Interviste

Casa editrice, domande e risposte: intervista a Giraldi Editore

26 Febbraio 2018
Casa editrice, domande e risposte: intervista a Giraldi Editore

Dopo aver letto Ti amo un sacher e sperimentato, per la prima volta, la preparazione dei cupcake secondo Anna Le Rose non ho saputo resistere alla tentazione di porre le canoniche domande alla casa editrice che ha reso possibile tutto questo.

Grazie all’autrice ho potuto mettermi in contatto con l’editore, Rossella Bianco la quale, con le sue risposte, mi ha fornito tutti gli ingredienti necessari per preparare e disporre sulla tavola del web l’intervista alla Giraldi Editore.

Senti già il profumo di carta, di libri, di storie e di intrecci narrativi?

Come funziona una casa editrice: Rossella Bianco racconta la Giraldi Editore

  • Un po’ di storia dell’editoria, com’è nata la Giraldi Editore e perché?

La Giraldi Editore è una storica casa editrice bolognese e a dicembre del 2011 ho deciso di acquistarne il marchio, sondando con cautela e attenzione il mercato dell’editoria e cercando in primis di creare un buon rapporto di trasparenza autore/editore. Sono sempre stata attratta dalla carta e, lavorando nel mondo della prestampa, l’acquisto della casa editrice ha completato la mia figura lavorativa.

  • Una giornata tipo in casa editrice è?

Parola d’ordine del mattino: caffè e giornali e poi la giornata procede tra i vari appuntamenti con gli autori.
In redazione ci si confronta, si scherza, si propone, saltano in mente nuove idee e le idee diventano progetti e dai progetti nascono i libri.

  • Nel corso della mia partecipazione a eventi legati alla promozione e alla divulgazione della lettura è emerso che le case editrici sono portate a pubblicare sempre di più per far fronte ai costi di reso ed eventuale macero delle giacenze. Ci spieghi meglio come funziona questo aspetto e quali potrebbero essere le possibili soluzioni a questa problematica?

Per quanto ci riguarda le uscite annuali non sono aumentate negli anni. Preferiamo restare sui 35/40 titoli annui per poterci dedicare nel migliore dei modi alla promozione. Purtroppo i costi di distribuzione sono molto alti ed è la grande problematica degli editori, specialmente di quelli medio/piccoli. Le vendite in libreria non sono mai abbastanza.

Il web aiuta nelle vendite, sia con i colossi del web che dal nostro sito. Su Giraldi Editore, al quale abbiamo appena fatto un restyling, è possibile acquistare direttamente libri (anche ebook) e riceverli comodamente a casa in 24 ore e senza spese di spedizione.

  • Cosa vuol dire essere una casa editrice indipendente?

Indipendente da altri, ossia liberi da gruppi e non dipendere da nessuno. L’indipendenza vuol dire libera scelta e di questo noi della Giraldi ne facciamo un vanto.

  • Qual è il vostro rapporto con le librerie indipendenti? E con quelle di catena?

Purtroppo le vere librerie gestite dai librai sono sempre meno e le catene prendono sempre più sopravvento. Con queste ultime è difficile relazionarsi ed entrare in contatto diretto. Cambia spesso il personale e hanno tempi diversi rispetto alle piccole librerie. Il rapporto che cerchiamo di mantenere è comunque buono tanto e spesso, assieme ai nostri autori, troviamo un accordo per creare appuntamenti di presentazioni dei nostri libri novità.

  • Come scegliete gli autori e i titoli da pubblicare?

La prima selezione avviene per argomento, cerchiamo di capire cosa la gente vorrebbe leggere e perché. Temi di attualità sono la mia continua ricerca. Siamo molto interessati anche a giovani autori emergenti.
Puntiamo sulla qualità di scrittura, sulle tematiche trattate nelle pubblicazioni e ci avvaliamo di personale, giovane ma preparato, che lavora con passione.

  • Ci sono dei libri che risultano fuori catalogo e che vi piacerebbe ripubblicare?

Al momento non è mai capitato, potrebbe succedere ma, certamente, non ne andiamo in cerca. C’è ancora tanto di cui scrivere e basandosi sul continuo evolvere della nostra società non lo ritengo, al momento, necessario.

  • Vi è mai capitato di pubblicare tesi di laurea?

Si, è capitato più volte che, partendo da una tesi di laurea, ne sia uscito un ottimo libro.

  • Qual è il vostro rapporto con i social network e che tipo di comunicazione adottate per promuovere le vostre attività?

Facebook e Instagram sono i nostri social network preferiti, aiutano la diffusione delle novità in uscita. Settimanali, quotidiani e blog risultano però fondamentali nella promozione e anche un sito ben indicizzato aiuta.

  • Per chi volesse lavorare in una casa editrice, quali competenze servono e quale percorso formativo suggerireste?

Ci sono tante figure che compongono la redazione di una casa editrice e le competenze sono diverse. Sicuramente ci vuole passione per la lettura ed essere incuriositi dal mondo letterario ma l’esperienza si deve fare sul campo. La curiosità porta alla conoscenza.

  • Cosa deve fare un aspirante scrittore per convincervi a pubblicarlo?

Innanzitutto un autore dovrebbe proporre il proprio manoscritto senza presunzione.
Per convincerci? Ah, deve essere sicuramente simpatico! Scherzi a parte, la valutazione avviene, come dicevo, innanzitutto per argomento e poi, sicuramente, dipende anche dal feeling che si crea con l’autore. Il rapporto tra editore ed autore per me è fondamentale.

  • Autopubblicati: minaccia o opportunità?

Opportunità, nel modo più assoluto. Chiunque lo può fare e sono convinta che ne abbiano tutti i diritti. Quello di una casa editrice è però tutto un altro lavoro e comprende vari passaggi come leggere il manoscritto, valutare e accollarsi tutto il rischio di impresa; editor, grafico, addetto stampa, commerciale eccetera.

  • Quali sono i/le book blogger che seguite e apprezzate di più e perché?

Sinceramente sono tanti e vorrebbe dire farne una lunga lista, il bello del web è proprio conoscere e seguire chi ama i libri a tal punto da farne un lavoro o una passione.

  • Prossimi progetti firmati Giraldi Editore?

Tante e furbe uscite in questo 2018: il nuovo libro di Massimo Fagnoni, il terzo e tanto atteso di Francesca Sanzo, Leonardo Vicari vi sorprenderà, e verso fine anno torneranno Gianluigi Schiavon e Paolo Miccoli che attraverso le immagini ci racconteranno le campagne di Bologna oltre a tante altre novità editoriali.

Nel 2017, in collaborazione con il comune di San Lazzaro di Savena (Bologna), abbiamo creato il primo book fest e siamo felici di continuare anche per settembre 2018.

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