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Un cappello pieno di ciliege di Oriana Fallaci: tre saghe in una

30 Maggio 2023
Un cappello pieno di ciliege di Oriana Fallaci: una saga familiare, esistenziale, italiana

Pur essendo interessata al suo contenuto fin dalla sua prima, cartonata, pubblicazione, ho resistito a lungo prima di decidermi a leggere Un cappello pieno di ciliege di Oriana Fallaci.

A bloccarmi, le parole cappello e ciliege. Il primo, un accessorio che può assumere diverse fogge, come il pensiero e le opinioni che si esprimono e si cambiano in continuazione (e non sempre in meglio) il secondo, un frutto dalle molte valenze simboliche (e non tutte positive).

Insieme, queste due parole mi comunicavano rimprovero e rimpianto e, considerato che all’interno del romanzo vi sono tre saghe in una, leggerne Un cappello pieno di ciliege non è una lettura facile. D’altronde, nulla di ciò che Oriana Fallaci scriveva è facile da leggere però…
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Confessioni d’un italiano di Ippolito Nievo: ha senso leggerlo, oggi?

28 Aprile 2023
Confessioni d'un italiano di Ippolito Nievo: sunto e considerazioni

In Idoli e ragione, Piovene parla di Ippolito Nievo come di un giovine che è stato in grado di scrivere un capolavoro con la saggezza di un vecchio.

D’altra parte si può malignamente pensare che l’immagine di un ventenne che si finge ottantenne sia una posa stilistica, pronta ad offrire il fianco alle voci che sminuiscono il valore dell’autore e della sua unica opera.

Per curiosità, o forse per farmene un’idea mia, questo mese mi sono immersa nelle realtà e nelle verità letterarie racchiuse in Confessioni d’un italiano domandandomi se abbia ancora senso leggerlo, oggi.
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I Benandanti di Carlo Ginzburg: stregoneria e culti agrari tra Cinquecento e Seicento

20 Marzo 2023

Libro del mese, I benandanti di Carlo Ginzburg, come si evince dal titolo, è uno studio sulla nascita e la scomparsa della stregoneria e dei culti agrari esistenti in Friuli tra il Cinquecento e il Seicento.

A incuriosirmi, è stato il tema e, in correlazione, la natura folkloristica e il sistema di credenze legate alla lavorazione della terra e alla coltivazione di ciò che serviva per garantire benessere e prosperità alla comunità che se ne prendeva cura.

Mi sembrava una lettura propizia per un blog apparentemente a riposo come questo, dedicato fin dalla sua progettazione, alla letteratura nel particolare e alla cultura umanistica nel generale.
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Io sono un gatto di Natsume Soseki: un romanzo importante

22 Febbraio 2023
Io sono un gatto, Natsume Soseki: criteri di un romanzo importante

Pubblicato nel 1907, Io sono un gatto di Natsume Soseki è un romanzo definito allegro, divertente e importante, scritto alla maniera occidentale.

In realtà, quando mi è stato proposto, non ero interessata a leggerlo perché, ormai, sono convinta di non aver la capacità di saper cogliere il dove e il come, certe storie, abbiano una natura esilarante.

Io sono un gatto, tuttavia, mi aveva incuriosita perché, tra le sue caratteristiche, compare il termine importante.

Perché?
In che misura?
È davvero così?
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David Copperfield di Charles Dickens: romanzo di formazione?

25 Gennaio 2023
David Copperfield e il carattere ingenuo della narrazione di Charles Dickens

Con David Copperfield di Charles Dickens avrei dovuto chiudere il 2022 e, invece, l’ho lasciato tranquillamente passare in veste di protagonista della prima recensione del 2023.

A prima vista appare un romanzo di formazione ma le poche righe che Cesare Pavese dedica al tema del libro mi fanno dubitare e così l’ho letto seguendo, come chiave di lettura dell’opera nel suo complesso, il termine ingenuità.
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La tigre di Noto di Simona Lo Iacono: romanzo da citazione

2 Dicembre 2022
La tigre di Noto di Simona Lo Iacono: romanzo tra vero e falso, da citazione

Il calendario letterario Neri Pozza 2022 ha proposto diverse letture interessanti che si sono riflesse anche in questo blog. Fra queste, La tigre di Noto di Simona Lo Iacono, più volte citata, mi ha affascinata per quanto dice sull’importanza della lettura:

“La fine della vita le aveva insegnato che tutto poteva essere letto. La natura. I gesti. I sorrisi. I silenzi. E chi aveva abitudine alla lettura dei libri poteva farsi esperto nella lettura degli uomini e degli eventi”.

motivando l’intenzione di recensire questo romanzo prima della fine dell’anno.
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Ethan Frome di Edith Wharton: paragoni e differenze tra romanzi

23 Novembre 2022
Ethan Frome di Edith Wharton: differenze (relative) con Cime tempestose di Emily Brontë

Inizio le letture di novembre, d’abitudine concentrate su romanzi e racconti scritti solamente da donne, con Ethan Frome di Edith Wharton.

Avevo a disposizione anche L’età dell’innocenza, capolavoro al quale si è ispirato il film diretto da Martin Scorsese nel 1993 ma ho pensato che sarebbe sembrata una scelta troppo ovvia per scriverci poi un post riflessione in merito.
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L’ultimo uomo nella torre di Aravind Adiga: le armi di un romanzo

21 Ottobre 2022
L'ultimo uomo nella torre di Aravind Adiga: le armi di un romanzo

L’ultimo uomo nella torre di Aravind Adiga l’ho scelto per la combinazione di parole che è stata usata per presentarlo e magnificarlo sul retro di copertina:

“Adiga riesce a dar voce e senso dello humour agli ultimi, a chi non ha potere: l’umorismo è ‘la nostra unica arma’ dice un personaggio. E, fortunatamente, questo libro è pieno di armi del genere. Magnifico”.

Poi ho letto la trama e, in seguito, un libro che non sembrava raccontare nulla di nuovo rispetto ad altre, passate, narrazioni ma…
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