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Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter Cameron, perché?

15 Giugno 2020
Un giorno tutto questo dolore ti sarà utile di Peter Cameron: perché?

Un giorno questo dolore ti sarà utile è uno di quei titoli da romanzo che attirano l’attenzione un po’ perché sono insolitamente lunghi e un po’ perché diventa spontaneo domandarsi quale utilità possa avere il dolore nel costruire la propria felicità.

Il titolo è l’espediente e lo strumento più efficace per far sì che Peter Cameron riesca a convincere il lettore che si troverà di fronte a un romanzo moderno, di quelli che sembrano sempre sul punto di passare di moda e che, in realtà, richiamano e rinfrescano la memoria su alcuni, selezionatissimi, classici della letteratura.

Al di là del titolo, perché Un giorno questo dolore ti sarà utile?

Un giorno questo dolore ti sarà utile: Cameron come Salinger?

James Sveck è un ragazzo di 18 anni, ha una sorella che si chiama Gillian ma si pronuncia in modo diverso e non ha voglia di andare all’università. La madre è una gallerista reduce da un terzo matrimonio fallito e il padre un uomo d’affari che ha avuto successo nel lavoro. In quanto adulti, si preoccupano di relazionarsi come possono con i figli e, con James in particolare.

Malgrado l’instabilità emotiva e mentale della sua famiglia, James è un appartenente alla classe sociale alta. Un privilegiato che, grazie a una tesi stupida e filo femminista, è stato inserito nel La Classe d’America selezionata per seguire un seminario educativo a Washington:

“Nel mio liceo, tutti gli allievi dell’ultimo anno hanno dovuto scrivere un tema su qualche aspetto del governo o della politica, e per essere sicuro di venire scartato ho scritto una sbrodolata sul fatto che le donne sanno governare meglio degli uomini perché sono più altruiste, mentre gli uomini – almeno quelli assetati di potere – sanno pensare soltanto a se stessi […]”

È una grande occasione per aprire le porte delle università più prestigiose dello Stato per istruire la futura classe dirigente. Per James dovrebbe essere facile adeguarsi all’immagine e al ruolo che la famiglia e la gente si aspettano che assuma di sua spontanea volontà.

È pensiero comune che un ragazzo istruito, senza problemi economici, tranquillo e particolarmente sveglio desideri frequentare l’università ma a James questo percorso non interessa e, se non gli interessa o (come sospettano i genitori) è gay o (secondo l’opinione altrui) è un disadattato mentalmente disturbato. Le azioni che compie poi per sabotare un futuro già scritto sembrano confermare l’anomalia del personaggio posto sotto narrazione.

Preoccupati per l’infelicità del figlio, i genitori di Un giorno questo dolore ti sarà utile lo convincono ad andare dalla migliore psicoterapeuta di Manhattan che, a seconda di come il lettore può interpretare questo passaggio, può essere d’aiuto nella stessa misura in cui può essere, invece, deleterio per il soggetto ipoteticamente malato perché troppo taciturno e solitario.

“Penso che la psicoterapia sia un concetto fuorviante delle società capitalistiche, in base al quale il crogiolarsi nell’analisi della propria vita sostituisce l’atto stesso di viverla”.

Il punto è che il romanzo di Peter Cameron non sembra parlare di un privilegiato, né di un individuo mentalmente fragile ed emotivamente instabile.

James Sveck appare un personaggio normalissimo, nella forma e nei contenuti. Forse leggermente più sensibile e intuitivo rispetto alla media di coetanei con i quali “non vuole avere niente a che fare”. Tuttavia, sa che qualcosa deve fare per convincere i suoi cari che è in grado di affrontare le difficoltà del vivere e, al limite, sostenere il peso della solitudine determinato dalle scelte che farà.

James acquisisce una consapevolezza nuova che, in realtà, gli provoca un dolore indefinito e che cerca di decifrare chiedendo aiuto alla nonna, unica figura capace di ascoltarlo senza servirgli una soluzione già pronta, preconfezionata, che vada bene per tutti.

Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter Cameron ha molte delle caratteristiche presenti nel Giovane Holden di Salinger con l’aggiunta di un tratto, insito negli individui prossimi alla maturità rappresentata dagli adulti, che spesso viene dimenticato e che è raccontato nell’unico romanzo che compone la libreria della migliore psicoterapeuta di Manhattan.

Classico e moderno si intrecciano in un collegamento che ispira fiducia aiutando, personaggio e lettore, a riconoscere le persone giuste con le quali condividere pensieri e stati d’animo, vera cornice di quello che è un percorso di crescita interiore personale e individuale correlato (ma non legato) a un’idea fissa di crescita collettiva.

Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter Cameron è un romanzo che fa caso sia alla relazione sia all’interazione tra esseri umani e alla fine, colte le dinamiche e le sfumature che le distinguono, ci si rende conto che in questa storia non c’è nulla da buttare e tutto può servire, se usato con e per amore. 🙂

Autore: Peter Cameron
Titolo: Un giorno questo dolore ti sarà utile
Titolo originale: Someday This Pain Will Be Useful to You
Traduzione: Giuseppina Oneto
Casa editrice: Gli Adelphi
Pubblicazione: 2007
Pagine: 206
Prezzo: € 11

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