Nel corso del mese di aprile si sono alternati Curriculum Del Lettore che racchiudono libri apparentemente scollegati fra loro.
Scollegati perché solo due ospiti su tre hanno menzionato gli stessi titoli, apparentemente perché, rileggendo, ci sono dei temi il cui battito del cuore si sposta tra critica e società. Perché mi viene in mente questa metafora per introdurre i Curriculum Del Lettore del mese?
Continua a leggere e, lo scoprirai.
Curriculum Del Lettore: i libri più sentiti del mese di aprile
Le prime letture del mese di aprile sono state suggerite dal Curriculum Del Lettore di Barbara Milani, travel blogger e madre di Una famiglia blu, che ha fatto del tema del viaggio e dell’autismo il cuore di tutta la sua attività online.
Ospitarla è stato per me un onore offrendomi la possibilità di mantenere una promessa, farle sapere come mi era sembrato leggere L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Oliver Sacks. Ho voluto cogliere questa opportunità perché sono sempre più convinta che dai libri si può comprendere più di quanto si creda o ci si aspetti sulla società che ci circonda e acquisire gli strumenti necessari per fa sì che la critica abbia valore costruttivo definendo nuovi approcci e prospettive di lettura.
La presenza di Cuore tra le letture di Barbara, pur non essendo menzionato nei guest post successivi, fa da collegamento anche al Curriculum Del Lettore di Martina Celegato, Digital Strategist, madre e blogger di GreenWomam.
Il romanzo di De Amicis, seppur ambientato in un contesto sociale ed educativo di altri tempi, sovrapposto ai percorsi di lettura di Martina diventa più attuale di quanto si creda rispolverando il valore dei piccoli gesti per uno stile di vita sostenibile. Il punto di congiunzione sta nell’approccio che non vuole imporre ma educare e, per educare, sono necessarie delle letture molto solide e introspettive.
Alice nel paese delle meraviglie, Cent’anni di solitudine e L’insostenibile leggerezza dell’essere appaiono come le fondamenta di una lettrice interessata a dare concretezza al cambiamento rimanendo conscia della cultura di provenienza e appartenenza, di cosa è rimasto e sì, forse anche di cosa si è perso per strada. Nel marasma di novità, opportunità e belle voci letterarie disponibili con Isola della Jacobsen ho provato a compiere un piccolo gesto leggendo e affiancando al Curriculum Del Lettore della seconda ospite di aprile.
In comune con il Curriculum Del Lettore di Emma Fenu c’è Intervista con la storia di Oriana Fallaci che rivela l’inclinazione molto femminile di scrivere non solo per informare o educare ma anche per sondare più livelli di introspezione per immaginare cosa comporta avviare quel cambiamento del quale se ne sente tanto il bisogno.
Con una citazione di Andrea Pinketts, Emma racconta il suo impegno a far sapere ciò che ogni persona conosce, senza rendersene conto e sembra indicare a quale altezza sosta il cuore che batte tra critica e società. Il punto di incontro sta tra lettura e scrittura ed è qui che la cultura (non solo al femminile) ha origine, si sviluppa, cresce e cambia e che può esprimersi attraverso la letteratura. Un esempio di questa espressione ispiratami da Emma Fenu mi è parso di coglierlo ne Le cose che restano di Jenny Offill.
Pensiero conclusivo dei Curriculum Del Lettore di aprile 2018?
Anche ciò che appare scollegato, alla fine, non lo è mai e, ora, sono curiosa di sapere quali collegamenti avresti fatto tu, attraverso le letture delle ospiti del mese. Me li suggerisci nei commenti?
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