Agli inizi di maggio sono stata contattata da Antonella Passini per recensire il romanzo di uno scrittore esordiente, Il mondo di Lulz di Antonio Fanelli e, data la disponibilità della mia suggeritrice a raccontarsi attraverso il Curriculum Del Lettore e a partecipare alla Lettera dello scrittore ho accettato (mettiamola così) l’incarico.
Oggi quindi ti lascio un commento a un libro che narra il mondo e la storia di un hacker di talento. Vieni a dare una sbirciatina?
Il mondo di Lulz di Antonio Fanelli: storia ed impressioni
Ho spesso e più volte ripetuto che non sono molto attratta dai romanzi di fantascienza, né a quelli legati alla realtà virtuale. Non tanto per il genere in sé ma perché li trovo talmente verosimili da farmi paura e, quando leggo, voglio svagarmi, arricchirmi, emozionarmi. Non inquietarmi.
Appena ho iniziato a leggere Il mondo di Lulz è partito un sospetto di inquietudine che mi ha fatto pensare:
“Ecco, ho cominciato questo libro all’ultimo e mi toccherà saltare un altro venerdì sul mio blog. Io e la mia mania a leggere solo un libro a settimana”.
Il protagonista, infatti, è un esperto hacker che si diverte, con l’amico e socio a intrufolarsi nelle vite private e virtuali delle persone carpendo dati da vendere al committente/offerente di turno.
Insomma, è un cacciatore di falle nei sistemi e nelle strutture della rete. Il fatto che esistano veramente persone con queste abilità fa paura perché diventa tangibile l’assenza di sicurezza, la vulnerabilità di qualsiasi luogo virtuale in cui si decide di abitare.
Tuttavia, Antonio Fanelli ha strutturato molto bene la storia che ho finito di leggere in un pomeriggio. Quando sono arrivata la finale poi, l’autore mi ha strappato un sorriso e ho guardato lo schermo dello smartphone sussurrando:
“Carino, simpatico. Molto, molto carino!”
Ok, forse definire il romanzo di un esordiente “carino” non è il massimo ma, almeno, è sincero perché sottolinea il fatto che mi ha regalato una lettura di svago. Giorno dopo giorno, perché i capitoli sono indicati con i giorni della settimana, ho cominciato a lasciarmi affascinare:
- dall’etica dell’hacker protagonista il quale, da ladro informatico a pagamento si trasforma in angelo custode delle vittime designate, Giulia e Vale.
- da come, un bit alla volta, personaggi reali che vivono indossando la maschera della brava persona vengano smascherati per quello che sono (viscidi e violenti) e che nascondono in cartelle e mail all’apparenza insospettabili.
- dalla nascita di un amore che fittizio si fa reale mentre il fittizio diventa l’opportunità di saldare amicizie.
- e da come le conversazioni virtuali, infarcite di segni grafici per riprodurre emoticon e abbreviazioni che farebbero accapponare la pelle e traumatizzato penne di letterati e copywriter, si alternino con naturalezza a mail finte e di messaggi divinatori scritti in un italiano corretto, scorrevole e chiaro.
Per questi elementi, che per me sono più che positivi, Il mondo di Lulz è un’opera prima gradevolissima. Una bella fiaba contemporanea alla quale rivolgo i miei complimenti ma che non mi riesce di definire come quanto dichiara l’immagine di copertina, un cyber romanzo.
Forse questa mia reticenza è data dal fatto che non conosco bene il genere e quindi non ho gli strumenti per poterlo commentare oggettivamente ma, soggettivamente, Antonio Fanelli mi sembra un esordiente promettente e mi ha fatto piacere leggere il suo primo, ben curato, lavoro.
E tu? Che ne pensi de Il mondo di Lulz? L’hai letto?
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