film Recensioni

Lo stagista inaspettato, un film da vedere

19 Ottobre 2015
Lo stagista inaspettato, film da vedere

Ci sono periodi in cui non sai bene cosa vuoi, cosa fare, come arricchire le giornate staccando dal solito tran tran quotidiano.

La noia è sempre dietro l’angolo e, per allontanarla un po’, sabato sono andata al cinema a guardare Lo stagista inaspettato.

C’era anche L’ultimo gangster con Johnny Depp ma per quanto apprezzi l’interprete di Edward Mani di Forbice e di tanti altri film straordinari, Robert De Niro ha sempre la precedenza.

 

Lo stagista inaspettato, Jules (Anne Hathaway) e Ben (Robert De Niro)

Lo stagista inaspettato, l’entusiasmo dell’utile saggezza

Io consiglierei di andare a vedere Lo stagista inaspettato non solo per la presenza di Robert De Niro, che ho già preso ad esempio quando ho cercato di riflettere su che cos’è il talento, ma anche per la molteplicità di temi trattati.

La storia ruota attorno a Ben, pensionato settantenne e vedovo da tre anni, che si trova a dover gestire parecchio, troppo tempo libero e a Jules Ostin (Anne Hathaway) giovane donna in carriera che è stata capace di creare un piccolo impero con l’e-commerce e la vendita online di capi d’abbigliamento, partendo dalla cucina di casa.

L’azienda dell’intraprendente Ostin decide di creare un programma di stage rivolta agli over 60. Quello che si richiede è un video di candidatura da inviare all’azienda tramite un social network molto noto, YouTube.

Ben, nel leggere la locandina, rimane un po’ perplesso (Robert De Niro ha questa capacità incredibile di rendere un sentimento con un’espressione facciale minima ma pertinente alla situazione. Lo adoro, se nessuno l’ha notato) ma non si perde d’animo e crea un video semplice ma efficace dove spiega che intende far parte del programma per colmare non solo il tempo libero in eccesso ma anche quel vuoto interiore conseguente la perdita della moglie e il pensionamento.

Perché sente di avere ancora quella magia dentro in grado di farlo sentire utile. E poi dicono che l’entusiasmo e l’intraprendenza, la voglia di mettersi in gioco e di fare nuove esperienze sono caratteristiche dei giovinotti!

Lo stagista inaspettato Ben (Robert De Niro) e colleghi

Lo stagista inaspettato, il contesto e riflessioni finali

Il luogo nel quale Ben viene catapultato è giovane, dinamico, social.

L’azienda è un tripudio di open space, Mac e smartphone di ultima generazione con tanto di festeggiamenti quando su Instagram si supera un determinato numero di likes. Indice di gradimento del prodotto inserito nel canale e-commerce.

Jules è energica, parla con i clienti, gestisce i tecnici e i creativi per definire, nei minimi dettagli, le strategie di marketing e comunicazione, risolvere i problemi tecnici del sito aziendale o migliorarne la grafica arrivando ad andare di persona nei depositi per controllare che la merce venga piegata e confezionata nel modo giusto.

Il tempo per la Ostin è relativo e quello che spende nel lavoro viene tolto dalle ore di sonno, dalle attività familiari e dalla coltivazione di amicizie reali. Tutto viene gestito tramite mail, anche le conversazioni più banali. Perché lo fa? Perché è un sogno che ha deciso di concretizzare mettendoci tutta la passione e le competenze che possiede. Un sogno che Ben riesce a scorgere, malgrado il suo aspetto “vintage” e che alimenta con la sua esperienza (e saggezza).

Lui vede la realtà che lo circonda nel suo complesso, riesce comunque a conquistare la simpatia e la fiducia dei suoi giovani colleghi arrivando a diventare un punto di riferimento umano importante. Una guida, una sicurezza in un mondo che si muove veloce e frenetico, come quello del web.

Lo stagista inaspettato è un incontro tra generazioni, anche se rimangono fra loro distinte. A Ben piace presentarsi in giacca, cravatta e fazzoletto da taschino perché è un gentiluomo.

Un gentiluomo che, citando Mark Twain, è convinto che:

“Non è mai sbagliato fare la cosa giusta”.

E, all’occorrenza, fermarsi per prendersi il giusto tempo e riflettere su ciò che è stato e ciò che sarà.

Il cambiamento è inevitabile, quello che conta è non perdere di vista i valori umani. Possono cambiare gli strumenti per affrontare il futuro ma, ne Lo stagista inaspettato, un occhio di riguardo al passato è una bella metafora per riappropriarsi del presente sia per chi ha tutta la vita alle spalle e sia per chi, la vita, ce l’ha tutta di fronte.

È una bella storia che parla di amicizia tra persone appartenenti a due tempi diversi che non sono poi così lontani e se dovessi descriverlo con un post, lo descriverei con quello che intitolai Esperienza, siamo numeri o persone?

Ne Lo stagista inaspettato ci sono i numeri e ci sono le persone. Coesistono e non vengono confusi tra loro presentando un bel ritratto (al positivo) della società contemporanea, del mondo del lavoro, di come sono cambiate le interazioni sociali e sui nuovi piani di comunicazione che si stanno creando tra vecchie e nuove generazioni.

Sono stata un po’ scarna nel parlare di questo film? Meglio, non volevo spoilerare la narrazione e poi è un lungometraggio deliziosamente divertente. Dopo Breaking Bad avevo proprio bisogno di un pizzico di piacevole ironia. :p

E tu? Hai già visto Lo stagista inaspettato? Ti è piaciuto?

You Might Also Like

5 Comments

  • Reply la rana a righe 26 Ottobre 2015 at 14:31

    Ero già curiosa di andarlo a vedere ma la tua recensione mi ha convinto 🙂 In settimana mi concederò sicuramente una pausa cinema per Lo stagista inaspettato.
    A presto!

  • Reply Ambra 4 Novembre 2015 at 13:37

    Avevo intenzione di andare a vederlo proprio la scorsa settimana ma non ho avuto tempo. A questo punto mi hai convinta al 100%, devo andarci al più presto!

    • Reply Rita Fortunato 4 Novembre 2015 at 23:38

      Ciao Ambra, fammi sapere se concordi con il mio punto di vista, eh? 😀

  • Reply MimmaRapicano (@MimmaRapicano) 5 Novembre 2015 at 5:59

    “Il cambiamento è inevitabile, quello che conta è non perdere di vista i valori umani.”
    Brava Rita, un post leggero e coinvolgente. Come i due precedenti commenti hai trasmesso la voglia di andare al cinema. Un sommesso ed elegante “Alza il culo, vai a vedere questo film”. 🙂
    Spesso è proprio il cambiare percorso che ci aiuta a crescere e a guardare attentamente quello che ci circonda. Brava!!!
    Mimma

  • Leave a Reply

    error: Content is protected !!
    %d