Questa settimana mi sono lasciata trascinare, anzi, folgorare da L’amica geniale di Elena Ferrante, storia narrata in prima persona da Elena Greco sul suo rapporto di amicizia con Raffaella Cerullo detta Lila.
L’amica geniale di Elena Ferrante: il primo atto di un’opera ben più grande
Tra lettrici e lettori, ho sentito spesso nominare Elena Ferrante e il mistero che avvolge la sua identità rende il romanzo ancora più intrigante.
L’amica geniale è stata citata nel Curriculum Del Lettore di Mimma Rapicano e anche Vanessa Diffenbaugh, alla presentazione de Le ali della vita, ha ammesso di esserne rimasta affascinata.
Non pensavo però che mi avrebbe conquistata, perché diffido dalle storie che si sviluppano in più tomi in quanto (spesso per motivi puramente commerciali) si incorre nel rischio di trovare un racconto dove l’intensità e la carica emotiva sulle quali si costruisce vada via via diluendosi.
Ad aumentare le mie personali resistenze è una citazione, posta in apertura de L’amica geniale, tratta dal Faust di J.W. Goethe e che recita:
“IL SIGNORE: Ma sì, fatti vedere quando vuoi; non ho mai odiato i tuoi simili, di tutti gli spiriti che dicono di no, il Beffardo è quello che mi dà meno fastidio. L’agire dell’uomo si sgonfia fin troppo facilmente, egli presto si invaghisce del riposo assoluto. Perciò gli do volentieri un compagno che lo pungoli e che sia tenuto a far la parte del diavolo”.
Un passo che mi ha messa in un’agitazione tale da farmi quasi pentire di essermi imbarcata a stringere una qualsiasi relazione con l’amica qui narrata. Per quanto geniale fosse.
Insomma, già dalle prime pagine mi prese una sorta di paura perché compresi che subito avrei provato emozioni violente e contrastanti, che le gioie sarebbero state poche e i tanti i bocconi amari da mandare giù.
E così, pur cominciando dubbiosa L’amica geniale ha saputo trascinarmi in una Napoli carica di contraddizioni, devastata dalla povertà e dal dopoguerra. Una Napoli bellissima e una Napoli infernale vista attraverso gli occhi critici e feroci di Lila e dalle percezioni sensibili di Elena Greco.
Un rapporto difficile quello tra Elena e Lila. Entrambe molto intelligenti, sono figlie femmine (e nel contesto descritto il sesso di appartenenza diventa una disgrazia dalla quale è impossibile saltarne fuori) di umilissime origini ma cariche di sogni ambiziosi. La prima ha per padre un usciere, tutto sommato, di buon carattere, la seconda invece ha per figura paterna calzolaio che pur atteggiandosi a persona dabbene, non si fa scrupoli a comportarsi da padrone ignorante, ottuso e tiranno.
L’amica geniale di Elena Ferrante: storia di un’amicizia in cerca di una via di fuga
Date le premesse, il futuro delle due ragazze non è per niente roseo. Non comprendono i risvolti tenebrosi né capiscono le faide familiari interne ed esterne al povero rione nel quale abitano.
“Non ho nostalgia della nostra infanzia, è piena di violenza. Ci succedeva di tutto, in casa e fuori, ogni giorno, ma non ricordo di aver mai pensato che la vita che c’era capitata fosse particolarmente brutta. Era così è basta, crescevamo con l’obbligo di renderla difficile agli altri prima che gli altri la rendessero difficile a noi”.
Ciò che forse più mi ha attratto de L’amica geniale è la lucidità con cui la voce narrante presenta i personaggi, come interagiscono fra loro e di quanto le loro paure e i loro sogni comandino le loro azioni.
Più che leggere, pare di ascoltarne le voci dialettali, i passi, le risate sincere o forzate, il profumo della bellezza e il tanfo dell’ipocrisia.
Lo studio, la competizione scolastica tra Lila e Elena è l’unico modo per creare l’illusione di poterle controllare e unico mezzo per aprirsi una via di fuga e concretizzare un labile desiderio di libertà.
La Greco racconta della Cerullo come di uno spirito libero e selvaggio e, pur imitandola in ogni sua impresa, è ben cosciente che la natura di Lila è pericolosa. Eppure non riesce a fare a meno di lei, la cerca in continuazione o, se ella non si fa trovare, l’attende anche se ne vede o percepisce l’indole cattiva.
Lo stile di scrittura della Ferrante è talmente fluido, scorrevole, accattivante che non si riesce a fare a meno di continuare ad osservare la crescita di queste due bambine. Constatare il mutamento del loro rapporto e della percezione che hanno di sé, degli altri e della loro città. Sanno che debbono trovare un modo di distaccarsi da un circolo vizioso che le schiaccerà.
Un primo tentativo di fuga lo faranno insieme, ancora piccole, fuori dal rione ma, lungo il percorso, le reazioni della coppia di amiche è opposta. Chi non dovrebbe temere nemmeno il diavolo si fa prendere dal panico e chi si dimostra fin dall’inizio reticente o spaventata all’idea di uscire fuori dai binari di un’esistenza che vede già prestabilita, invece, scopre il coraggio di continuare nella fuga da un mondo che non le appartiene.
Elena e Lila sono l’essenza di un’amicizia non facile ma sincera. Insieme cercano di cambiare la loro condizione, sanno di essere diverse e questa diversità viene compresa e sostenuta solo dalla maestra Oliviero. Tuttavia, la vita e gli ostacoli le portano su strade diverse perché se la Greco si trova ad affrontare sola un percorso fatto di studi e di scoperta di sé inframmezzato dal continuo confronto con Lila. Quest’ultima, imprigionata in un nucleo sociale ottuso e prevaricatore, cercherà di distruggerlo dall’interno adattandosi, per quanto possibile, ai sistemi e alle gerarchie che lo regolano.
L’amica geniale è quindi la storia di un’amicizia ribelle, alla disperata ricerca di una ricchezza la cui immagine muta in continuazione in rapporto alla loro crescita non solo fisica ma anche culturale. È una storia sofferta, tragica e travolgente.
Il romanzo di Elena Ferrante è uno di quei libri che ti lasciano con il fiato sospeso fino all’ultimo e, proprio quando ti stai avvicinando alla conclusione, capisci che ormai ti ha catturato al punto tale che vorresti trovare una libreria aperta per poter mettere le mani sul seguito, anche se sono passate le 10 di sera e sarebbe il momento di andare a dormire.
Autore: Elena Ferrante
Titolo: L’amica geniale
Casa Editrice: Edizioni E/O
Pagine: 329
Anno di pubblicazione: XIX Ristampa, agosto 2015
Prezzo di copertina: € 18
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