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Dieci libri della mia vita: giochi social, copertine e spiegazioni indirette

29 Giugno 2018
Dieci libri della mia vita: giochi social, copertine e spiegazioni indirette

Dieci libri della mia vita, solo la copertina, nessuna spiegazione, nomina una persona alla volta è l’ultimo gioco libroso in cui sono stata taggata su Facebook e al quale ho partecipato volentieri.

Tuttavia, quel nessuna spiegazione ha avuto su di me l’effetto opposto è così oggi mi sento di scrivere questo post per raccontare le motivazioni che mi hanno indotta a scegliere certi titoli piuttosto che altri.

Nell’elenco poi potresti trovare qualcosa che ti ispira, da leggere in vacanza.

Cominciamo?

Dieci libri della mia vita: di storie, copertine e spiegazioni indirette

A dare il via al gioco è stata Sylvia Baldessari con la quale ho condiviso una bella esperienza durante mezza giornata a Venezia.

Trovare dieci libri della mia vita è stato facile, solo che volevo fossero diversi da quelli ricorrenti o che porterei con me nel rifugio del cuore.

Ho atteso quindi qualche giorno prima di partire e la prima scelta è caduta sul Dizionario Mitologico della Dami Editore.

Il mio primo viaggio nel mondo del mito e delle divinità lasciato incustodito e liberamente sfogliabile dai miei compagni di classe delle elementari, durante una delle mie feste di compleanno. Il primo libro con il quale ho cercato di orientarmi per capire a quale personaggio assomigliassi di più mi ha posta di fronte a una prima scelta, mentire sulla mia personalità assumendo una veste divina o ammettere che sono solo un essere umano come tanti altri. Ho scelto l’umano ma c’è sempre quella parte divina che ha lasciato traccia nella mia testolina suggestionabile e alla quale aspiro perché, se no, che senso ha leggere, fare, imparare a conoscere e a fare esperienza delle umane cose? 🙂

Il secondo libro doveva essere qualcosa che mi desse un modello per mettere in pratica scelte e aspirazioni. Insomma, ammettere di essere umani e aspirare al divino non è proprio un obiettivo semplice semplice da raggiungere. Ci vuole personalità e forza di carattere, grinta da vendere e tanta tanta inventiva e spirito d’intraprendenza. Dove lo trovo un modello così? Nella copertina tagliuzzata di Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren e nelle illustrazioni in bianco e nero che mi sono premurata di colorare perché le sfumature di grigio proprio non riesco a digerirle, troppo realistiche e concrete per i miei gusti. Un libro da leggere che avevo già menzionato sul blog di Bruna Athena e che ho riproposto nel gioco perché, veramente, come si fa a dimenticarsi di Pippi e della sua incredibile forza?

Al terzo libro, la dicotomia e l’eterna lotta tra il domestico e il selvaggio. Un’altra scelta da fare e due possibili percorsi da leggere, Zanna Bianca o Il richiamo della foresta? Ho tentato il depistaggio ma la persona nominata ha individuato subito la direzione intrapresa. Seguire quel che si è tenendo a mente quel che si dovrebbe fare per essere accettati in società o incrociare le due cose, accettando il fatto che si diventerà fuggevole ombra in un mondo di lumini? Si può o si deve fare? Qualunque sia la scelta, pazienza per le conseguenze. Dicono che la pazienza è la virtù dei forti, dicono. 🤔

Con il quarto libro continua la mia deviazione sui propositi iniziali, di menzionare titoli che non avevo menzionato prima di oggi. Ma dai! Come si fa a non mettere la copertina de L’occhio del lupo di Daniel Pennac che, oltretutto, è stato il primissimo post di questo blog? Occhi aperti e raccontare, raccontare, raccontare. La meraviglia della narrazione è tutta qui, nel raccontare, far sapere, comprendere chi siamo, cosa siamo, dove stiamo andando. Anche se considerato un libro per ragazzi, L’occhio del lupo è di più. Bisogna farne buon uso.

Il quinto libro è Le vostre zone erronee di Wayne W. Dyer.

Può un essere umano sentirsi sbagliato? Sì, capita spesso e rendersene conto è già un grande passo per affrontare il cambiamento mentre al sesto libro, Anna Karenina di Lev Tolstoj, si entra nel mondo dei dubbi e del sacrificio. Di cosa vale la pena perdere e cosa conservare di quelle catene che (citando Dostoevskij e L’idiota) tanto gli uomini amano, rendendoli felici di essere infelici.

Al settimo posto nella classifica dei dieci libri della mia vita, Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar. Ecco emergere un libro di cui ho memoria ma che non ho mai menzionato. Chissà perché, eppure è così bello il suo sguardo lucido e distaccato sul passaggio da un mondo all’altro. Le crisi esistenziali della letteratura russa si ridimensionano nel disincanto di chi vede sfumare i valori nelle convenzioni sociali, rendendoli effimeri in ugual misura.

Troppe complicazioni nel mondo dei libri, forse è per questo che l’ottavo libro è un fumetto. Un Topolino con ancora il prezzo in lire. Qualcosa di leggero da leggere. Storie buffe, spensierate, dall’umorismo apparentemente innocuo ma non troppo. Hai mai fatto caso che dei paperi mangiano tacchino il giorno del ringraziamento? Fa un po’ venire i brividi questa cosa ma, suvvia, concediamo al papero più sfortunato e irascibile del mondo di dondolare in pace sull’amaca (e al lettore di leggersi tutti i fumetti che vuole).

Il riposino termina di botto con il nono libro mai menzionato ma che lessi come quando si guarda una serie televisiva emozionante e ricca di risvolti narrativi niente affatto scontati. Dona Flor e i suoi due mariti di Jorge Amado è un romanzo che di mattone ha solo il volume. Contiene un mondo coloratissimo, che corre sul filo delle credenze e delle convenzioni sociali, tra umano e mito, ragione e emozioni. Peccato che dopo 575 pagine finisce, uffa!

Infine, il decimo e ultimo libro è stato Don Chisciotte della Mancia di Cervantes. Un altro romanzone dove i personaggi si muovono tra due epoche che segnano il passaggio e la mescolanza di generi letterari e di come questo cambiamento determini un ribaltamento della visione del mondo e nella psicologia dei personaggi, più tutto quello che capita loro nel frattempo.

Chi vince? Sancho Panza o Don Chisciotte? Di che cosa si ha bisogno, di essere dove serve o di rendersi utili quando serve? Domande trabocchetto, da risolvere in lettura con la speranza di trovare le basi per costruire e non cedere alla tentazione di distruggere. Se no, che gusto c’è a leggere?

Anche tu hai partecipato ai dieci libri della tua vita su Facebook? Mi lasci il tuo elenco nei commenti? Sono curiosa di leggerli. 🤗

A proposito, se c’è qualche libro in elenco che vorresti leggere, alcuni puoi trovarli su questo canale Telegram dove raccolgo citazioni e link Amazon. Ti unisci?

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