A stare nei gruppi di professionisti che si formano online ci si diverte e ci si sfoga anche sulle gioie e sui dolori della vita del web worker.
Dal confronto continuo nascono discussioni semiserie che si rivelano una fonte d’ispirazione infinita. È grazie a queste conversazioni che ho formulato, ad esempio, una risposta alla domanda: – A che serve copiare? –
Ho poi notato che vige il riconoscimento non scritto (ma sentito) della professionalità di ogni componente riunito in questa o quella realtà virtuale nata per stare in compagnia e per discutere di social, scrittura professionale, Web Marketing. Anche se i due termini sono sinonimi mi è sorto il dubbio se vi sia differenza tra l’essere professionale e l’essere un professionista.
Ci ho pensato su e, dalla nube informe emessa dal mio fedele neuroncino, è nato questo articolo.
Professionista o professionale? Questione di sfumature (anche se non sembra)
Ok, professionale e professionista sono certamente sinonimi ma questo non vuol dire che non vengano spesso utilizzati in modo improprio.
Seguendo il consiglio di un’amica, prendo coraggio e ammetto che, per quanto riguarda il settore della scrittura online, ci sono momenti in cui non mi sento una professionista a tutti gli effetti. Questo perché, per me, un professionista vero è pienamente consapevole delle sue competenze, sia di quelle pregresse sia di quelle in itinere e non ha dubbi sull’uso degli strumenti a disposizione.
Nella mia mente un professionista è:
- una persona che si è fatta un mazzo tanto per acquisire tutte le conoscenze necessarie a svolgere un determinato lavoro,
- si assume le sue responsabilità fino in fondo, fallimenti compresi e, sotto sotto,
- non è mai contento del lavoro svolto. Anche se la soddisfazione del cliente o del collega è palese e condivisa.
Quello che invece percepisco nelle discussioni all’interno dei gruppi online è che per la maggior parte delle figure professionali che si affacciano su web il professionista viene percepita come una persona che fa cose, vede gente. Sempre sul pezzo, sempre figo, sempre sulla cresta dell’onda… quale onda?
E qui scatta una specifica:
“Ogni riferimento a persone o a fatti realmente accaduti è puramente casuale”
Che poi ho scoperto che è un pezzo, particolarmente orecchiabile, dei Calibro 35. Qui il video.
Scusa la divagazione, torniamo a noi.

Immagine via Minimography
Quando il professionista è professionale: questione di comportamento?
Un comportamento professionale non è sinonimo di serioso, inquadrato o noiosamente pedante. Né giustifica atteggiamenti in cui ci si compiace di sé senza avere una reale percezione della realtà circostante, né delle sue competenze.
“Chi si loda, s’imbroda!”
Ripete spesso mio padre (quello vero, non quello virtuale).
Insomma, sembra quasi che “professionista” sia una parola magica da nominare per sentirsi o presentarsi così. Quello che forse mi sconcerta di più è che chi non si nomina come tale si domanda e si mette in discussione quando rileva un comportamento che di professionale ha ben poco, nemmeno l’idea. Perché, mi domando?
Capisco l’importanza del Personal Branding e del Net Branding, di aggiornarsi in continuazione e di prendere le distanze quanto più possibile dall’idea che chiunque possa mettere in riga quattro parole di senso compiuto per definirsi:
- un Web Writer,
- un Blogger,
- uno Storyteller o
- un Content Marketer (giusto per citare alcune delle figure professionali che si stanno affacciando negli ultimi anni)
ma quello che non riesce a entrarmi nella capoccia è il sentirsi inadeguati quando sono gli altri a comportarsi in maniera inadeguata.
Quando si leggono cialtronerie sui social può essere traumatico per il poveraccio che passa le notti insonni per definire strategia, obiettivi e tutto ciò che concerne l’artigiano delle parole così come il professionista può sentirsi strano se non usa le emoticon quando si confronta con altri professionisti pensando che basti utilizzare un italiano corretto per comunicare un concetto.
L’essere professionali è un gioco di equilibri e di dubbi continui. Riunendoli per punti direi che un comportamento professionale è della persona che:
- rileva le incongruenze di mestiere e, con educazione, le fa notare al diretto interessato perché si dà il caso che un professionista ha, innato, un minimo di senso di cooperazione;
- si mette in discussione cercando di capire perché l’evanescente e il veramente inutile sembra avere più consenso e seguito di chi offre qualcosa di tangibile e concreto. Un atto di umiltà che però non deve sfociare nella messa in discussione del proprio valore e competenza;
- sa sganciarsi per tempo da discussioni inutili subodorando per tempo attacchi al fegato e alla salute mentale.
- si preoccupa di fare dopo aver pensato e di rifare dopo aver riflettuto.
- ama il suo lavoro nonostante tutto e ha fiducia in sé e nelle persone che lo circondano e con le quali riesce ad entrare in empatia.
Tutto sommato, non è la parola a fare il professionista ma il comportamento, l’atteggiamento a renderlo professionale. Di conseguenza non esiste una differenza tra i due termini, se non nel modo in cui vengono utilizzati.
Sei arrivato fino alla fine di questa riflessione? Ottimo, mi hai già fatto un regalo super ma ti chiedo ancora un po’ della tua attenzione. Tra i tanti professionisti del web ho chiesto a tre di loro un parere personale sull’argomento.
Professionista o professionale? La parola a una travel blogger, a un web designer e a una copywriter
Bruna Athena (travel blogger) Federica Segalini (copywriter) e Simone Bennati (blogger e web designer) si sono dimostrati, come al solito, disponibili e molto professionali offrendo un contributo prezioso alla materia di questo post.
- Professionale o professionista? Il punto di vista (e di partenza) della travel blogger Bruna Athena
Credo che in effetti la distinzione fatta da te, Rita, colga il punto. A volte usiamo la parola professionista per indicare chi è professionale, e così il viceversa. È quel che accade spesso, nella lingua parlata: si usano le parole in modo poco adeguato.
Per me il professionista è la persona che ha acquisito specifiche competenze, che applica costantemente svolgendo una determinata attività.
Il professionista possiede abilità ed esperienza, grazie alle quali acquista anche notorietà e prestigio; questo non vuol dire che sia sempre professionale nei suoi atteggiamenti. Diversamente, una persona può non avere conoscenze molto approfondite o tanta esperienza, ma può avere un atteggiamento del tutto professionale. In altre parole, per il professionista è fondamentale il riconoscimento del suo essere, per l’appunto, professionista; per la persona professionale, ciò che conta è che riesca a dare l’impressione di essere professionale quando opera.
- Professionale o professionista? L’analisi della copywriter Federica Segalini
Professionista e professionale: mi sono chiesta quali differenze vi siano tra i due termini, che appartengono alla stessa area concettuale, e ho trovato qualche spunto nell’analisi grammaticale.
Professionista e professionale sono, rispettivamente, un sostantivo e un aggettivo.
Professionista come sostantivo è la figura a tutto tondo: il termine descrive un ruolo preciso orientato ad essere un punto di riferimento, indica una persona con una formazione di base solida e allo stesso tempo rivolta alla formazione permanente.
Esempio: un professionista del marketing potrebbe scegliere di declinare la sua attività o parte di essa nell’ambito del web, senza snaturare la sua formazione di partenza. Rimarrà sempre un professionista del marketing pur applicandosi al canale web.
Professionale come aggettivo è l’abito che riveste la figura: il termine descrive un approccio distinto dalle pratiche di tipo amatoriale – nelle quali è ugualmente possibile raggiungere l’eccellenza tecnica – perché si pone obiettivi di guadagno o almeno di sostentamento.
Esempio: un appassionato di scrittura o di fotografia può passare dal livello amatoriale al livello professionale, continuando a occuparsi di scrittura o di fotografia.
- Professionale o professionista: il pensiero del blogger e web designer Simone Bennati
“Qualità di chi svolge il proprio lavoro con competenza, scrupolosità e adeguata preparazione professionale”.
Questa la definizione che il vocabolario Treccani dà del termine “professionalità”, definendo quelle che, anche a mio parere, rappresentano le caratteristiche che ogni professionista degno di questo nome dovrebbe possedere. In aggiunta a questo, trovo che il proprio livello di professionalità andrebbe espresso e mantenuto anche all’interno di tutte quelle attività che, pur essendo collaterali, si intrecciano in ogni rapporto professionale.
Sapersi presentare in modo adeguato, ad esempio, è un modo per esprimere la propria professionalità, così come lo sono il rispettare rigorosamente le scadenze e il sapersi immedesimare nel proprio committente e nelle sue esigenze. Dal mio punto di vista, dunque, parlare di professionalità riducendone l’essenza ad una mera questione di metodo è oltremodo limitante, ma questo è qualcosa che chi è realmente professionale sa anche meglio di me.
Che ne pensi della differenza tra professionista e professionale? Raccontami la tua opinione nei commenti. 🙂
Photo credits: immagine in evidenzia via Picjumbo
4 Comments
Cara grazie per la mention al mio articolo e grazie per aver scritto questo post che scorre fluido e intenso sulla vita che si respira nel nostro folle gruppo di Digitalker. La rete è fondamentale per sostegno e per conforto e confronto, l’ho detto anche in un altro articolo; la rete vera si fa sostegno e non trappola.
Grazie di esserci 🙂
Grazie a te, Monia cara, per la fonte d’ispirazione e per l’amicizia creatasi fra noi! :*
Che riflessione interessante.
Mi rimette a posto certo dubbi personali e professionali su cui sto lavorando… mi ha regalato la certezza del mio essere professionista nel mio ambito, dove mi sono fatta il mazzo per formarmi e dove opero con competenza e dubbio e sforzo per migliorare…..grazie! In un altro ambito che amo invece, la scrittura, son proprio solo un’appassionata e riflettendoci bene…dirlo a me stessa mi da un certo sollievo! ^_^
Grazie! 😊😊😊