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Il grande sonno di Raymond Chandler: titolo da ristorante della mente

16 Luglio 2021
Il grande sonno di Raymond Chandler: un classico noir

Raymond Chandler è uno degli autori che Stephen King consiglia a chi passa per Il ristorante della mente, punto d’incontro dei personaggi della saga La torre nera.

Presumo che Il grande sonno sia un titolo immancabile nel menù in questione. Voce che, in realtà, ho scelto perché consigliatami al di fuori del ristorante, quando ancora non avevo letto della sua esistenza e da lettori che, del genere in questione, mi sono parsi appassionati intenditori.

Il grande sonno di Raymond Chandler: un classico noir

Il grande sonno è il romanzo con il quale Raymond Chandler prosegue il filone Hard Boiled originato dai romanzi di Dashiel Hammett con l’intenzione di rendere più realistici i gialli polizieschi di autrici britanniche come Agatha Christie o Dorothy L. Sayers e invertire così il senso di quella che era diventata una moda letteraria che non sembrava incontrare alcun segno di declino. Questo, almeno, è quanto si dice online sull’autore e sull’inventore del detective Philip Marlowe.

L’incontro dei lettori con un detective diverso dai soliti, al quale una certa fetta di pubblico era abituata, avviene con Il grande sonno. Il primo committente di Philip Marlowe, un uomo brusco ma un professionista onesto e dalla sensibilità tormentata, è il vecchio e straordinariamente ricco Mr. Sternwood, padre di Vivian e Carmen, due figlie nell’età pericolosa tra i venti e i trenta.

Il cliente ha bisogno dei servigi del protagonista per chiarire le dinamiche che lo hanno portato a divenire oggetto di un ricatto che coinvolge la figlia minore in un traffico illecito di libri pornografici.

La domanda è delicata ma non pare particolarmente complessa. Mr Sternwood non è uno stinco di santo e, per quanto debilitato nel corpo, possiede orgoglio sufficiente per non cedere subito alle minacce ricevute e la prudenza che induce un uomo potente a ingaggiare un investigatore che verifichi, con discrezione, quanto tale ricatto possa rivelarsi fondato e dannoso se divenisse di dominio pubblico. È a questo caso che Marlowe si attiene ed è abbastanza per far in modo che ad esso si incrocino altre indagini riguardanti casi di omicidio, di sparizione e di corruzione e che coinvolgono poliziotti, sceriffi e procuratori, piccoli truffatori e pezzi grossi della malavita organizzata.

Di tutte le piste seguite dal romanzo di Raymond Chandler, Il grande sonno si basa, sostanzialmente, su due. Fondamentali per strutturare un classico noir un po’ datato ma con un suo fascino, si possono notare seguendo il come uno stile di scrittura asciutto e stringato riesca, in modo convincente e articolato, a:

  1. semplificare elementi dal significato simbolico complesso e stratificato per adattarli a un contesto narrativo che fa degli equivoci, dei sottintesi e delle omissioni di pensieri, indizi o parole che potrebbero spiegare i fatti raccolti, i suoi reali punti di forza. (Le poche righe dedicate all’orchidea per caratterizzare il primo colloquio tra il vecchio Sternwood e il detective Marlowe ne sono un esempio lampante).
  2. costruire e accostare i capitoli per rendere, con un’occhiata veloce e in modo affatto superficiale, i contesti e le movenze dei personaggi che entrano ed escono dalle scene sulle quali si organizza la narrazione. È come guardare una fiction a puntate che affascina per i tic, per le pose e per le battute, a volte astruse e tipiche di un ambiente o di un’atmosfera, che vengono utilizzate per inquadrare, con metodo e precisione, i caratteri e le personalità dei personaggi.

Due aspetti semplici, banali e sostanziosi, adatti per il menu di un letterario ristorante della mente.

Per gli aspetti, molteplici e sfumati, dell’epoca in cui si inserisce, Il grande sonno di Raymond Chandler è, in effetti, più realistico rispetto ai gialli polizieschi con i quali si confrontava e, ora che ha assunto stabilmente la forma di un classico noir giocato sui pregiudizi e sui codici di comportamento attribuiti alla malavita e alla criminalità organizzata degli anni ‘30/40, preserva a pari merito con i suoi predecessori il fascino di un filone dal quale è ancora possibile attingere, per indagare la contemporaneità con la stessa auge del passato. 🙂

Autore: Raymond Chandler
Titolo: Il grande sonno
Titolo originale: The Big Sleep
Traduzione: Gianni Pannofino
Casa editrice: Adelphi
Pagine: 261

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