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Una grande, gloriosa sfortuna: romanzo del cantautore Josh Ritter

25 Marzo 2022
Una grande, gloriosa sfortuna di Josh Ritter: annotazioni su fiaba americana

Una grande, gloriosa sfortuna di Josh Ritter è un libro scelto per due motivi:

  1. perché mi piaceva il titolo e perché mi è sembrato un esempio chiaro per esprimere come, a volte, basti pochissimo, una consonante appena, per capovolgere il significato d’una parola e anticipare così il senso e la morale di un romanzo realistico e fiabesco;
  2. perché non sapevo che l’autore compare tra i 100 più grandi cantautori viventi assieme a Neil Young, Bruce Springsteen e, al premio Nobel per la letteratura 2016, Bob Dylan.

In un gioco di parole, questi sono dettagli insignificanti che, per paradosso, hanno effetti significativi sul come influiscono e predispongono all’ascolto e alla lettura.

Che suono avrà il romanzo del non proprio sconosciuto cantautore di Una grande, gloriosa sfortuna?

Una grande, gloriosa sfortuna di Josh Ritter: annotazioni su fiaba americana

Walden Applegate ha novantanove anni e, considerato che la vita è breve, dura e feroce per un vecchio taglialegna, non si raggiunge questa età se (più per difendersi che per vanità) non si ha qualcosa da raccontare.

Una grande, gloriosa sfortuna comincia con l’intenzione di sbugiardare Joe Moffreau, nemico giurato del narratore, troppo preso a parlar di sé e a darsi importanza in ciò che rimane del bar di Cordelia, una cittadina di taglialegna a poca distanza dal Terreno Perduto, e che, come tanti altri, brama di mettere le mani su ciò che non gli appartiene perché pensa di aver diritto di fare, dire e prendere tutto quello che vuole.

Per tradizione di famiglia, Walden è l’ultimo taglialegna rimasto in circolazione ma non si considera tale. Suo padre Tom era così e così lo ricorda il figlio quando muore la donna per la quale aveva rinunciato alla vita nei boschi.

Dopo la morte della moglie, per Tom Applegate:

  • gestire l’emporio di Cordelia;
  • condividere lo stesso tetto con una Strega capace di prevedere il futuro leggendo nel cuore degli uomini;
  • lasciare che il figlio vada in giro per la città nascondendo ovunque le bottiglie di alcool di Peg Ramsay ai tempi del proibizionismo:

diventa un peso insostenibile e così, sedotto dalle lusinghe affabulatorie di Linden Laughlin, il miglior capo squadra di taglialegna mai esistito, Tom decide di correre il rischio e di riprendere la vita difficile e pericolosa dei boschi. L’intenzione è di soffrire quel che serve per poter offrire poi una vita migliore a coloro dai quali, però, non farà mai ritorno.

Orfano di madre e di padre e con nessun adulto a fargli da mentore e protettore, Walden ha tredici anni quando è costretto ad arrangiarsi da solo e, contro ogni aspettativa, a far accettare la decisione di rimanere a lavorare sul Terreno Perduto, un luogo selvaggio e impervio, impossibile da disboscare ma unica fonte di guadagno sufficiente per avvicinarsi al momento in cui posare l’ascia, abbandonare la fame e le privazioni e ritirarsi verso una vita che si sogna comoda, piacevole e sicura.

Il Terreno Perduto fa gola a molti, a Linden per primo, ma ha un unico proprietario che Una grande, gloriosa sfortuna ha assegnato a Walden Applegate fin da quando era solo un bambino e che così deve essere fino alla vecchiaia, fase in cui si ritroverà sulla soglia del suo camper a sorvegliare il suo nemico Joe Mouffreau e a trascorrere il tempo che gli rimane per raccontare ciò che ricorda dei passaggi compiuti per diventare un adulto il cui compito principale è sopravvivere e non farsi ammazzare.

Disposto su tempi narrativi che hanno la giovinezza e l’anzianità come riferimenti principali per tenere insieme i fili narrativi intrecciati dall’autore, il romanzo fa fluire tutta l’America stupida, cattiva, avida e violenta di contesti e personaggi che hanno contribuito alla formazione di un eroe la cui impresa straordinaria è stata quella di continuare ad esistere senza dover render conto di sé e di lottare per decidere, nonostante le avversità, le ingiustizie e senza formulare tanti perché, come vivere e quando morire.

Una grande, gloriosa sfortuna di Josh Ritter è una fiaba di tutto rispetto all’interno della quale Walden Applegate ha dovuto e saputo difendersi diventando un vecchietto in gamba. Il perché sia un tantinello irascibile lo si può comprendere facilmente leggendo un romanzo da non perdere, se si vuole ritrovare un personaggio che, come dice anche la traduttrice Francesca Pellas, si vorrebbe come amico e per leggere un libro che, malgrado le oscurità e come direbbe Pamela L. Travers parlando delle fiabe raccolte dai fratelli Grimm, appartiene alla luce del sole. Delizioso. 😉

Autore: Josh Ritter
Titolo: Una grande, gloriosa sfortuna
Titolo originale: The Great Glorious Goddamn of it All
Traduzione: Francesca Pellas
Casa editrice: NN Editore
Pubblicazione: gennaio 2022
Pagine: 269
Prezzo di copertina: € 19

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