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Lezioni di letteratura di Vladimir Nabokov: come imparare a leggere, modelli ed esempi

15 Febbraio 2019
Lezioni di letteratura di Vladimir Nabokov: come imparare a leggere, modelli ed esempi

Ogni tanto mi capita di ricordare alcuni passaggi, stralci di conversazione, punti di vista dei personaggi di Lolita, l’opera di maggior successo di Vladimir Nabokov. Quando succede, riprendo il romanzo e rileggo, quasi come per assicurarmi se è cambiato qualcosa, nel frattempo.

Alla fine, l’unica cosa a non cambiare è la serie di resistenze scattate in corso di lettura. Lolita mi piacque e mi disgustò, mi coinvolse e mi tenne a distanza. Non riuscendo a sciogliere in modo critico questi contrasti, ricordo che mi domandai:

“Come ha fatto a dare questo effetto?”

Una possibile risposta l’ho trovata in Lezioni di letteratura, sempre di Nabokov.

Lezioni di letteratura di Vladimir Nabokov: un insegnante da augurare a tutti i lettori

Con Lezioni di letteratura Vladimir Nabokov prende in esame modelli ed esempi tratti dalla grande letteratura e li spiega nei minimi dettagli e meccanismi stilistici.

Una volta letta questa raccolta di appunti, nasce spontaneo il desiderio di sedersi e ascoltare la voce dello scrittore che si fa insegnante. Un insegnante da augurare a tutti i lettori, non solo agli aspiranti scrittori.

Lasciando per ultime le parti più illuminanti di Lezioni di letteratura, le opere scelte da Nabokov sono:

  • Mansfield Park di Jane Austen

Inserita in extremis, Jane Austen non era tra le prime scelte di Nabokov.

In un carteggio letterario con Edmund Wilson l’autore di Lolita dichiarò, senza mezzi termini, di non provare alcun piacere né interesse per la scrittura della Austen e per le scrittrici in generale. Malgrado il pregiudizio di base e grazie all’abilità del suo interlocutore, Nabokov rivalutò Jane e accettò di inserire Mansfield Park nel ciclo di lezioni dedicate alla Letteratura Europea.

Una volta superata l’iniziale diffidenza, Lezioni di letteratura esamina Mansfield Park rilevando, dietro la frizzante ironia della Austen, la praticità e il pragmatismo con cui l’autrice tratteggia i personaggi e ne regola le relazioni facendo notare con quanta padronanza Jane intreccia, ricama e struttura un romanzo composto di 48 capitoli.

“Quello della Austen non è un capolavoro con la forza d’impatto di altri romanzi di cui parleremo in questo corso.
[…]
Mansfield Park è l’opera di una signora e il gioco di una bambina: ma da quel cestino di lavoro esce uno squisito ricamo artistico, e in quella bambina c’è una vena di stupenda genialità”.

Apprezzato ma non troppo e, una volta decostruiti e analizzati i meccanismi che governano Mansfield Park, Nabokov saluta con rispetto convenzionale l’altera eleganza di Jane Austen per trascorrere un po’ di tempo in compagnia dell’autore successivo.

  • Casa desolata di Charles Dickens

Nell’introdurre l’analisi di Casa desolata di Charles Dickens, Nabokov mostra un’altra versione del suo ruolo di insegnante, più allegra e meno incravattata. Sembra quasi di entrare in un pub, dopo una conferenza o una giornata di lavoro particolarmente impegnativa.

“Siamo ora pronti ad affrontare Dickens. Siamo ora pronti ad abbracciare Dickens. Siamo ora pronti a bearci di Dickens”.

Le Lezioni di letteratura si fanno più leggere, sciolte ma non per questo meno attente e sorvegliate.

Ci sono delle carenze nelle strutture dickensiane e Nabokov non manca di puntualizzarle mantenendosi coerente nell’esprimere le sue preferenze più per lo spirito e l’arguzia di Casa desolata che per l’ironia pratica di Mansfield Park.

Per quanto intrecciati a temi delicati, che inducono più al pianto che al riso, la lettura di Dickens attraverso lo sguardo di Nabokov scorre veloce, piacevole e accattivante. Alla fine, si esce dall’aula con una serie di nozioni che invece di appesantire la memoria ne attivano l’interesse ad applicarle leggendo in prima persona un’opera (se non la stessa chiamata in causa) dell’autore spiegato.

  • Madame Bovary di Gustave Flaubert

Con Madame Bovary di Gustave Flaubert, la faccenda si fa delicata perché si tratta di un romanzo che, tra lettori, o si ama o si odia.

A me, personalmente, piacque molto, non provai né odio né amore per questo capolavoro della letteratura francese ma non capivo perché attorno ad esso scaturisse o l’uno o l’altro sentimento. Rileggerlo in luce delle considerazioni di Nabokov ha chiarito questo dubbio.

“[..] Emma è una cattiva lettrice. Legge in modo emotivo, infantile, superficiale, immedesimandosi in vari personaggi femminili”.

E ne ha fatto emergere un altro, che invita a riflettere non tanto sulle letture ma sul modo in cui leggiamo e quanto siamo vigili nel mantenere un distacco tale da non inciampare nei rischi dell’identificazione in quanto, secondo le Lezioni di letteratura:

“Il romanzo di Flaubert tratta del calcolo delicato del destino umano, non dell’aritmetica del condizionamento sociale”.

Certo che, però, Flaubert poteva essere un po’ meno preciso con il destino di Emma. Ricordo di aver pensato che fosse stato un po’ crudele con lei. O forse, ha lasciato intendere quel tanto che bastava per permettere al lettore di valutare il romanzo come un’opera d’arte sofferta nella sua composizione ma indiscutibilmente perfetta nella sua esecuzione e, trarne piacere.

  • Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr Hyde di Robert Louis Stevenson

Ritornando alle pagine introduttive di Lezioni di letteratura emerge, nel dialogo tra Nabokov e Wilson lo sconcerto di quest’ultimo riguardo all’ammirazione che il suo interlocutore prova per Stevenson.

“Non capisco perché lo ammiri tanto, benché abbia senz’altro scritto alcuni bei racconti”.

Perplessità che sfumano e vengono separate nelle brevi ma incisive considerazioni che l’insegnante fa su Lo strano caso del dottor Jeckyll e Mr Hyde e nel manifestare interesse per il lato umano.

“Come ormai avrete capito, quando parlo di libri, non m’importa granché dei fatti d’interesse umano”.

L’interesse di Nabokov nasce nel momento in cui scopre che il destino di Stevenson e il destino della sua opera coincidono. Ciò chiarisce anche il motivo di tanta ammirazione.

  • Dalla parte di Swann di Marcel Proust

Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust è definita da Nabokov la copia di un romanzo ideale che inizia Dalla parte di Swann. In Lezioni di letteratura si stendono pagine e pagine di appunti alle quali ogni lettore dovrebbe avere il diritto (e l’immenso piacere) di accedere.

Ad affascinare è come l’insegnante orienti il lettore nella corretta lettura dell’opera facendo passare in secondo piano ciò che l’autore intendeva e mostrando come, attraverso lo stile, egli costruisce un mondo dove le immagini si definiscono in base alle loro relazioni.

“Qui sono contrapposte la letteratura dei sensi, vera arte, e la letteratura delle idee, che non produce vera arte a meno che non origini dai sensi. Marcel non riesce a vedere questa relazione profonda. Pensa, erroneamente, di dover scrivere su argomenti di valenza intellettuale, mentre in realtà è quel complesso di sensazioni che, a sua insaputa, lo sta gradualmente trasformando in un vero e proprio scrittore”.

Più che una ricerca del tempo perduto, uno studio su come funzionano i meccanismi della memoria o un viaggio esperienziale, l’opera di Proust illustrata da Nabokov diventa uno strumento, pensato e sentito, di esercizio alla consapevolezza. Una copia che più che incollare per decorazione chiede di essere rifinita tramite la lettura.

  • La metamorfosi di Franz Kafka

Tempo fa paragonai la serie televisiva Breaking Bad a La metamorfosi di Kafka. Con il rischio di incorrere in una forzatura, mi sono ostinata a fare un collegamento che presumevo ci fosse ma non capivo bene come afferrare. In un frammento di Lezioni di letteratura, Nabokov dice:

“Notate quanto sia gentile e buono il nostro mostriciattolo. Lo stato di coleottero, mentre gli deforma e avvilisce il corpo, pare far affiorare tutta la sua umana dolcezza. Il suo enorme altruismo, l’attenzione costante ai bisogni altrui: ecco cosa emerge nettamente sullo sfondo di quella situazione orrenda”.

Per contrasto, l’analisi dell’opera di Kafka spiega, in realtà, chi è veramente l’insetto e chi l’essere umano. Una volta lette queste pagine, mi sono resa conto che il collegamento che feci effettivamente c’era ma, l’avevo invertito. Ho aggiornato il post.

  • Ulisse di James Joyce

Per ultimo ma, non meno importante, Lezioni di letteratura prepara il lettore sul come approcciare all’Ulisse di James Joyce.

Lasciata da parte la prospettiva freudiana, presentata più per dare spazio a un po’ di spirito umoristico, Nabokov seleziona gli strumenti critici di cui è a conoscenza e li menziona ai suoi studenti, al fine di agevolarli nella comprensione del testo.

“Ogni capitolo è scritto in uno stile diverso, o meglio, in uno stile diverso predominante”.

È la frase che ha fatto scattare, in automatico, un parallelismo con la ricerca proustiana.

I personaggi di Proust si delineano per mezzo delle loro relazioni e si dilatano nel tempo mentre, per contrasto, i personaggi di Joyce si mostrano al lettore in base alle azioni che compiono in un tempo ristretto. Asincronicità da una parte, sincronizzazione dall’altra. Uniformità stilistica da una parte, contaminazione di tecniche stilistiche dall’altra. E ora? Quale opera leggere per prima? La ricerca o Ulisse o tutte e due contemporaneamente?

A chi è rivolto Lezioni di letteratura di Vladimir Nabokov?

A chi vuole imparare a leggere e a scrivere secondo quanto spiegato nelle pagine introduttive e conclusive al libro e che sono fondamentali per predisporsi all’apprendimento e alla pratica. In una di esse troverai la seguente considerazione:

“Anche se leggiamo con la mente, la sede del piacere artistico si trova fra le scapole. Quel piccolo brivido là dietro è sicuramente la forma più sublime di emozione raggiunta dall’uomo quando ha elaborato l’arte pura e la scienza pura”.

Bello, vero? 🙂

Autore: Vladimir Nabokov
Titolo: Lezioni di letteratura
Titolo originale: Lectures on Literature
Traduzione: Franca Pece
Casa editrice: Adelphi
Pubblicazione: 2018
Pagine: 526
Prezzo di copertina: € 26

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