La leggenda del vento si colloca a metà tra La sfera del buio e I lupi del Calla, rispettivamente il quarto e il quinto volume della saga fantasy di Stephen King La torre nera.
Secondo l’autore si può leggere senza conoscere la saga ed è probabile che, per ipotesi da lettore, si possa non leggere proprio perché si conosce la saga.
Quale sia la scelta condizionata da tali cavilli, non ha importanza. La leggenda del vento può essere letta anche più per amor di completezza che desiderio di conoscenza.
Stephen King e La leggenda del vento: una via di mezzo tra epica e prosa
La leggenda del vento riporta il lettori della saga La torre nera sulla strada del Vettore, subito dopo aver oltrepassato il palazzo del mago di Oz e prima di incontrare gli abitanti di Calla Bryn Sturgis.
Il ka-tet di Roland incontra Bix, un vecchio che vive alle sponde del fiume Whyle che li traghetta dall’altra parte poco prima del sopraggiungere dello Starkblast, una specie di uragano dal quale è più che opportuno ripararsi. Tuttavia, pur avendo trovato un rifugio sicuro, la compagnia è irrequieta e così il pistolero, per calmare l’ansia e l’angoscia dell’attesa, assume le parti del narratore perché:
“Non c’è niente di meglio di storie raccontate in una notte ventosa quando la gente ha trovato un posto caldo in un mondo freddo”.
Le storie adatte al contesto sono Lo Skin-Man e La leggenda del vento e rimandano a un tempo in cui il protagonista era ancora, nel ruolo assegnatogli, alle prime armi.
A Gilead sono giunte comunicazioni su un uomo che assume forme bestiali, lo Skin-Man, per assassinare gli abitanti di Debaria, cittadina confinante con una comunità composta da sole donne che, seppur circondata dal deserto e non dalle nebbie, ricorda vagamente Avalon e le sue sacerdotesse.
Steven Deschain decide di affidare il caso al figlio Roland che questa volta, invece di Alain e Cuthbert, sarà accompagnato da Jamie, un personaggio comparsa della saga La torre nera di cui non è ben chiara la genesi ma che viene citato spesso e in concomitanza con il personaggio di Sheemie del quale, peraltro, non si è mai saputo nulla dopo i fatti e la fuga da Mejis.
Divagazioni (o sovrapposizioni) a parte, la coppia di pistoleri arriva sul posto e, poco dopo aver raccolto le prime informazioni, avviene un altro massacro al quale sopravvive Bill, il figlio undicenne di un cuoco.
Visto e appurato che il trauma e il terrore dell’unico testimone oculare della furia assassina dello Skin-Man è autentico, il Roland poco più che adolescente narra a Bill la sua storia preferita, tramandatagli dalla madre Gabrielle, quando era anch’egli un bambino di inclinazioni romantiche ma privo di immaginazione. Una storia che racconta cosa succede quando si diventa grandi e, nel bene e nel male, quando si cominciano a provare le sensazioni e gli impulsi degli adulti verso il proprio o l’altro sesso.
Camuffata da elementi magici e misteriosi, con cause violente ed effetti da giustiziere, La leggenda del vento è un’altra versione ancora della storia di Roland e della sua ricerca, delle intuizioni che lo avvicinano al cuore del problema, dei desideri che lo tormentano e delle insidie che intenzioni proprie o altrui lo fanno deviare dal percorso narrativo di cui La torre nera è il fulcro.
Se L’ultimo cavaliere è il canovaccio o lo schema in cui Stephen King stende gli ostacoli che l’eroe deve superare per ottenere ciò che desidera e che si determinano per volere del ka, La leggenda del vento è il desiderio stesso che segue e ascolta il volere del cuore ma che rimane perennemente in battaglia con il caos e le menzogne prodotte dalla mente e dagli occhi del mago.
Di otto libri è il romanzo più vero di tutta la saga perché, in un certo senso, chiarisce il motivo per cui Roland, prima di narrare, dice che:
“Sono storie intessute l’una nell’altra. E tuttavia il tempo soffia attraverso entrambe e questa è una cosa buona”.
Infine, con o senza La torre nera, La leggenda del vento è affascinante per la sua morale sottintesa dove si distingue la Fortuna dal Successo in un modo che rende il libro interessante per ispirare ulteriori riflessioni o interpretazioni dei temi che Stephen King interseca nella prosa ispirata all’epica di Robert Browning. 🙂
Autore: Stephen King
Titolo: La leggenda del vento
Titolo originale: The Wind Through the Keyhole
Traduzione: Tullio Dobner
Casa editrice: Frassinelli
Collana: Pickwick
Pubblicazione: giugno 2017
Pagine: 374
Prezzo di copertina: € 14
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