Il Curriculum del Lettore torna con Gustavo Vitali, autore di un giallo autopubblicato intitolato Il Signore di Notte e ambientato nella Venezia dei Dogi.
Citato nella passata newsletter, ancora non ho avuto modo di approfondire la lettura del romanzo in questione ma, comprendendo la necessità di uno scrittore a far conoscere i suoi lavori, ho proposto a Gustavo di scrivere questo singolare curriculum e di mettersi alla prova come lettore.
In fondo ai libri che lo hanno ispirato, troverai anche i dati de Il signore di notte e spero che, con la mediazione di questo post e come mi piacerebbe accadesse, questo primo lavoro narrativo di Gustavo Vitali possa incontrare i suoi lettori. 🙂
Curriculum del Lettore di Gustavo Vitali, autore de Il signore di notte
Scegliere tre titoli per ogni periodo della mia vita mi è parecchio difficile.
Non ho tanto materiale in memoria, a differenza che sugli scaffali della libreria però, ci provo.
Infanzia
Un solo libro mi viene in mente, più per ragazzini che per bimbi: Cuore di Edmondo De Amicis. Immancabile, e forse anche banale, lettura per i tempi quando pure io ero tale. Non vi dico l’anno perché sull’età sono un tantino ritrosetto.
Mi fu regalato da mia nonna con tanto di dedica in penna stilografica. La poveretta si era illusa che anche un discolo come me, un disastro a scuola, mettesse la testa a posto prendendo esempio dai Garrone, dai Coretti e compagni di classe, dalla “maestrina dalla penna rossa” e, soprattutto, dal maestro Perboni. Avvertenza: evitare i Franti e i Derossi.
Si era sbagliata, ma il libro l’ho letto tutto.
Adolescenza
Mia madre arrivò un bel giorno con in mano il libro di Richard Llewellyn: Com’era verde la mia valle, mai finito di leggere.
A me ha sempre interessato la storia! Ho passato ore a leggere i sussidiari di scuola. All’inizio storia antica con tutte le vicende sui Greci, sui Romani, su Sparta e Atene, Annibale e Cesare e poi anche tutto il resto. Diversivi con Tom Sawyer e un paio di libri che narravano le avventure di un cowboy, non ricordo titoli e autore. In uno c’era anche un risvolto giallo. Chissà dove sono finiti. Ricordo bene, invece, Con me alla conquista della cava di Giorgio Cavedon.
Giovinezza
Sempre storia prima di tutto, anche se in questo periodo si è affacciato qualche giallo classico: Nero Wolfe di Rex Stout e il commissario Maigret di Georges Simenon, tanto per citarne un paio.
Mi sono cimentato anche sulle pagine di romanzi: Le ragazze di San Frediano di Vasco Pratolini è il primo che mi viene in mente. Addio alle Armi di Hemingway, non ricordo di averlo finito. Guerra e Pace di Tolstoj non l’ho mai aperto. I Promessi Sposi di Manzoni e I Miserabili di Hugo (in francese) me li hanno imposti al liceo. Solo da adulto ho compreso quali capolavori fossero.
Maturità
In campo storico l’elenco diventa sterminato. Libri su specifici personaggi, come Annibale, Carlo Magno, Murat, Mussolini e il fascismo, Hitler e il nazismo, e poi storie d’Italia, testi sui Savoia e sul Risorgimento come se piovesse.
Ad un tratto, e non ho memoria di come accadde, è scattata la scintilla per Venezia e la Serenissima. Ho letto La Repubblica del Leone, Venezia nel secolo di Tiziano, I servizi segreti di Venezia, Le bische e il gioco d’azzardo a Venezia. Trattati, pamphlet, opuscoli e chissà cos’altro. Parecchio impegnativa La storia di Venezia della Treccani. Mi sono limitato alla parte sul Rinascimento e inizi Barocco. Ho abbandonato del tutto i romanzi e ridotto i gialli a DVD e quant’altro, ma un film non è mai come leggere un libro.
Seconda giovinezza
Mettendo insieme la passione per la storia, un tiepido interesse per i polizieschi e l’improvviso invaghimento per l’antica Venezia, mi sono cimentato nella scrittura di un libro.
Il Signore di Notte è un giallo ambientato nel 1605 e i personaggi principali, a partire dal protagonista, sono realmente esistiti. Per costruire questo racconto ho trascorso più ore a leggere che a scrivere. Totale: otto anni meno un mese!
Ha tutti gli ingredienti del noir, ma ho aggiunto brevi risvolti storici su fatti e fatterelli, aneddoti e quant’altro che contestualizzano il romanzo nella sua epoca senza staccarlo da una trama bella fitta. Spero piaccia. 🙂
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