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A misura d’uomo di Roberto Camurri: una galleria da romanzo

22 Novembre 2019
A misura d'uomo di Roberto Camurri: quadri racconto per un romanzo galleria

Presentato in quarta di copertina come un libro dipinto:

“[…] per chi ama avvicinarsi ai quadri così da cogliere la consistenza del colore e la direzione del pennello […]”

A misura d’uomo non nasconde la natura artistica con cui è stato composto quello che è un romanzo costruito per racconti che, come quadri, attirano l’attenzione e invitano a una lettura concentrata. In questo senso, l’effetto della proposta curata da NN Editore si accompagna alle impressioni complessive che la storia allestita da Roberto Camurri intende narrare?

A misura d’uomo di Roberto Camurri: effetti e impressioni di lettura

I quadri racconto di A misura d’uomo seguono il titolo targhetta di:

Sassi,
Polvere,
Erba,
Asfalto,
Buio,
Neve,
Ghiaccio,
Disgelo,
Cielo,
Albero,
Mare.

Elementi poveri, materici, piccoli dettagli per indicare e dare forma ai personaggi che si affacciano e vivono a Fabbrico, la cittadina scelta per comporre la narrazione di Roberto Camurri.

Il tema principale della galleria per lettori è Davide il quale, con la sua presenza, la sua assenza e i suoi comportamenti, rivela la natura dei legami che corrono fra lui, Anela, Valerio, Mario, Luigi e la comunità in cui vivono. Davide è la lente e lo strumento attraverso il quale è possibile seguire la tecnica e lo stile adottati per dipingere racconti disposti in modo tale da rendere chiara e ben illuminata la forma del romanzo.

A misura d’uomo si presenta aderente a una visione semplice della vita e di chi attende ad essa e illustra uno spaccato di realtà quotidiana concreta, dura e senza particolari effetti scenici.

Attingendo dalle piccole cose che compongono la materia, l’autore cerca le emozioni adatte per rendere le sfumature dei sentimenti sui quali concentrarsi e, una sigaretta dopo l’altra, prova a definire e disporre luoghi e personaggi sul piano degli affetti e delle realtà che li legano tra loro. In questo modo, il libro restituisce al lettore quale sia, per lo scrittore, l’idea che ha riguardo l’amicizia, l’amore, il senso di colpa e mostra come tutte queste dinamiche si intrecciano e si scontrano fra loro.

Tra le varie impressioni che si possono ricavare leggendo A misura d’uomo è che Erba e Albero si mostrano come tra i quadri racconto più intensi e delicati tra quelli dipinti ed esposti da Roberto Camurri. Ci si sofferma volentieri su queste narrazioni, il tempo necessario per coglierne le particolarità e valutarne, con calma, il valore reale e attribuito. Asfalto, che si ispira a Stephen King, o Buio, corrono invece il rischio di non essere presi in considerazione. Troppo cupi e freddi per guardarli a lungo senza provare fastidio ma necessari, per considerare obiettivamente ogni singolo quadro e leggere A misura d’uomo con lo stato d’animo dei personaggi:

“Mentre raccontano bevono e ridono e poi tacciono e Valerio pensa che in quei silenzi ci siano tutti gli anni passati insieme, il ritrovarsi, l’essere di nuovo lì, poi mette una mano in tasca e tira fuori la foto che ha tolto dall’album, la passa a Luigi che la guarda e l’accarezza.
Ve l’ho scattata io, dice”.

Uno stato d’animo capace di scindere la finzione letteraria con la sincerità del narrato che si accompagna al punto di vista dell’autore e permette al lettore di non farsi coinvolgere troppo da opinioni soggettive o convenzionali, scritte o ricostruite in corso di lettura.

Allo stato d’animo segue il pensiero che, a volte, per scrivere un buon libro e per rendere le variazioni di una narrazione, sono sufficienti materiali poveri. Alla fine potrebbe non risultare un modello di letteratura ma è chiaro che, almeno, il tentativo di avvicinarvisi c’è stato. E questo è quello che per ogni personaggio di A misura d’uomo è importante, se non altro per non rassegnarsi all’idea che il tentare di vivere una vita piena e ricca non serva a nulla.

Infine, la scelta del titolo di questo romanzo galleria è uno degli elementi più apprezzabili dei quadri narrativi dipinti da Roberto Camurri. Il titolo con il quale era stata presentata la raccolta correva il rischio di perdere l’ironia di base e generare effetti contrari agli obiettivi prefissati in quarta di copertina. Probabilmente i colori di A misura d’uomo ci avrebbero rimesso in consistenza e immediatezza e si sarebbero spente le possibilità di affezionarsi alle vicende illustrate con tanta cura e coglierne le mancanze. Meglio così, 🙂

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