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Conferenza stampa: i numeri di Pordenone Legge 2016

18 Settembre 2016
Conferenza stampa: i numeri di Pordenone Legge 2016

Con oggi, domenica 18 settembre 2016, si conclude la XVII° edizione di Pordenone Legge e, tra gli incontri ascoltati in questi 5 e intensi giorni, ci tenevo a riportare su questo blog quanto si è detto alla conferenza stampa di bilancio con Gian Mario Villalta, Giovanni Pavan e Michela Zin, rispettivamente Direttore Artistico, Presidente e Direttrice della Fondazione Pordenonelegge.it.

Ecco, a grandi linee, com’è andata:

Pordenone Legge 2016: il gatto nero ha portato bene

Nel complesso i curatori sono rimasti soddisfatti di come tutti gli eventi e gli incontri organizzati si siano svolti regolarmente, pur con dei cambi di location dovuti al maltempo. In generale tutto è andato come doveva andare e la direttrice della fondazione ha più volte sottolineato quanto sia stato importante il contributo dato dai 220 angeli nel corso dell’evento.

“Pur giovanissimi, hanno sempre mantenuto la calma e hanno saputo mettere cuore e passione nel cercare di risolvere qualsiasi tipo di problema”.

Il Direttore Artistico Gian Mario Villalta ha affermato che sarebbe bello, un giorno, scrivere l’aneddotica delle cose che succedono durante la kermesse pordenonese in cui raccogliere le richieste più curiose e raccontare cosa succede agli ospiti e nei luoghi messi a disposizione.

“Le difficoltà organizzative sono dappertutto e, anche se cerchiamo di prevedere qualsiasi tipo di intoppo, qualche volta spunta fuori qualcuno che arriva da casa per cercare proprio la lite. Ciò è inevitabile, per questo bisogna armarsi di pazienza.

Da parte nostra ho sentito con quanta passione e serietà viene allestita questa manifestazione. Margini di miglioramento e d’invenzione ci sono sempre perché, con il tempo, ho potuto constatare che diventa sempre più facile dialogare con il pubblico e trovare sempre nuovi spunti di riflessione su cui lavorare”.

Il presidente Giovanni Pavan ha aggiunto che domani sarà una giornata altrettanto impegnativa in quanto la città andrà restituita a sé stessa.

“Mi auguro comunque che questo nostro gatto sia buono ma per il momento siamo soddisfatti. Bravissimi i curatori i quali stanno diventando dei veri artigiani della cultura mettendoci sia la testa sia le mani.

Ci piacerebbe arrivare alle 24 di oggi per dire che è andato tutto bene ma so che domani mattina ci domanderemo:

che cosa faremo? – ”.

pordenonelegge2016: conferenza stampa di bilancio

Pordenone Legge 2016: amicizia, numeri e solidarietà

Continuando con il bilancio, i curatori si sono trovati d’accordo nel dire che i numeri sono sempre difficili ma che, sostanzialmente, l’affluenza si è consolidata attorno alle 100 – 120 000 persone. Un numero importante perché significa che l’evento viene visto e sentito come un vero e atteso momento di cultura e non solo.

Quest’anno il numero di Amici di Pordenone Legge è salito a 1908 e per questo la fondazione si sta muovendo per donare 2 euro per quota in favore di Amatrice, al fine di aiutare a ripristinare la realizzazione di percorsi culturali nelle zone devastate dal sisma.

In più, il presidente della fondazione ha voluto ricordare Sergio Musmeci, ingegnere curatore di un piccolo libro sulla ricostruzione in Friuli negli anni seguenti al ‘76. Il progetto è di:

“ristampare il testo affinché possa diventare un viatico per tutte quelle amministrazioni che, del terremoto, devono cominciare a pensare come una prevenzione necessaria per i prossimi anni”.

Pordenone Legge 2016: social e progetti futuri

Tra le tante domande poste ai curatori è come la fondazione ha intenzione di muoversi all’interno dei social nel tempo. Secondo il Direttore Artistico:

“Le idee ci sono. Resta solo da farmi lavorare anche di notte, per coprire la parte comunicativa più oscura. La continuità potrebbe essere data da un luogo, un form permanente o un gruppo under 30 e creare una continuità di informazione.

Rispetto alle iniziative passate, adesso siamo un po’ più strutturati. La squadra c’è e, sui social, vorremmo continuare a dare voce all’evento anche durante l’anno”.

Per quanto riguarda il discorso sulle prenotazioni agli aventi, alla domanda di aumentare la percentuale di Amici di Pordenone Legge nei posti a sedere, la direttrice Michela Zin ha risposto:

“Non vogliamo snaturare il festival, ci stiamo ancora pensando. è vero che con il sistema delle prenotazioni sarebbe più facile gestire tutto, ma sarebbe brutto perdere l’elemento gratuito del festival.

Rispetto agli anni precedenti, le prenotazioni sono aumentate di un ⅓ e questo vuol dire che le persone che desiderano partecipare fanno già attività culturale e hanno obiettivi mirati. Tuttavia c’è anche stato qualcuno che ha detto che è bello fare le code perché questo permette ai fruitori di vivere questa esperienza chiacchierando e riflettendo tra un incontro e l’altro”.

Partecipare in veste di ascoltatrice alla conferenza stampa di bilancio su un evento della portata di Pordenone Legge è stata un’esperienza che mi ha fatto comprendere ulteriormente i meccanismi che ruotano attorno e dietro le quinte della manifestazione che, quest’anno, si è presentata con un gatto nero su campo giallo.

Ogni anno questo Festival dedicato agli incontri con gli autori (più di 500 tra scrittori, giornalisti e operatori culturali) mi mostra sempre un lato nuovo e inedito che non smetterò mai di apprezzare e continuerò a parlarne su questo spazio web, anche tramite le recensioni dei libri che ho acquistato in questi 5 giorni.

Continuerai a seguirmi?

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