Siamo così abituati a chiedere e rispondere che sembra abbiamo perso la capacità di soffermarci su questo processo formulando quesiti non banali per dare agli argomenti che meglio conosciamo spunti di riflessione ai quali non avevamo mai pensato né considerato.
Tale convinzione è un po’ sgradevole da mettere per iscritto perché preannuncia l’idea o il sospetto o la paura che non ci sia più nulla e nessuno con cui conversare, alla pari, su temi che sentiamo importanti. Per questo, un paio di mesi fa, ho provato a lanciare sui social un minuscolo sassolino etichettato Domande Tra Lettori dove chiedevo:
“Quali sono le domande che un lettore o una lettrice vorrebbe ricevere?”
Sui social ha generato discussioni interessanti ma poche di quelle domande utili a dare l’invio alle interazioni, alle riflessioni e alle conversazioni sulla lettura che cercavo ma abbastanza, tuttavia, per raccoglierle e condividerle in questo post.