Prima di scrivere il canonico post dove raccolgo i curriculum del lettore del mese ho pensato a questo. Al dialogo che si è instaurato riscoprendo le letture delle mie ospiti e al perché, attraverso cosa sono entrata in sintonia con loro. C’è un filo conduttore sottile, tangibile ed effimero allo stesso tempo, che le unisce. Il tono di voce.
Quando si aprono le pagine di un libro, infatti, il lettore non si trova solo immerso in una storia ma è portato ad ascoltare. In base a quello che sente, o immagina di sentire, si fa un’idea del tipo di dialogo che si viene ad instaurare. Se è interessante, emozionante o anche noioso e inconcludente.
Vieni ad ascoltare e leggere i curriculum del lettore di febbraio?
Anticamente le storie si tramandavano oralmente, di voce in voce. La parola scritta e quella orale hanno poi seguito percorsi paralleli e non convergenti. Un esempio di quello che sto cercando di scrivere (e di dire) lo si trova nel curriculum del lettore di Simonetta Pozzi.
La prima cosa che mi ha colpito in lei è il contrasto che ho percepito ricordando la sua voce reale con lo stile espositivo con cui ha narrato le sue letture. Come ho scritto nell’introduzione a me piace molto il timbro e la cadenza della mia prima ospite di febbraio perché presenta sfumature che, pur non rivelandosi nel modo in cui usa la parola scritta (asciutta e chiara) trovano collocazione e incontro nei libri che l’hanno portata a diventare la professionista che è oggi. Una storyteller capace di dosare concretezza e leggerezza.
Con il curriculum del lettore di Emanuela Maisano entra in gioco lo charme, l’eleganza della sua voce. Non per niente è una speaker radiofonica, lavora con la voce e la voce è il suo dono più prezioso. Incanta, accompagna e non annoia mai. Ma perché non si riesce a non prestare attenzione quando parla? Perché dà il giusto valore ai vuoti che tra una parola e l’altra e lo si capisce fin dalle prime battute del suo “libroso” racconto:
“Sono stata una bambina molto silenziosa”.
Con il curriculum del lettore di Giulia Di Re subentra la capacità di evocare immagini con l’intento di indurre il lettore a immedesimarsi in ciò che legge. La mia impressione è stata questa quando ho letto questa frase:
“Sono qui, seduta alla mia scrivania e scorro con lo sguardo la libreria alla mia sinistra”.
Una frase semplicissima, ma che descrive tutto. La persona, l’ambiente e le azioni che è solita a compiere (leggere e scrivere). Questo è quello che immagino che faccia una Blogger, Editor e Content Marketer e la mia ospite, in questo senso, ha tutte le carte in regola. Almeno, questa è l’impressione che ne ho ricevuto.
Con Giulia, sono giunta alla fine di questo post riassuntivo del curriculum del lettore. Quali altri dialoghi e temi verranno toccati lo scopriremo assieme nel mese di marzo, sei curioso quanto me?
Photo credits: immagine in evidenza via Pixabay
No Comments