Oggi niente #CurriculumDelLettore, ho appena realizzato che paroleombra compie un anno!
Ebbene sì, questo piccolo spazio web, post dopo post, ha letto e parlato di libri, si è lasciato andare a varie riflessioni, ha scritto qualche piccolo racconto, ha ospitato persone decisamente in gamba. Insomma, ha fatto un bel tratto di strada e ora si trova a un bivio, continuare senza pretendere nulla o diventare meno personale e più professionale?
Mi sento divisa in due ruoli. O faccio la parte della vecchietta nostalgica che ammorba il visitatore mostrandogli vecchi album polverosi di ricordi, oppure mi rimbocco le maniche, faccio un bel respiro e comincio con l’indirizzare paroleombra verso una via un po’ più professionale.
Quale parte pensi che andrò ad interpretare? Scoprilo continuando a leggermi! Continue Reading
Con l’ultimo post di dicembre ho fatto un piccolo bilancio dei post e dei progetti avviati con questo blog. È stato un 2015 sostanzialmente positivo e ho intenzione di procedere con questa linea anche con i pensieri e i post futuri.
Questo post doveva essere pubblicato il primo giorno del 2016 ma, alla fine, ho deciso di prendermi qualche giorno di vacanza supplementare prima di ripartire con nuovi libri da leggere, lettere da scrivere, pensieri da catturare e racconti da sviluppare.
Sono arrivata a lunedì e non ho alcun libro particolare di cui vorrei parlarti o meglio, ne ho diversi per la testa però, più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto sia impegnativo parlar di libri.
Alla lettura, azione principalmente solitaria, si affiancano altri interessi e il bisogno di uscire dalla vita cartacea e online per tornare in quella reale.
È lunedì, oggi vorrei raccontarti di che cosa, a grandi linee, ho parlato con Elena, una mia cara amica (divoratrice di libri e serie tv).
Passeggiando per le vie di Udine e tra gli scaffali della Feltrinelli, per assicurarci una copia di Florence, abbiamo perso la cognizione del tempo toccando un’ampia gamma di argomenti.
Faccio il punto della situazione perché sento che questo aperitivo lungo tra lettrici ha gettato le basi per altri post futuri garantendomi di allungare la vita e la crescita di questo mio piccolo blog. Continue Reading
Ho affermato di non avere una mente scientifica. Mi sono sempre sentita più adatta alla sfera artistico – umanistica e ho scelto un percorso che, secondo il comune pensare, è effimero e inutile.
Per questo sono rimasta un po’ perplessa quando una laureanda in Scienze della Formazione, amante di tutto ciò che ha a che fare con la matematica, la logica e la scienza, mi ha chiesto consigli per la stesura della sua tesi. Sono andata nel pallino, come poteva la mia formazione inutile tornarle utile?
Dato che è una persona che stimo, ho colto quella che sembrava una sfida e ho scoperto un concetto nuovo, la trasversalità. Continue Reading
Prima di aprire paroleombra mi sono spesso sentita ripetere che per aprire un blog ci vuole un logo che lo renda unico. Avevo bisogno di un segno distintivo semplice, riassuntivo e immediato. Panico assoluto e vuoto cosmico.
Petali e pennini, perché?
Quando il mio neurone non collabora, dipingo, disegno, scribacchio e pasticcio. Mi piace raccogliere sassi e decorarli con motivi floreali. Questo lavoretto mi rilassa e i fiori hanno un qualcosa di straordinario. Sono ricchi di dettagli, semplici e complessi, forti e delicati. Lottano per sbocciare ad ogni primavera e riprodurli su pietre mi dà la sensazione di stabilizzare la loro effimera dualità che sempre si rinnova. Credo che ciò avvenga anche con la scrittura, le fasi di un fiore assomigliano al processo creativo e il mio è un modo come un altro per cercare di favorirlo.
Il logo di paroleombra è quindi una naturale conseguenza di emozioni contrastanti alla ricerca di equilibrio e apertura mentale. Naturale… mica tanto. Ho impiegato parecchio tempo prima di convincermi che poteva andare e altrettanto per trovare il coraggio di sottoporlo a una web design che me lo rendesse più grafico, più professionale e il risultato finale lo trovate sull’intestazione. I petali dovevano essere pennini e richiamare la scrittura mentre i colori, l’azzurro e il giallo, riprendono la natura duale delle cose che tanto mi affascina. Altro non mi veniva in mente.
I feedback
All’inizio ero emozionata, guardare questo simbolo mi metteva di buon umore ma dovevo “testarlo” e, semplicemente, ho chiesto a diversi amici che cosa ne pensavano. Considerazioni? Eccole:
Cos’è ‘sta roba da bambinetti?
Carino ma dovrebbe avere un senso…
Non ti rappresenta
Non è poi così immediato, bisogna osservarlo bene per capire che i petali sono dei pennini e non sembra logo adatto a un blog dedicato al mondo della scrittura.
Sembra un antivirus per pc
Il punto 5 è fenomenale, se ci capissi qualcosa nel campo dell’informatica credo che avrei potuto creare un business! Questo feedback mi suggerisce che ho toppato alla grande nell’ideazione e nella creazione del logo ma, in effetti, sono un po’ bambina e paroleombra non vuole essere un punto di arrivo ma l’osservazione di un percorso in svolgimento, con tutte le sue incognite.
Perché ho salvato il logo di paroleombra
Forse il logo non è immediato ma ai commenti contrastanti ve ne sono stati anche di positivi. Quello della titolare di Per Aspera to Nowhere mi ha colpito particolarmente. Ha affermato che le ricordava vagamente una bussola e per questo ho deciso di lasciargli la possibilità di “riscattarsi” e di indicare i miei primi, timidi approcci al mondo del web writing e della scrittura in generale.