Interviste

Pordenone Legge 2016: l’evento attraverso i social (Instagram)

28 Ottobre 2016
Pordenone Legge 2016 e Instagram: intervista ad Angela Biancat

Oggi niente libro da leggere ma ritorno, ancora una volta a Pordenone Legge 2016, un evento culturale che non si ferma all’illustrazione dei riscontri riportati durante la conferenza stampa di bilancio e che continua a lasciar traccia anche dopo gli incontri con gli autori.

Ho continuato a seguire il gatto nero che ancora passeggia sulle strade rivestite di giallo dei miei ricordi. Grazie a lui sto scoprendo storie bellissime, come Haiku e saké di Susanna Tartaro e, anche se al momento sono ancora immersa ne L’effetto Susan di Peter Hoeg, non mi sono dimenticata di come la manifestazione culturale della cittadina pordenonese si sia raccontata attraverso i social.

L’entusiasmo di ottener risposte alle mie domande mi ha portata a condividere e pubblicare subito l’intervista a Fosca Pozzar sulla strategia (non rivelata del tutto) adottata da Pordenone Legge su Facebook.

Un entusiasmo che però ha rischiato di farmi perdere il contributo di Sara Rocutto e della sua squadra, impegnati a cinguettare su Twitter citazioni, immagini e sensazioni dell’evento.

Ho rimediato e ora manca “solo” Angela Biancat e di come lei e i suoi collaboratori si siano dedicati alla narrazione di #PordenoneLegge attraverso immagini postate su uno dei miei social preferiti, Instagram.

Pordenone Legge 2016 su Instagram: intervista ad Angela Biancat

  • Come avete strutturato la vostra strategia sui social e quali risultati avete ottenuto?

Abbiamo puntato su un’alta qualità dei contenuti, catturando situazioni curiose o rendendo protagonisti anche cittadini e operatori della manifestazione, non solo gli autori e le celebrità. Chi ha seguito lo streaming ha trovato informazioni e colore, curiosità e foto da “prima linea”, un reportage in tempo reale di cosa stava accadendo ora dopo ora. Un reportage in tempo reale di oltre 200 foto in 5 giorni, che ha portato nel complesso oltre 10.000 like sui contenuti e un incremento di quasi 300 seguaci. Ad ogni edizione il foto-racconto riesce a coinvolgere ed emozionare gli utenti appassionati di letteratura.

Quest’anno abbiamo coinvolto anche due “influencer” da fuori città, da Prato e da Ferrara, entrambi hanno fatto conoscere la manifestazione alle loro community di utenti, raccogliendo impressioni positive da ogni parte d’Italia. Pordenone Legge è stato definito nelle loro conversazioni sui social come il corrispettivo di Gardaland per un bambino, una manifestazione che è entusiasmante per un appassionato di letteratura e ha stupito positivamente la perfetta integrazione con il centro storico della città.

Tutto esaurito anche per l’instameet di sabato pomeriggio, che ha dato l’accesso riservato a 20 instagramers agli incontri con Corrado Augias e a Carnediromanzo. Tra i due incontri si sono aggiunti al gruppo altri 20 appassionati di fotografia per andare a visitare due mostre allestite per l’occasione e la Naonis Lounge.

  • La risposta del pubblico di Pordenone Legge, in termini di interazioni, è stata quella che vi aspettavate per ogni social o ci sono state delle sorprese? Ad esempio, ha funzionato meglio Instagram o Twitter o viceversa e perché, secondo voi?

La risposta del pubblico è stata in linea con lo scorso anno, il racconto che facciamo su Instagram durante la manifestazione è “atipico” per il mezzo. Abbiamo scelto di pubblicare senza limiti quantitativi, preferendo offrire una sorta di reportage in tempo reale che per l’utente attivo di instagram può risultare pesante. Una crescita di 300 seguaci in 5 giorni è dunque un ottimo risultato per le caratteristiche del mezzo.

  • Quali sono state le fasce di età più attive e, anche qui, ci sono state delle sorprese?

Non ho possibilità di vedere statistiche per fasce d’età con le piattaforme esterne che utilizzo (dobbiamo attivare il profilo Instagram aziendale, ma non lo posso fare io perché è necessario essere amministratori della pagina Facebook).

Pordenone-Legge-2016-su-Instagram

  • Quali sono stati gli eventi organizzati a Pordenone Legge 2016 che hanno impattato meglio sui social in termini di condivisioni e/o interazioni?

I post su instagram che hanno portato più “mi piace” sono stati quelli che raffigurano la città, in particolare il municipio, e quelli che davano informazioni generali di inizio/fine manifestazione e dettagli sull’instameet. Anche quello con maggiori interazioni quest’anno è stato l’annuncio dell’instameet, dove gli utenti hanno segnalato ai loro amici l’opportunità. Risultati perfettamente in linea con la natura dello strumento.

  • Qual è stata la risposta delle case editrici? Hanno collaborato come vi aspettavate per creare una sinergia fra le diverse figure online o, secondo voi, il loro modo di gestire i social richiede qualcosa di più per arrivare al loro target di riferimento?

Alcune case editrici e anche librerie hanno utilizzato instagram per interagire con @pordenonelegge, sicuramente è un aspetto da sviluppare su questo social.

  • Quali sono state le difficoltà maggiori?

La manifestazione sta diventando ogni anno più grande, raccontare tutti i momenti che coinvolgono scrittori celebri è stato, a volte, difficoltoso. Soprattutto nel pomeriggio dedicato all’instameet durante il quale le forze erano concentrate ad accompagnare il gruppo nel percorso.

  • In che misura la presenza sui social di Pordenone Legge è stata accolta dagli utenti della rete?

Sono state 1.860 le fotografie pubblicate dagli utenti su instagram con gli hashtag di quest’anno (#pnlegge16 #pnlegge2016 #pordenonelegge16 #pordenonelegge2016) e 5.600 foto in totale condivise con hashtag #pordenonelegge.

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