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Segnalibri che raccontano: libri, letture e di tutto un po’

20 Novembre 2015
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Chi ha la passione per i libri sviluppa una vena collezionista per i segnalibri. Spesso tendo a ricordarmi la storia di un libro in base al segnalibro perché l’immagine o la frase riportata sembrano adattarsi all’autore e alla lettura del momento. Il segnalibro svolge il ruolo simbolico di anticipare la narrazione che lascerà un segno sulla propria formazione umana e culturale. A ogni lettore il suo libro e, a ogni libro, il suo segnalibro. Così, giusto per non fare pieghe.

Insomma, non si chiamano segnalibri senza motivo e con questo post farò una piccola catalogazione mnemonica ed emotiva di quelli che ho raccolto finora. Chissà se ne abbiamo qualcuno in comune. 🙂

Dallo scontrino ai segnalibri: dall’arte alle citazioni

Prima della lettura consapevole avevo l’abitudine ad utilizzare come segnalibri tutto quello che avevo a portata di mano. Poteva essere uno scontrino, un volantino pubblicitario, un pezzo di carta stracciato. Andava bene tutto, pur evitare la fantomatica orecchia alla pagina e ritrovare il punto del viaggio al quale ero giunta.

Poi ho cominciato a collezionare qualcosa di più grazioso di uno scontrino della spesa al supermercato.

Segnalibri del mondo dell'arte

I primi segnalibri sono legati al mondo dell’arte o che riportano frasi celebri. Il più consumato è quello che rappresenta La classe di danza di Edgar Degas. Dice la citazione:

” Un quadro è qualcosa che richiede tanta scaltrezza, malizia e inganno come l’esecuzione di un crimine”.

Risale ai tempi dell’Istituto d’Arte. In quel periodo, in classe, si studiava Degas e di come metteva in scena prospettive ardite e inverosimili. Senza dimenticare di cogliere momenti poco eleganti come la ballerina che siede ingobbita in un angolo e con un’espressione sfatta sul volto. Scaltrezza, malizia, inganno. Dettagli reali e giochi illusori, come gli intrecci di storie lette, in lettura e da leggere. Userei questo per rileggere Il profumo di Suskind.

Segnalibri di Mucha

I tulle vaporosi di Degas ricordano anche la leggerezza che mi ispirano i segnalibri in stile Art Noveau. Alla fine degli studi artistici mi sono innamorata delle opere di Alfons Mucha. Un artista che può essere considerato uno dei precursori delle locandine pubblicitarie e degli oggetti di design. Conservo ancora l’art dossier che narra la sua carriera artistica. Il bracciale a forma di serpente commissionato per Sara Bernhardt rimane uno dei gioielli più affascinanti mai realizzati. E poi, chi si scorda L’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera? Uno dei romanzi più intensi, pesanti ed eterei che abbia mai letto.

Segnalibri di Alessia Coppola

Non so se hai notato i segnalibri con il gatto nero sopra i tetti e il drago dipinti con l’acquerello di Alessia Coppola. Sono deliziosi e, in fondo, non fanno altro che segnare la scoperta dei social e delle relazioni umane che si possono instaurare attraverso di essi. Se non vedevo le sue opere su Facebook non avrei mai potuto commissionarglieli. 🙂

I segnalibri con paesaggi, gatti ed elementi naturali appartengono ai tempi in cui lavoravo in libreria. Scartarli era fantastico e ne feci scorta, assieme a quelli della Legami. Tra questi ultimi spicca una frase di Gandhi:

” Tu ed io siamo una cosa sola. Non posso farti del male senza ferirmi”.

Che, terra terra, segnala che ogni azione ha le sue conseguenze. Una frase di vita che spesso si tende a dimenticare.

Sono belle le frasi tratte da grandi personalità e riportate dai segnalibri. Paiono tante preghiere che, oltre ad essere doni lasciati da menti creative, sensibili e sfaccettate, ricordano quanto effimera e preziosa sia la vita. Forse è per questo che ho preso l’abitudine a raccoglierle e, qualche volta, sembrano quasi profetizzare le sensazioni di un libro che si sta leggendo.

Il segnalibro con citazioni è un ottimo punto di appoggio per sciogliere il senso di una lettura o, come dicono molti scrittori e blogger professionisti, per avviare la stesura di un nuovo racconto o post. Non ho perso l’abitudine a prenderne di nuovi e, di seguito, condivido con te, segnalibri con frasi che hanno attirato la mia attenzione negli ultimi anni:

“La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.” – A. Schopenhauer

“Più sei personale, più sei universale.” – Lisette Model

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.” – Voltaire

“Non possiamo vivere con le spalle curve e gli occhi bassi, rassegnandoci a una vita monotona. Abbiamo bisogno di guardare il cielo e le stelle, di sognare, inventare, improvvisare. La creatività ci è necessaria come l’aria”.

Infine ci sono i segnalibri un po’ strani, di quelli che trovi esposti alle bancarelle artigianali o a eventi culturali. Il mio preferito è la strisciolina in pelle con allegato un libretto, acquistato alla Festa Medievale di Valvasone e che ho usato per leggere Io, Liam di Antonella Albano.

Segnalibri in feltro

Quelli fatti con feltro e graffette li tengo in un libro di stoffa. Sono buffi. Quello con la farfalla, simbolo dell’anima, l’ho usato per leggere Ruba come un artista di Austin Kleon. Un libretto molto stimolante.

Ho anche un paio di segnalibri del FAI. Perché è bello pensare che l’acquisto di un segnalibro possa contribuire (anche se è solo una goccia nell’oceano) a preservare il patrimonio artistico, culturale e paesaggistico dell’Italia. Vorrei continuare a raccontarti cosa si nasconde dietro ogni segnalibro in mio possesso ma non voglio annoiarti e poi, mi piacerebbe sapere che storia c’è dietro ai tuoi segnalibri e conseguente letture.

Me ne parli un po’ nei commenti? 🙂

Photo Credits: immagine in evidenza via Pixabay

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5 Comments

  • Reply athenabruna 20 Novembre 2015 at 9:53

    Ma sono tutti bellissimi! Io adoro i segnalibri, li colleziono da un po’! Facciamo, assieme al curriculum, il segnalibro del lettore! Dai dai!

    • Reply Rita Fortunato 20 Novembre 2015 at 9:58

      Dunque, all’attivo abbiamo: il #CurriculumDelLettore (rodato) il #CurriculumDelLibro (in sperimentazione) e ora il #SegnalibroDelLettore. Bruna, non ci ferma più nessuno. A proposito, sai che ho provato a farne alcuni personalizzati al blog? Sono quelli in alto a destra, come ti sembrano?

      • Reply athenabruna 20 Novembre 2015 at 10:31

        Cos’è il curriculum del libro? Me lo son perso! Per le personalizzazioni, ti riferisci a quanto appare a destra?

  • Reply Rita Fortunato 21 Novembre 2015 at 7:32

    Sonia Bertinat mi ha consigliato di creare un #CurriculumDelLibro riprendendo le considerazioni fatte dai partecipanti del #CurriculumDelLettore su un determinato titolo. Ho cominciato con Piccole Donne. Ti ho citata, ricordi?
    Ho fatto dei segnalibri che vedi rappresentati nella foto dell’immagine in evidenza, è l’angolino in alto a destra. Non so se riesci a vederli…

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