A dicembre, nonostante la frenesia delle feste che quest’anno è ovattata dal corso di fenomeni e avvenimenti che ne hanno limitato l’espressione, ci si prende un po’ di tempo per fare un parziale resoconto delle attività svolte online e offline.
Ho pensato, quindi, di parlare di alcuni dei libri e delle letture recensite su ParoleOmbra e Goodreads durante questo difficile 2020.
Libri e GoodReads: il “meglio” del 2020
Sul blog e sui social di ParoleOmbra, dicembre si chiude parzialmente con circa 80 libri distribuiti nell’arco di 12 mesi.
Fare un riepilogo di ogni singolo titolo affrontato, con link di rimando al post specifico, mi sembra un po’ eccessivo e, così ho dovuto fare una parziale selezione. Comincio con GoodReads, piattaforma social per lettori sulla quale sono approdata da poco.
Approdo a GoodReads: le recensioni che non ho scritto
Il mio approdo a GoodReads, lo ammetto, è stato tardivo ma, forse, non intempestivo. Grazie alla sfida di lettura dell’anno, ho colto l’occasione di dedicarmi a quei libri messi in lista per il piacere di leggerli senza pensare, riguardo ad essi, a come articolare una recensione quanto più possibile critica e approfondita.
Il sistema delle stelle e la possibilità di esprimere nulla di più che un’opinione è comodo e facile da utilizzare. L’unico pensiero è riflettere sul libro da valutare e commentare senza sminuire il valore e la qualità che il contesto in cui ci si muove richiede.
I libri di cui ho parlato su GoodReads e non sul blog sono:
- Morgana – Storie di ragazze che tua madre non approverebbe di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri;
- Fate i bravi di John Niven;
- Non un romanzo erotico di Silvia Pillin e
- Io so chi sei di Astrid Scaffo.
Penso siano delle buone letture. Di quelle da conservare a scaffale tenendo presente quanto ampie e diverse fra loro possono essere le storie che un lettore forte acquisisce e veicola anche al di fuori di gusti e cultura personale.
Libri su ParoleOmbra: le recensioni che ho scritto, una parte
Diverso il discorso per le recensioni che ho scritto su questo book blog. Qui si è trattato relativamente poco di semplici opinioni di lettura volte a indicare i migliori libri da leggere o a consigliare un titolo piuttosto che un altro.
La linea di condotta adottata per costruire un calendario editoriale applicato alle scelte di lettura si fonda su una personale convinzione che mi fa credere che è possibile raccogliere tutti i libri che paiono raccontare e insegnare più del messaggio che contengono e sul quale costruiscono una storia da comprendere, in tutte le sue incognite e variabili. Forse qualcuno dei libri recensiti sarebbe stato più adatto a GoodReads e viceversa, per questo preferisco menzionare quelli ai quali, tutto sommato, mi sono sentita di dare maggiore importanza. Per il resto, lascio a te il brivido della scoperta in un immaginario gioco, in versione letteraria, in cui si richiede di trovare l’intruso.
Per quanto mi riguarda, è stato gratificante scrivere su:
- L’idioma di Casilda Moreira di Adrian Bravi: una lettura condivisa con Bruna Athena in occasione del #BookDreams2020 che, anche se ha avuto effetti diversi, mi ha suggerito nuove tematiche da esplorare e approfondire;
- Lo scimmiotto di Wú Chéng’ēn: per sottolineare l’infatuazione per la letteratura orientale che in genere è la costante con la quale modero l’inclinazione a leggere prevalentemente i classici della letteratura occidentale. Questo titolo mi ha affascinata particolarmente per l’effetto di classicità e attualità che mi ha ispirato;
- Breve trattato sulle coincidenze di Domenico Dara: qualche volta è bello allontanarsi dalle solite letture per seguire i consigli dati per indicare storie che paiono lettere d’amore destinate a sciogliersi in realtà migliori, dove a tutti è dato e concesso di avere un momento di placida e dolce felicità.
Altre recensioni che ho scritto trattano di libri che hanno superato le mie aspettative malgrado li avessi scelti per la copertina o per i percorsi di lettura proposti al loro interno. Tra questi, i libri di NN Editore sono stati molto efficaci e, così, nel 2020 ho letto volentieri e con attenzione particolare:
- Salvare le ossa, Jesmyn Ward;
- Canta, spirito, canta, Jesmyn Ward;
- La linea del sangue, Jesmyn Ward;
- Tempo variabile, Jenny Offill;
- Paradisi minori, Megan M. Bergman;
- I cieli di Philadelphia, Liz Moore;
- Bull Mountain, Brian Panowich;
- Caro amico, dalla mia vita scrivo a te nella tua, Yuyun Li;
- Naviga le tue stelle, Jesmyn Ward.
Ad eccezione dell’ultimo, titolo di cui parlerò nel prossimo post, sono romanzi che, per gli aspetti che ho sottolineato recensendo, vanno oltre l’attenzione che richiedono e, per questo, hanno quel qualcosa che li rende indimenticabili.
Ai libri di letteratura e narrativa, inoltre, ho affiancato la lettura di saggi. I più validi e interessanti, a conti fatti e sempre per parere personale, rimangono:
- Il punto di svolta di Fritjof Capra,
- Il caos e l’ordine di Lorenzo Tomasin,
- Pensieri lenti e veloci di Daniel Kahneman e
- Utopia per realisti di Rutger Bregman.
Ogni singolo contenuto creato per sintetizzarli e contestualizzarne la logica dei discorsi che argomentano è stata una sfida che ho voluto affrontare per sviluppare scritti di altra natura. Contenuti che, accennati in newsletter, ho raccolto in progetti e attività online dei quali racconterò sul questo blog.
Propositi e prossime sfide di lettura?
Li puoi trovare nei #BookDreams2021 condivisi da Bruna Athena, madrina dell’iniziativa, e da me sui nostri profili social.
No Comments