Preso atto che non sempre afferro l’umorismo inglese al punto da sganasciarmi dalle risate, ho pensato di informarmi sulle sue origini e caratteristiche leggendo Notizie da un’isoletta di Bill Bryson.
Si tratta di Un viaggio in Gran Bretagna che l’autore intraprende prima di tornare in patria, negli Stati Uniti, dopo vent’anni di assenza…
Notizie da un’isoletta di Bill Bryson: un appropriato reportage di viaggio
Giunto in Inghilterra negli anni Settanta, Bill Bryson decide di tornare nell’Iowa agli albori degli anni Novanta. Prima di rendere effettiva tale intenzione, però, desidera rendere omaggio alla patria ospitante esplorandola per l’ultima volta, in poche settimane e con il solo ausilio dei mezzi pubblici.
Fatta questa premessa, Notizie da un’isoletta raccoglie tutte le informazioni di cui dispone e le distribuisce in un reportage che si orienta sull’immagine comune che si ha dell’americano e dell’inglese medio i quali, uniti da una lontana parentela, divergono per il modo che hanno di porsi con gli altri e per come percepiscono e vivono gli spazi che abitano.
Gli americani, di solito, appaiono chiassosi, confusionari e chiacchieroni. Abituati a spostarsi sulle lunghe distanze con la rilassatezza e la spacconeria di chi è convinto della propria unicità sembrano convinti che, in ogni luogo in cui vanno, sia loro riservata un’accoglienza festosa e in grande stile.
Gli inglesi, invece, si presentano silenziosi, flemmatici e leggermente arcigni. Pur credendo di vivere in spazi sconfinati, rimangono contratti in luoghi sovrappopolati all’interno dei quali si muovono attraverso un complicato sistema di regole e convenzioni sociali sviluppato per dare forma all’idea che hanno di civiltà. In poche parole, pur essendo coscienti che non esistono solo loro è tassativo, per andarci d’accordo, comportarsi come, in realtà, vogliono.
Questo, in breve, è il primo paragone culturale che viene in mente di fare quando si approda a Dover, prima tappa del viaggio in Gran Bretagna, per poi fare di Londra il fulcro dal quale si dipanano tutti i passaggi narrativi riportati in Notizie da un’isoletta.
Complessa ed eccitante, la capitale inglese affascina visitatore e lettore per i contrasti che coesistono tra la città di superficie e quella sotterranea ma, a parte questo, tutte le località visitate nei dintorni di essa e non solo come Wapping, Bournemouth, Salisbury, Lulworth, Weston, Bradford, Saltaire, Manchester o Liverpool offriranno l’occasione per lamentarsi:
- delle carenze di infrastrutture e mezzi pubblici;
- degli edifici che, sorti nel boom edilizio degli anni Sessanta, permangono in contesti urbani ricchi di storia come un pugno in un occhio;
- della possibilità di deturpare il patrimonio artistico privato come si vuole e delle strategie adottate per guadagnare su quello che rimane pubblico senza, peraltro, far nulla per mantenerlo e/o valorizzarlo.
Tuttavia, non mancano anche gli aspetti che ingentiliscono il viaggio e che raccontano:
- dell’atteggiamento inglese verso il piacere (I britannici si accontentano di pochissimo) e l’educazione (innata inclinazione per le buone maniere);
- di figure storiche che definirle originali è dir poco come, ad esempio, il caso dell’aristocratico misantropo che ha lasciato dietro di sé opere e iniziative che favoriscono la solidarietà e l’aggregazione sociale tra le classi meno abbienti e più disagiate;
- altre piccole cose che, per come impattano sull’impressione generale, piccole non sono.
In questo modo, Notizie da un’isoletta dà forma a una terra di paradossi e di contraddizioni, provvista di curiose singolarità e di scorci panoramici che, inaspettatamente, rendono amabile la piovosa e noiosa, introversa e sarcastica Gran Bretagna vissuta da Bill Bryson nell’arco di vent’anni e rivisitata, trovandola sostanzialmente immutata, in poche settimane.
Rendersi conto delle sfumature adottate per descrivere contesti e comportamenti sempre uguali distraggono dal paragone stereotipato sul cosa, effettivamente, distingue l’americano dall’inglese. Entrambi, pur non brillando di simpatia, riescono comunque a fare di Notizie da un’isoletta una lettura moderatamente divertente, un reportage di viaggio consono e appropriato per rappresentare la Gran Bretagna e, al momento giusto, emotivamente toccante perché in coerente equilibrio con il dilemma che ha mosso il narratore ad esplorare un Paese dal quale non sa se andarsene o restare.
La sospensione che ne consegue, in effetti, fa sorridere. 🙂
Autore: Bill Bryson
Titolo: Notizie da un’isoletta
Titolo originale: Notes from a Small Island
Traduzione: Sonia Pendola
Casa editrice: Tea
Pubblicazione: febbraio 2020
Pagine: 320
Prezzo: € 12
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