Gennaio è stato un mese dedicato all’esistenzialismo e alle forme con cui si esprime, si consuma e/o si rivela attraverso testi che, per una serie di motivi e sensazioni, predispongono mente e animo a un immobilismo e a un’apatia un po’ sconfortanti.
Per alleggerire gli effetti delle letture precedenti, dunque, Consolazioni di David Whyte mi sembrava adatto per creare una parentesi di respiro, prima di passare ai libri che leggerò prossimamente.