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Stella distante di Roberto Bolaño: esplorando la letteratura cilena

17 Gennaio 2022
Stella distante di Roberto Bolaño: una poetica indecifrabile

La mia conoscenza della letteratura cilena, senza considerare le opere di Luis Sepúlveda, è esigua. Per questo ho scelto di esplorare altri modelli narrativi adottando, come punto di partenza, Stella distante di Roberto Bolaño.

Stella distante di Roberto Bolaño: una poetica indecifrabile

Il titolo Stella distante è un riferimento alla bandiera cilena e la metafora poetica alla quale Roberto Bolaño guarda per narrare la storia esistenziale di una nazione in cui, negli anni Settanta e con il golpe di Pinochet, attecchisce quella che in apertura del libro viene indicata come un’antologia della letteratura nazista.

Primo personaggio a comparire in una prosa asciutta ma carica di simboli è Alberto Ruiz-Tagle o Carlos Wieder: un autodidatta che cercava nella letteratura cilena le fonti dalle quali trarre ispirazione per scrivere, in cielo, versi poetici che celebrassero, invece della vita, la morte, la violenza, il nulla.

Personaggio enigmatico e spaventoso per le azioni che compie con un sorriso, Ruiz-Tagle occupa lo spazio narrativo del libro e, ad un certo punto, come è apparso, scompare dalle pagine che Bolaño mette insieme per descrivere i sogni, le aspirazioni e gli ideali dei cileni nei primi anni Settanta. Allo stesso modo e con lo stesso stile, ipnotico e indefinito, appaiono e scompaiono:

  • le sorelle Garmendia, Verónica e Angélica, gemelle identiche e diverse delle quali tutti sono innamorati ma che pochissimi sono in grado di discernere l’una dall’altra;
  • Juan Stein, professore di letteratura e discendente di una famiglia di ebrei bolscevichi che, dalle aule delle università, si sposta per partecipare, al fianco di guerriglieri e milizie dell’Africa e dell’America Latina, alle lotte che resistono e si confondono con le popolazioni divise da governi che ne impongono l’unione all’interno di regimi repressivi e dittatoriali;
  • Diego Soto, un intellettuale simpatizzante del socialismo che passeggia portando sempre con sé dei libri sotto braccio. Abitudine che prosegue anche in Europa dove, in esilio, si ritaglia uno spazio di felicità privata senza però sfuggire al destino o alla maledizione cilena;
  • Lorenzo, aspirante suicida che, nato e cresciuto in condizioni proibitive oltre che disperate, si rassegna a divenire, rispetto a Stein e a Soto, una figura emblematica per la poetica alla quale Bolaño fa riferimento cercando di coglierla in tutta la sua essenza.

I personaggi di Stella distante hanno in comune un modo di essere che si percepisce come tipico e caratteristico dei luoghi in cui si muovono e in cui cercano di assumere una forma ben definita ma che, per quanto si impegnino, risultano i frammenti di uno specchio di una cultura sociale, mobile e varia, in cui i sogni di superficie si confondono con gli incubi che esistono e agiscono in profondità.

Quasi ci si perde a leggere queste storie. Ci si dimentica che il filo narrativo ha un unico protagonista, Carlos Wieder o Ruiz-Tagle, il cui ritorno o ricordo apre un vaso di Pandora: quello in cui l’interlocutore della voce narrante, Bibiano O’Ryan, voleva aprire creando un’antologia della letteratura nazista nelle Americhe.

Improvviso, il romanzo fa emergere un trauma collettivo e un incubo che, fingendosi surreale, intrappola e coinvolge tutti e che, nello specifico, si riferisce a quanto è accaduto al Cile e ai suoi abitanti durante il decennio di Pinochet.

Per come si presenta, o forse sarebbe più corretto dire per come appare e scompare, Stella distante è uno spazio bianco e desolante sul quale, proprio come versi di una poesia in prosa, la parola non ha modo di esistere quanto basta per assumere una luce fissa, un’identità o un simbolo che la avvicini alla comprensione, ne assimili i sentimenti che intende esprimere o rischiarare. Se ciò avviene, le parole scelte non durano abbastanza perché possano essere guardate con speranza o fiducia e restano, con non poca inquietudine, indecifrabili ispirando alla fine paura e diffidenza.

Tutto ciò che resta e che si può raccogliere delle parti che compongono Stella distante è una lista di nomi di uomini e donne che hanno fatto sopravvivere, seppur provata dal dolore, dalla censura e dalle correnti filonaziste, la letteratura cilena. Poco, forse, ma pur sempre qualcosa per provare ad avvicinarsi, per quanto possibile, alla visione d’insieme di Roberto Bolaño.

Autore: Roberto Bolaño
Titolo: Stella distante
Titolo originale: Estrella distante
Traduzione: Barbara Bertoni
Casa editrice: Adelphi
Pubblicazione: 2013
Pagine: 147
Prezzo di copertina: € 17.50

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