Pur essendo interessata al suo contenuto fin dalla sua prima, cartonata, pubblicazione, ho resistito a lungo prima di decidermi a leggere Un cappello pieno di ciliege di Oriana Fallaci.
A bloccarmi, le parole cappello e ciliege. Il primo, un accessorio che può assumere diverse fogge, come il pensiero e le opinioni che si esprimono e si cambiano in continuazione (e non sempre in meglio) il secondo, un frutto dalle molte valenze simboliche (e non tutte positive).
Insieme, queste due parole mi comunicavano rimprovero e rimpianto e, considerato che all’interno del romanzo vi sono tre saghe in una, leggerne Un cappello pieno di ciliege non è una lettura facile. D’altronde, nulla di ciò che Oriana Fallaci scriveva è facile da leggere però…