Ebbene sì, la scorsa settimana ho saltato la pubblicazione del venerdì.
Un po’ me ne dispiace ma non mi andava di fare come gli americani i quali, nei fine settimana, invece di godersi il barbecue della domenica e parlar del più e del meno, tornano all’infinito su problemi lavorativi e progetti da sviluppare e contratti da chiudere.
Magari non fanno così, forse la mia è solo la scusa per trovare l’attacco di un post quanto più professionale possibile. Non lo so ma, dato che è lunedì, faccio tabula rasa e riparto da qui. Come se avessi appena fondato questo blog.
Blog, un fine settimana al lavoro
La scorsa settimana sono tornata indietro nel tempo vestendo la parte della bambina con i 10 libri rifugio del cuore e della malinconica nonnina che sfoglia i ricordi accumulati in un anno di blog.
Curioso come due fasi esistenziali, virtuali o reali che siano, distanti fra loro si siano incrociate, definendo un frammento di presente. Mi sono domandata a quale punto fossi arrivata e, alla fine, sono caduta nella trappola del week end in stile americano.
Insomma, ho “lavorato” su come strutturare un nuovo calendario editoriale per questa casa digitale, senza dimenticare di far andare a braccetto cuore e mente.
Aggiornare le pagine, non posso più aspettare
Tanto per cominciare da qualche parte, ho tirato fuori uno degli ultimi curricula (quelli professionali) che ho realizzato con Canva scoprendo di aver inserito dei dati e delle competenze che non credevo di possedere. Sulla base di esso e su un bel post (come sempre) di Francesco Ambrosino, ho aggiornato la pagina Chi sono di ParoleOmbra dandone tre versioni: poetica, professionale e breve.
Non chiedermi se sono stata mossa da un inaspettato senso del dovere o da una follia distruttrice ma, ho seguito l’input del momento e, ora che ho ordinato (o distrutto) la pagina Chi sono, passerò anche a quelle successive ma, sempre con molta calma e pazienza. Si salverà da ogni intervento strutturale quella dedicata al #CurriculumDelLettore. A conti fatti, è l’unica che sembra costruita con un minimo di professionalità.
Eh sì, un blog è veramente impegnativo da gestire e mantenere. Le pagine non vanno abbandonate a sé stesse ma aggiornate, seguendo la naturale definizione degli spazi di un blog in divenire.
ParoleOmbra è cresciuta parlando soprattutto di libri ma anche chiacchierando con chi ha molta più esperienza di me in questo settore e che, per questo, è giustamente chiamato a fare formazione.
Scrivere, scrivere, scrivere. Ok, ma che cosa?
Questo spazio web nasce come luogo dove dialogare di libri e di tutto ciò che ruota attorno ad esso.
Tuttavia, l’interazione con professionalità diverse mi ha aperto uno spiraglio su settori dei quali non ho alcuna conoscenza. Lacune che devo colmare se voglio propormi come web writer e che toccano la diffusione di informazioni e contenuti vari sui social, strategie di vendita online, progetti di co-working, eccetera. Tutte queste parole, da un anno a questa parte, le ho incontrate talmente tante volte che ora paiono punti di riferimento di una cartina complicatissima e illeggibile. O forse sono io che ho un senso d’orientamento schifoso?
Così, ho pensato di dedicare un giorno alla settimana (il lunedì) per cercar di sbrogliare la matassa e ho cominciato con il buttar giù alcuni titoli e conseguenti argomenti da trattare. Dai, te ne spio alcuni alla rinfusa. Sia mai che mi dai qualche spunto supplementare per renderli più interessanti o un aspetto che vorresti propormi di approfondire:
- Scrivere articoli su commissione: dubbi e angosce
- Lavorare in libreria: gioie e dolori
- Lavorare in libreria: i lettori (a volte) ritornano
- Lavorare in un’edicola/tabacchino: questione di social
- La differenza tra social e vita sociale: sicuri che ci sia?
- Competenze: storia (molto breve) di un’esperienza del fare
- Tutti (o quasi) i social di un blogger alle prime armi e non
Non so se te l’ho scritto ma, nel corso dell’anno, il mio impegno nel produrre contenuti su ParoleOmbra mi ha portato, seppure in forma indiretta, lavoro. Certo, non al punto tale da potermi sentire sufficientemente sicura per aprire partita IVA e vivere di scrittura ma, volente o nolente, sono stata chiamata a darmi da fare e, nel fare, ho incontrato difficoltà che per un principiante paiono ostacoli insormontabili se non hai qualcuno con il quale confrontarti.
Alle attività online, si sono aggiunte quelle offline. Niente di importante ma il viverle mi ha dato una dose di autostima in più e forse una visione un po’ più ottimistica per il futuro. Mi sa che questa cosa della gratitudine funziona veramente! 😀
E i libri? E i racconti? E le collaborazioni con altri blogger?
Tranquillo, ParoleOmbra non verrà stravolta più di tanto.
La lista dei temi a tema “professionale” non è definitiva, né vuole porsi in veste di opinione dell’esperto. Non lo sono, non lo sono mai stata e, dato che mi piace imparare le cose, non credo lo sarò mai.
Di libri da leggere e sui quali tornare, ce ne sono e te ne parlerò volentieri. Solo che ho spostato il giorno e te li presenterò il venerdì. 🙂
Invece, vorrei implementare questa cosa dei racconti.
#UnoScrittoAlMese mi sembra un po’ poco per esercitarmi alla scrittura narrativa così, dato che ho ancora qualche racconto vecchio da pubblicare, pensavo di condividerli, a partire dal mese di aprile, il giovedì. Nel frattempo, mi impegnerò a scriverne di nuovi.
In fondo ParoleOmbra è la mia isola felice, dove posso costruire e inventare storie per il semplice piacere di farlo.
Dato che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, io e Bruna abbiamo deciso di ridurre, sui nostri rispettivi blog, la pubblicazione delle lettere agli scrittori alternandoci i martedì. Così abbiamo più tempo per pensare a chi scrivere e sì, anche per immergerci nelle pagine dei nostri rispettivi libri. Se poi hai pronta una tua letterina, perché non ce la invii? A noi farebbe piacere poterla condividere sul web dando così un ulteriore slancio alla diffusione della lettura.
A proposito di letture, ho appena finito di raccogliere in un unico documento i #CurriculumDelLettore del 2015. In tutto, ci sono 30 lettori e mille mila libri letti e da leggere che raccontano chi li propone per quello che sono. Persone speciali e professionisti che ogni giorno mettono cuore e mente nel loro lavoro. Ora passerò alla fase due, la revisione!
Oh caspita, ho fatto come gli americani! Ho passato il fine settimana a pensare a come riorganizzare questo blog per farlo crescere meglio e di più. Che ami il mio (non) lavoro?
Tu che ne dici? Ce la posso farcela?
A proposito, l’8 aprile vado a Roma, ad ascoltare i relatori del #DigiTalkLive, evento organizzato da Francesco Ambrosino. Ci sei anche tu?
Photo Credits: immagine in evidenza via Pixabay
2 Comments
Bellissimo blog e sopratutto hai delle grandi idee per il futuro. Sono sicuro che questo blog verrà amato da molto persone.
Grazie, Marcello!