, in che modo il capitalismo si sta lanciando all’assalto del sonno?