#BookDreams2016 è un’altra interessante iniziativa di Bruna Athena che mi sta portando a provare un altro approccio con i libri e la lettura in generale.
Se la mia collaborazione con Diari di Pensieri Persi mi ha indotta ad analizzare con più rigore ciò che andavo leggendo, con quest’iniziativa mi trovo invece a dare maggiore attenzione non ai titoli ma agli autori che sceglierò di incontrare nel 2016 e che, pian piano, sto condividendo su Instagram e Twitter.
#BookDreams2016 è iniziato il 23 dicembre e andrà avanti fino al 6 gennaio del nuovo anno. Oggi ti parlerò dei motivi che mi hanno convinta a scegliere gli autori condivisi finora. Non è un post definitivo perché la lettura, i libri e le persone che uniscono le due cose sono infiniti, come i miei sogni, i miei desideri e i miei progetti.
I #BookDreams2016 scelti per Bruna Athena
Il primo autore condiviso è Donatien Alphonse Francois de Sade e, il titolo scelto per cominciare è Dialogo tra un prete e un moribondo. E altri testi politici e letterari. Già nome dell’autore e titolo dell’opera costituiscono una lettura decisamente impegnativa ma è da quando ho pubblicato le mie riflessioni su Io credo. Dialogo tra un’atea e un prete scritto a quattro mani da Margherita Hack e Pierluigi Di Piazza che mi è saltato il grillo di leggerlo e che mi è stato consigliato da Francesco Ambrosino.
Di De Sade ho sentito parlare spesso ma non ho mai letto nulla di suo, forse perché attorno a lui vi è un’aura di proibito e scabroso che mi ha sempre un po’ fatto desistere dall’approfondire. Tuttavia credo che cominciare con i suoi scritti meno noti potrebbe convincermi anche a leggere il sui testi più noti e che lo hanno condannato alla censura delle sue opere. A volte, leggere ciò che potrebbe urtare la sensibilità del lettore, passato e contemporaneo, è un buon modo per guardare le cose con occhio critico, limitare gli effetti collaterali del comune pregiudizio e avere un’idea più ampia di che cosa vuol dire libero pensiero. Ci ritorneremo.
Sul secondo autore o, per l’esattezza, autrice #BookDreams2016 non mi soffermerò molto ma è certo che presto ti parlerò de Le ali della vita di Vanessa Diffenbaugh. Di lei ho ancora vivido il ricordo del suo intervento a #PordenoneLegge e adoro la sua delicatezza nel trattare temi sociali emotivamente complessi come ha fatto ne Il linguaggio segreto dei fiori. è anche grazie a lei che mi sono convinta ad acquistare anche un libro di Elena Ferrante. Veramente, la Diffenbaugh aveva citato un altro titolo ma io mi sono lasciata guidare dalla mia libraia di fiducia e comincerò con L’amica geniale.
A Natale mi sono presa un attimo di pausa e non ho condiviso libri e autori. Sinceramente speravo in qualche regalo libroso ma chi mi conosce deve aver (giustamente, mannaggia) pensato che era inutile regalarmi qualcosa da leggere. Ci sono due colonne di libri che non accennano a diminuire e il rischio di comprarmi un doppione era particolarmente alto. Così ho ripiegato (si fa per dire) con Annamaria Testa. Di questa autrice ho già avuto un piccolo incontro con 10 minuti scritti e per il 2016 ho deciso di buttarmi nello studio di Farsi capire. Comunicare in modo efficace, interessante e persuasivo. Molto citata anche dalla protagonista del post intitolato Web Writing: leggere i libri di Luisa Carrada, Annamaria Testa è per me una tappa obbligata per imparare a scrivere non solo per diletto ma anche per professione. Mai smettere di aggiornarsi se non ci si vuole cristallizzare negli stessi errori e trappole mentali. (Piccola confessione, ho già cominciato a leggerne qualche paginetta e riempito mezzo block notes di appunti).
All’università ho avuto un periodo in cui avrei voluto diventare giornalista. Compravo tutti i giornali più importanti e li aprivo sul pavimento del salotto di casa confrontando le notizie. Lo feci per mesi ma poi mi stufai perché mi ricordai di una frase detta da “un certo” Indro Montanelli il quale diceva che in Italia ci sono pochi giornalisti e parecchi giornalai. Quest’anno leggerò Soltanto un giornalista, una testimonianza resa a Tiziana Abate. Anche se questo mio sogno rimarrà nel cassetto, non vedo perché non dovrei leggere di chi seppe concretizzarlo appieno. A proposito, in lista c’è anche La fine è il mio inizio di Tiziano Terzani, anch’esso citatissimo (spesso e volentieri in contrasto con Oriana Fallaci). Leggere non è solo vivere mille vite ma anche confrontare le varie verità.
Il #BookDreams2016 di oggi? New York Blues di Cornell Woolrich. Mi incuriosisce leggere qualcosa del “padre del noir” un genere letterario che trovo molto affascinante.
A leggere gli autori scelti, mi sa che il 2016 sarà per me un anno di ricerche e indagini ma non ti preoccupare, troverò qualcosa che mi farà uscire dalla linea di letture scelte. In fondo, non sono così metodica e se il caso mi proporrà autori completamente diversi per personalità e tematiche trattate, non mi rifiuterò certo di incontrarli e conoscerli. 🙂
E tu? Quali sono i tuoi #BookDreams2016?
2 Comments
Bella iniziativa, mi piace e anche i titoli che hai scelto. Terzani mi incuriosisce, poi pubblichi anche la recensione?
Ciao Mary, grazie e l’idea è di parlare dei titoli selezionati. Tuttavia non so darti una data precisa, anche se cercherò di rispettare la tabella di marcia delle letture scelte. 🙂