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Leggere Influencer Marketing di Matteo Pogliani

20 Giugno 2016
Leggere Influencer Marketing di Matteo Pogliani

I libri, di qualunque argomento o tema si tratti, sono una fonte di aggiornamento umano e professionale continui. Per questo apro la settimana parlando un po’ di Influencer Marketing Valorizza le relazioni e dai voce al tuo brand scritto da Matteo Pogliani e edito da Dario Flaccovio Editore.

Quando si comincia a scrivere per il web e a lavorare sui social, si incapperà molto facilmente in termini legati al Marketing, disciplina che più o meno intuisco ma che non sempre comprendo. Quindi, ecco come ho “interpretato” io ciò che ho letto oggi. Da prendere con le pinze, come i dati Klout. 😛

Influencer Marketing: un breve commento al libro di Matteo Pogliani

Secondo quanto scritto da Matteo Pogliani, il ruolo dell’Influencer è una figura altamente professionale, qualificata che riesce a far arrivare un brand a un’ampia fetta di potenziali consumatori (o consumattori) lavorando sulla comunicazione, sulle emozioni e sulle conversazioni.

Si pone come mediatore influenzando, grazie alla sua credibilità, i comportamenti e le scelte del pubblico senza incorrere nella vera e propria manipolazione, tipica nei messaggi pubblicitari dove il linguaggio utilizzato è studiato più per creare un bisogno che instaurare un rapporto paritario tra azienda e destinatario di un prodotto.

La pubblicità, per quel poco che ne so io, ti fa desiderare ciò che fondamentalmente non ti serve mentre l’Influencer, per come l’ho letta io in questo libro, si occupa di rispondere e soddisfare una o più necessità, non di crearne di nuove. Questo perché si dà più valore all’ascolto e alle relazioni umane che si instaurano tra pubblico e azienda. Più l’influencer è credibile, più il pubblico sarà propenso ad acquistare determinati prodotti e più l’azienda avrà credito e opportunità di vendita presso il suo target di riferimento.

Mansione complicata e decisamente intricata che investe questa figura professionale di molte, molte responsabilità. Matteo Pogliani lo spiega meglio così :

“Chi ha compreso come aggregare un pubblico ha compreso che il seguito non crea opportunità se non si è in grado di promuovere, di pari passo, anche la propria credibilità”.

La credibilità, la reputazione, il valore umano non si crea dall’oggi al domani ma si costruisce un pezzettino alla volta. Se non fosse chiaro:

“Influencer non si nasce, si diventa”.

In Influencer Marketing si sottolinea che tale capacità aggregante si affina nel tempo, lavorando spesso dietro le quinte e la notorietà/credibilità è tanto più alta quanto più persone ripongono fiducia in una determinata persona. Non è solo promuovere o fare pubblicità ma molto di più e, per quanto abbia preso appunti e riletto più e più volte determinati passaggi, ammetto di aver oscillato spesso tra il dubbio e la fascinazione per quanto Matteo andava spiegando.

“Il bancomat del futuro lo sosterremo a colpi di etica e buone intenzioni. Sei pronto?”

Questa frase, ad esempio, è una delle tante sulle quali mi sono arrovellata. Non perché non ne capissi il contenuto ma perché coesistono insieme il termine “bancomat” concreto, materiale e quantificabile e il concetto, astratto, soggettivo e profondamente umano, di etica. Se una persona sa far convivere e coesistere questi due aspetti facendo del bene (materiale) all’azienda e al target di riferimento mantenendosi corretto con tutte le parti chiamate in causa (bene etico) allora è un influencer completo. Gli altri sono comuni venditori, avvezzi a tecniche di persuasione aggressive e palesemente manipolatorie.

Influencer Marketing di Matteo Pogliani

Detta così, sembra semplice ma la tematica è talmente poco conosciuta e fumosa che diventa difficile fare delle distinzioni e Matteo Pogliani è stato il primo a comprendere questa incongruenza e conseguente lacuna. Si è impegnato a colmarla in forma scritta definendo non solo il ruolo e le competenze di questa figura professionale, spesso e volentieri percepita in modo negativo dalla massa e non solo, ma specificando anche cosa fare e quali strumenti utilizzare per cercare, individuare e mantenere l’influencer da coinvolgere in un team di lavoro.

Ora, io trovo che questo testo sia valido non solo per gli interventi e le testimonianze dei professionisti raccolti ma anche per i dati, più o meno concreti che vengono messi a disposizione del lettore il quale può essere un addetto ai lavori o, come me, un semplice curioso.

Sono stata influenzata a parlarne bene? Non lo posso dire con certezza ma, può darsi.

Ho potuto avere il Curriculum Del Lettore di Matteo Pogliani prima ancora che si accingesse a scrivere Influencer Marketing e, incontrandolo di persona e ne ho apprezzato in particolar modo la gentilezza e la disponibilità a rispondere a dubbi e domande del suo pubblico all’evento Web su carta.

Alla cena che si è svolta dopo, per quanto si fosse seduto a mangiare in un tavolino un po’ discosto, non si è comunque isolato dalla compagnia più ristretta che si era creata. Con calma e tranquillità, ha comunque manifestato la sua presenza ascoltando, scherzando, interagendo senza però parlar di lavoro in senso stretto del termine né imponendo il suo modo di pensare. Che abbia fatto bene il suo lavoro di Influencer?

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