Una visita guidata di Alan Bennett è il primo dei titoli scelti per aprire un nuovo ciclo di letture considerate umoristiche, adatte a rallegrare un po’ lo stato d’animo di lettori concreti, seriosi e…
Pomeriggio di uno scrittore di Peter Handke mi interessava per sapere: come si vive e si crea per mezzo delle parole, quali riflessioni scaturiscono dal compito di scrivere per lavoro, quanti romantici stereotipi vanno…
Sempre a caccia di un romanzo che sorprenda, meravigli e faccia riflettere senza troppo immalinconire, La biblioteca di gould di Bernard Quiriny mi sembrava il libro adatto allo scopo perché, con i suoi riferimenti…
Guida degli smarriti di Jean d’Ormesson è un trattato che, mettendo da parte le domande esistenziali sul chi siamo e sul dove stiamo andando, si orienta per comprendere la domanda: – cosa ci facciamo…
Scelto perché, semplicemente, ho letto il mio cognome nel titolo, Jim il fortunato di Kingsley Amis è un romanzo che ho faticato un po’ a trovare. Non ordinabile in libreria, la sorte mi ha…
Non sapere cosa leggere è una sensazione molto particolare che si insinua in momenti in cui ci si sente sospesi, incapaci di accordarsi al movimento e ai desideri che il vivere comporta. Primo libro…
Era da tanto che non leggevo un libro edito Marcos Y Marcos. Ripensando ai pochi che ho letto, ho la sensazione che tendano a proporre narrazioni in cui si evita di offrire alternative diverse…
Il ristorante dell’amore ritrovato di Ito Ogawa è il secondo libro da calendario letterario ma, a differenza del romanzo di Clara Reeve, la citazione che mi aveva affascinata è sfumata via dalla memoria nel…
Il vecchio barone inglese di Clara Reeve è una lettura da calendario letterario. A incuriosirmi è stata una citazione in cui il romanzo si colloca tra uno stato d’animo e un comportamento non coerente…