I cieli di Philadelphia mi sembrò una storia più complicata di quel che si vede ed è su questa impressione, maturata in convinzione, che ho scelto di leggere anche il secondo romanzo di Liz Moore, Il Mondo invisibile.
Nascosto in bella vista, il libro di oggi è un romanzo cifrato la cui comprensione va ben oltre quella razionale consegnando un sentimento, comune e universale, che tutti desiderano vivere e che molti, quando si rendono conto di averlo provato, temono di dimenticare.
Come risolvere quello che appare un irrazionale paradosso?
Il mondo invisibile di progetta una soluzione che eseguire in tre passaggi complessi.
Il mondo invisibile di Liz Moore: una meraviglia letteraria da amare
Il mondo invisibile di Liz Moore ha come centro narrativo la relazione tra Ada e il padre, David Sibelius, un matematico appassionato di rompicapi, informatica e crittografia.
In una relazione che si presenta puramente intellettuale, scandita da lunghe conversazioni e compiti da risolvere insieme al team di scienziati del laboratorio nel quale cresce, Ada raggiunge i dodici anni senza interrogarsi mai se è felice, se ama o se si sente amata.
Orgogliosa di poter lavorare con gli adulti e di saper sostenere una conversazione con le menti più brillanti del suo tempo, Ada però comincia ad intuire, sebbene in modo confuso e frammentario, che il suo sistema di vita presenta dei difetti.
“Ada si guardò intorno e vide David e i suoi amici.
Erano la sua fonte costante di compagnia, istruzione, cameratismo; ciascuno rappresentava una parte indispensabile della sua esistenza.
[…]
Ma nonostante la completezza di ciò che le offrivano gli adulti che la circondavano, il senso di sicurezza e il conforto, alla finora breve esistenza di Ada mancava qualcosa, e lei sapeva, anche se non riusciva a formulare bene il pensiero, che si trattava dei suoi coetanei”.
Le carenze di Ada sono il primo dei passaggi che Liz Moore esegue per far sì che Il mondo invisibile cominci a prendere vita inducendo la protagonista a muoversi per ottenere maggiore coscienza di sé e di cosa significhi far parte di una famiglia.
Ciò spiega le passeggiate notturne che si concede di nascosto per osservare i suoi vicini di casa, la famiglia di Diana Liston, collega di David, cattolica praticante, divorziata e madre di tre figli: William, il ragazzo più popolare della scuola, Gregory timido, introverso e bullizzato e Matty.
Per Ada, i Liston sono ciò che più si avvicina alla sua idea di famiglia normale e, anche se prova ad immaginarlo, non desidera farne parte. Per il momento, vivere con David le basta. Fino a quando non scopre che è malato di Alzheimer.
La portata emotiva di questo secondo passaggio narrativo sconvolge Il mondo invisibile ma per non rischiare che vada in pezzi, David accetta di dimettersi dal laboratorio e di designare Diana Liston come sua sostituta, sia professionale sia familiare, e di iscrivere Ada a scuola.
Il mondo invisibile subisce un cambiamento che lo stile di scrittura immersivo di Liz Moore mantiene integro, con tutti i collegamenti atti a descriverlo nel suo insieme con la delicatezza, la precisione e la profondità necessarie anche per sostenere Ada, decisa a non perdere fiducia in David e negli strumenti razionali che le ha insegnato a conoscere e padroneggiare.
Prima di perdere del tutto la memoria David, inoltre, lascia alla figlia, la sua creazione migliore e più preziosa, un’ultima raccomandazione:
“È anche possibile che un giorno verrai a sapere delle cose di me che ti sarà difficile comprendere. Credo che ogni figlio attraversi questa fase. Il problema è che non ci sarò, mentalmente o fisicamente, per spiegartele o aiutarti ad affrontarle. E quindi ti devi fidare di me, quando ti dico che tutto quello che ho fatto, l’ho fatto perché desideravo una vita migliore per me e per te. E che tutto quello che ho fatto, l’ho fatto per il bene di entrambi”.
Introdotto per tempo, questo è il terzo passaggio complesso sul quale Il mondo invisibile viene verificato e che spetta ad Ada risolvere e dimostrare perché riguarda il mistero dell’identità del genitore e di un modello familiare che, nelle deduzioni del romanzo, modificano il ricordo della relazione ma non la reale natura del sentimento che univa i due protagonisti nelle parole padre e figlia.
L’elemento ricorrente e la soluzione narrativa con cui Liz Moore accorda la logica al sentimento producono un risultato che evolve in un progetto di realtà virtuale sviluppato per vedere i particolari di cui Il mondo invisibile è composto adeguando il romanzo alla sensazione di trovarsi di fronte a una meraviglia letteraria da leggere e comprendere in tutta la sua complessità. 🙂
Autrice: Liz Moore
Titolo: Il mondo invisibile
Titolo originale: The Unseen World
Traduzione: Ada Arduini
Casa Editrice: NN Editore
Pubblicazione: marzo 2021
Pagine: 429
Prezzo di copertina: € 19
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