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Resoconto Seo & Love: positivo, negativo o neutro?

20 Febbraio 2017
Verona, andando verso il Seo & Love

Un paio di settimane fa mi sono immaginata il Seo & Love mescolando il genere fantasy con i contributi di alcuni dei protagonisti dell’evento dedicato al mondo dei contenuti e dei professionisti e che ruotano attorno ad esso, con l’intento di creare una realtà digitale per sé stessi e le aziende che rappresentano.

In questo post ho associato un mondo fantastico a un mondo virtuale perché molte erano le similitudini fra loro. Oggi faccio un passo indietro, metto da parte il mondo dei libri e ti racconto il Seo & Love in base alle impressioni che ne ho percepito. Positive, negative e neutre.

Resoconto del Seo & Love 2017

Piccola premessa di viaggi, incontri, cuccioli di birra

Ho la fobia dei treni, di rimanere da sola, di fare scena muta o figuracce di fronte a persone che stimo più di quanto lasci trasparire. Detto questo; ho fatto lo zaino, controllato i biglietti del treno non so quante volte e tartassato con la mia ansia le persone con cui interagisco sul web. Questo stato d’animo mi ha accompagnato fino a quando non sono scesa a destinazione, ha mollato la presa solo quando ho visto comparire i volti di Simone Bennati, Raffaele Landolfi e Luigi Ferrara. Via libera a baci, abbracci, convenevoli e caffè rinnovatisi con l’arrivo di Noemi Borghese, conosciuta all’evento Web su carta (a proposito, buon “libroanno” a Matteo Pogliani!).

Si è formato così un primo gruppetto che si è avviato verso il centro della città, parlando del più e del meno.

Durante la passeggiata ho scoperto una cosa interessante, si possono capire molte cose di una persona nel modo in cui si sposta da un punto all’altro.

Simone si è subito distinto con il suo stile inconfondibile, attraversa le strade come se fossero deserte (i veronesi hanno una guida un po’ sportiva). Lui dice che non fa altro che calcolare i tempi dei semafori ma io sono più dell’opinione di Noemi, che l’ha soprannominato il gatto nero. Raffaele aveva sempre la battuta pronta, Luigi mi sembrava quasi un filosofo per il modo in cui si guardava attorno e io, a quanto pare, ho la qualità di sparire pur essendo presente. Non è la prima volta che mi capita ma, ad un certo punto, le persone con cui sono in cammino si bloccano e si guardano attorno per capire se ci sono ancora.

Giunti all’altezza del Palazzo della Gran Guardia un gruppo dall’altra parte della strada richiama la nostra attenzione. Sono le #SocialGirls e Flavius. Rivedere quest’ultimo assieme a Valentina Baldon, Alessandra Apple e Gelindo mi ha fatto tornare alla memoria lo spirito di Latina e a quanto fossi stata bene tra loro.

Avevo però il pensiero di Bruna che era ancora in viaggio e sarebbe arrivata molto tardi ma visto che ero in compagnia di ottimizzatori ho colto la loro proposta di lasciare lo zaino nel loro albergo per poi andare in piazza, incontrare Matteo Bersan (alto tanto quanto Mirko Saini) Annalisa Masi, Francisca Maria Gutierrez (ribattezzata Minions per il bellissimo giubottino giallo) e Sergio Albertini. Ho dimenticato qualcuno? Spero di no.

Trovato un pub in stile irlandese, abbiamo fatto impazzire il cameriere ordinando almeno undici varianti diverse di hamburger. Tutti però si sono trovati d’accordo nell’ordinare una pinta di birra scura tranne me, che ho optato per una mezza pinta di NewCastle. In pratica, ho adottato un cucciolo di birra e scandalizzato tutta la compagnia, compreso Francesco Ambrosino arrivato subito dopo. Uh, a proposito, ho pure assaggiato il taralli mandorle e pepe che mi ha portato Sara Daniele. Molto buoni ma credo che ne basti uno per stare a posto per una settimana intera!

Nel frattempo, Bruna era giunta in stazione. Un grazie grande come l’arena lo devo rivolgere a Sergio che ci ha dato un passaggio in auto fino al B&B. Durante il tragitto, Luigi mi ha raccontato che se voglio imitare lo stile di certi scrittori mi basta scrivere un testo senza punteggiatura, prendere una manciata di punti e virgole e lanciarli a caso sul contenuto. Raffaele ha cercato di immedesimarsi nell’atmosfera romantica di Verona senza riuscirci, il suo spirito ironico non ha subito alcun mutamento nel passaggio dalla realtà virtuale a quella fisica.

Salutati i nostri accompagnatori, io e Bruna ci siamo preparate per andare a dormire ma prima abbiamo parlato per ore di Shakespeare e di come le sue opere narrino l’essere umano attraverso i suoi impulsi scivolando in argomenti che toccano la follia e il potere della persuasione delle parole. Sono molto affezionata a Bruna anche per questo motivo. Anche se mette calzini spaiati e fa cose da bionda, la mia compagna di stanza per il Seo & Love è una bellissima anima capace di scendere in profondità, a non fermarsi alle apparenze e a indagare la conoscenza ponendo domande e risposte universali che spesso si tende a dare per scontate.

Il risveglio è stato piacevole.

Il buongiorno e vaffanculo di Simone su Facebook mi ha messo di buon umore e il quadretto con citazione di Faletti, appeso nella parete di fronte al letto, mi ha dato coraggio. Ecco qui la foto:

Seo & Love e citazioni di Giorgio Faletti

E ora, passiamo al Seo & Love vero e proprio!

Seo & Love: lati positivi, neutri e negativi

Partiamo prima con gli aspetti positivi del Seo & Love. Per me è stata una bella emozione fare la fila e guardarmi attorno per capire se ero in grado di riconoscere i volti che vedo scorrere sui social. È stato così che ho potuto riabbracciare Cora Francesca SolloRoberto Gerosa, Mery Greiss, Primavera Contu e Alessandra Arpi. Sono bellissimi, nella loro semplicità e naturalezza.

Una naturalezza che mi ha colpito non appena è comparso Salvatore Russo, elegantissimo come al suo solito, il quale ha percorso il serpentone dei partecipanti all’evento distribuendo la liberatoria da compilare per poter sveltire l’accesso agli interni del Palazzo della Gran Guardia.

Una semplicità che mi ha fatto sentire a mio agio quando, una volta dentro, ho scambiato qualche parola con Claudio Gagliardini. Leggo spesso e volentieri i suoi pensieri sparsi. Sono contenuti che sento come modello di riferimento quando mi approccio alla scrittura e alla narrazione diciamo più umana.

Cecilia Mattioli mi ha ispirato una bella energia e Riccardo Scandellari mi è parsa una persona pacata e cordiale, alla mano.

Una volta dentro, ho aperto il mio fido quadernetto e ho cominciato a prendere appunti. Sì, ho detto quadernetto. Scrivo a mano perché ho bisogno di capire e perché mi aiuta ad assorbire meglio quanto è stato detto. Sono state dette molte cose interessanti ma, di quarantacinque relatori, ho selezionato gli interventi che più mi sono piaciuti.

In primis, sono rimasta letteralmente rapita dallo speech di Alessio Beltrami per la comparazione che ha eseguito tra un’epoca storica affascinante come il Rinascimento e il mondo digitale. Contesto attraverso il quale si è mosso per spiegare il Content Marketing attraverso la lettura di passi tratti da Il principe di Macchiavelli.

Lo speech di Ale Agostini, riguardante Amazon Echo e la ricerca vocale, mi ha un po’ inquietato perché mi è tornata alla memoria una notizia sentita per radio. Una bambina americana ha involontariamente ordinato una casa per le bambole e chili di biscotti. Una notizia che a prima impressione potrebbe risultare divertente ma che rivela delle problematiche che possono portare ad acquisti indesiderati. Che le moderne tecnologie siano strumenti atti a migliorare e facilitare lo stile di vita di chiunque è senza dubbio una bella cosa ma questo non solo modificherà il modo di far ricerca ma potrebbe anche aumentare la tensione che si prova quando si comunica nel quotidiano e si esprimono i propri pensieri e desideri, più per confrontarsi con altri che per ordinare un determinato prodotto.

Lo speech di Rudy Bandiera sulle regole dell’ingaggio perfetto è stato molto divertente. Ho trascritto tutte le regole ma non le riporterò in questo post, non perché non voglia condividerle ma perché le cose che ha detto possono essere lette e interpretate da molte altre prospettive. Se nell’esposizione di Rudy assumono un significato molto positivo, nel mio ansiolitico elucubrare ne intravedo ombre che vorrei illuminare facendo quello che sto facendo ora, scrivendo.

Infine, un altro speech che ha attivato il mio modo di osservare e ragionare è stato quello di Andrea Saletti, Il grande rebus dell’aspettativa. Non so molto di Neuromarketing ma, dopo questo intervento, sono molto curiosa di approfondire la materia e il libro di questo relatore è entrato nella lista dei libri da leggere entro l’anno.

Seo & Love & Buffet

Tra gli aspetti potenzialmente negativi ma che, alla fine non si sono rivelati tali direi che c’è stata:

  • una corsa alla condivisione sui social quando i social erano lì, da toccare con mano

Come mi sono trovata immersa nella realtà che è il Seo & Love, l’impulso di fotografare, postare, twittare e instagrammare si è ridotto ai minimi termini. Insomma, ho fatto quasi quattro ore di viaggio per incontrare il mondo del web e ho perso l’opportunità di condividere e documentare il tutto. Ho eseguito pochissimi scatti. Non ho nemmeno tentato di farmi immortalare accanto alle persone alle quali ho stretto la mano e a più riprese è subentrato in me il desiderio di scomparire. Di stare ferma, come se fossi immersa in una vasca di piraña (in un documentario ho visto che, se stai immobile, questi simpatici pesciolini non attaccano) impegnata a fare ciò che io non sono riuscita a fare. Ho preferito vivermi l’evento, piuttosto che condividerlo ma questo mi porta a domandarmi se abbia o meno fatto la scelta giusta e se non abbia perso attimi importanti.

  • Tanta formazione, networking altalenante

Il Seo & Love non è stato proprio un’occasione per fare networking perché tanti sono stati i relatori che si sono avvicendati sul palco e gli argomenti trattati erano troppo vari e articolati per essere concentrati in un unico giorno. È stata una vera e propria maratona d’aggiornamento e formazione e per me, che mi sto orientando in questo mondo complesso e variegato, è stato senza dubbio positivo.

Il momento buffet però si è rivelato l’unico momento di networking puro. Sono stati divertenti gli scambi di impressioni sull’evento e i saluti tra uno stuzzichino e l’altro con Monia Taglienti, Matteo Bianconi, Delia Enigmamma, Gloria Vanni, Ludovica De LucaAngela Del Prete, Luana GalantiAllegra Miky e l’autore di Trova lavoro con il web, Gaetano Romeo. Ma tutto mi sembrava scorrere così veloce che quasi non si aveva il tempo di formarsi un’impressione.

Questi due aspetti potevano essere vissuti in modo negativo ma li inserirei in un contesto neutro per come Salvatore Russo ha gestito il tutto. La pressione e la tensione che può scaturire da un evento di questa portata è stata gestita con:

  • eleganza (penso al portamento con cui copriva il perimetro della sala accompagnando i relatori sul palco o verificando ogni 2 minuti la situazione)
  • pazienza (alcuni relatori hanno sforato un po’ nei loro interventi) e, sembrerà strano, ma anche con notevole
  • dignità (il fatto che abbia distribuito liberatorie o spostato sedie non ha sminuito in nessun modo il suo essere professionale)

Per tutti gli altri aggettivi di encomio, rimanderei all’introduzione fattagli da Giulia Bezzi. C’è tanta Seo & Love nell’elenco di aggettivi qualificativi che gli sono stati attribuiti. 😀

Coincidenze o effetto Seo & Love?

Seo & Love: pensieri collaterali ma interconnessi

Oltre alla formazione, il Seo & Love mi ha dato tante altre parole sulle quali ragionare e interrogarmi.

  1. Qual è la differenza tra empatia e sensibilità o tra rispetto e valori?
  2. Cos’è veramente l’amore? Quali sono le coincidenze e le aspettative che regolano l’attesa e il cambiamento?
  3. Si parla tanto di responsabilità verso le persone e le aziende che si rappresentano però ho un dubbio, a chi è rivolto il confronto, la condivisione e la pubblicazione di contenuti online?
  4. È un discorso settoriale che tocca solo i professionisti e le aziende che rappresentano oppure ci si sta domandando anche se sia il caso o meno di spiegare la comunicazione e le strategie correlate a chi non sa niente di tutto questo ma che deve essere convinto, sedotto, fidelizzato affinché tutto acquisisca senso e trasparenza?

Mi sa che di materiale per questo blog ne ho raccolto in abbondanza. Almeno fino al prossimo Seo & Love.

Se tu fossi in me, da dove cominceresti a scrivere e cosa vorresti leggere?

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9 Comments

  • Reply Mr Tozzo 20 Febbraio 2017 at 7:15

    Ottimo post, hai descritto molto bene questo evento e mi sembra (anche se non ci sono stato) di averlo vissuto in prima persona.

    Ti adotto subito !! ;D

  • Reply silvia camnasio 20 Febbraio 2017 at 7:56

    Grazie mille. Aspettavo il tuo racconto!! Non potendo mai essere in giro sapevo di poter contare sulle tue parole. Il tuo punto di vista è sempre utile!🤗🤗

  • Reply Roberto Gerosa 22 Febbraio 2017 at 21:24

    Tu sei bellissima nella tua semplicità, umiltà e naturalezza! Bellissimo articolo, da condividere.

  • Reply loris1264 22 Febbraio 2017 at 21:38

    Splendido articolo, che mi fa rivivere quei momenti indimenticabili e triplicati rispetto al seoandlove del 2016.
    Avrei speso, da parte tua, qualche parola in più per il pranzo offerto da Redoro Frantoi Veneti: un risotto all’Amarone con gelato al Monte Veronese preparto “al dente” per 700 persone vale quanto l’roganizzazione del SEO&LOVE completa. Senza contare tutto il resto della sussitenza messa a disposizione e dei sacchetti che io e Roberto Gerosa abbiamo disribuito durante la pausa.
    Sono di parte, lo confesso.
    Per tutto il resto: grazie per il tuo pensiero!

    • Reply Rita Fortunato 22 Febbraio 2017 at 21:47

      Hai ragione, Loris. Confesso che non ci ho pensato perché temevo di risultare noiosa nel riportare tutti i dettagli. Purtroppo non ho assaggiato il risotto, ero troppo concentrata su affettati, formaggi e, se non erro, vino Ponticello.
      Per i sacchetti. L’olio dei frantoi Redoro è buono, delicato. Anche i biscotti sono deliziosi! 😋
      Trovarli (e portarne uno con me) è stata una piacevole sorpresa. 😊

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