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Pordenone Legge 2016: l’evento attraverso i social (Twitter)

17 Ottobre 2016
Pordenone Legge 2016 e Twitter: intervista a Sara Rocutto

Due settimane fa ho pubblicato un post dove riportavo un’intervista a Fosca Pozzar, referente Facebook di Pordenone Legge 2016.

Ero già soddisfatta di questo risultato quando, controllando le mail, ho visto una comunicazione della Direttrice della Fondazione, Michela Zin, in cui mi chiedeva come mai avessi scelto di pubblicare solo parte delle risposte che mi aveva inviato.

Sono caduta dalle nuvole e, andando a rivedere il documento, ho scoperto che, se avessi fatto fare un giro di rotella in più al mio benedetto mouse, avrei scoperto anche le interviste a Sara Rocutto per Twitter e ad Angela Biancat per Instagram.

Avrei voluto sotterrarmi. Se fossi stata un muro, mi sarei spostata per non darmi la soddisfazione di farmi prendere a testate. Tuttavia, come dice il vecchio adagio, è inutile piangere sul latte versato e così ho aggiornato il post riguardante Facebook e ho scelto di stilare un calendario editoriale per dare il giusto spazio a Sara e ad Angela.

Ora che ho fatto il mea culpa, vieni a leggere le risposte di Sara Rocutto e come ha raccontato Pordenone Legge attraverso Twitter, il social più colloquiale che c’è?

Pordenone Legge 2016 su Twitter: intervista a Sara Rocutto

  • Come avete strutturato la vostra strategia sui social e quali risultati avete ottenuto?

Per quanto riguarda Twitter non è un segreto che da alcuni anni a gestire l’account durante il Festival siano i ragazzi e le ragazze del Corso di Scrittura Creativa PordenoneScrive tenuto da Alberto Garlini e Gian Mario Villalta. C’è un coordinamento del gruppo che organizza la copertura degli eventi cercando di realizzare il maggior numero di live tweeting cogliendo, in particolare, le frasi più belle dette dagli autori o, semplicemente, i momenti più significativi.

  • La risposta del pubblico, in termini di interazioni, è stata quella che vi aspettavate per ogni social o ci sono state delle sorprese? Ad esempio, ha funzionato meglio Instagram o Twitter o viceversa e perché, secondo voi?

È difficile dire cosa ha funzionato meglio, perché ad ogni social diamo finalità diverse. Siamo soddisfatti delle interazioni e della crescita di follower ottenuta su Twitter: RT, menzioni e stelline continuano anche ad una settimana dall’evento.

Twitter poi ci da l’opportunità di farci conoscere anche fuori dall’Italia. Quest’anno, infatti, ci sono stati vari autori internazionali che attraverso il loro account hanno parlato del Festival!

  • Quali sono state le fasce di età più attive e, anche qui, ci sono state delle sorprese?

Non monitoriamo l’età su Twitter… Possiamo però dire che circa il 70% del pubblico è donna!

Quali sono stati gli eventi organizzati a #Pordenonelegge 2016 che hanno impattato meglio sui social in termini di condivisioni e/o interazioni?

I contenuti più amati a livello Twitter sono stati quelli relativi all’evento con Mauro Corona e Omar Pedrini, Irvine Welsh, Javier Carcas, Concita De Gregorio, Pierluigi Battista e Simona Vinci.

#PordenoneLegge 2016: l'evento attraverso Twitter

  • Qual è stata la risposta delle case editrici? Hanno collaborato come vi aspettavate per creare una sinergia fra le diverse figure online o, secondo voi, il loro modo di gestire i social richiede qualcosa di più per arrivare al loro target di riferimento?

Alcune case editrici erano presenti al festival con i loro Social Media Manager e c’è stato uno scambio proficuo, altre hanno seguito a distanza gli eventi, altre ancora non hanno partecipato molto su Twitter, presumibilmente per scelte specifiche loro.

  • Quali sono state le difficoltà maggiori?

La difficoltà maggiore è sempre quella di rendere l’idea della grande quantità di eventi, autori e temi che si intrecciano durante il Festival. L’account di @pordenonelegge diventa un flusso per ogni genere di racconto!

Quest’anno abbiamo cercato di intercettare meglio anche le storie provenienti dal pubblico per integrarli alla narrazione dell’evento nel suo complesso. Se tutti usassero l’hashtag corretto (#pnlegge2016 e via via l’anno di riferimento) sarebbe più facile ☺

  • In che misura la vostra presenza sui social è stata accolta dagli utenti della rete?

Capita che il pubblico ci scriva per ringraziarci: c’è sempre qualcuno che vorrebbe esserci ma non può: seguire l’evento sui social è un po’ anche un modo per farne parte.

  • Come si comunica la cultura sui social e quali progetti, obiettivi intendete raggiungere per la prossima edizione?

Work in progress!

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