A cosa servono i libri?
È una di quelle domande assurde che fanno capolino in testa e che cercano una via d’uscita anche se le porte della ragione sono chiuse e le intimano di tornare al loro posto, tacciate per ovvietà.
Si può parlare di libri. Tutti i lettori possono fornire il loro parere sul perché si legge, offrire delle risposte e tutti sanno che sono strumenti di studio e argomento di conversazione che possono portare alla critica o all’elogio delle parole e metafore correlate.
Volendo, non è obbligatorio leggere così come non è obbligatorio indignarsi perché, secondo uno dei luoghi comuni più gettonati, si scrive di più e si legge di meno.