Nel mondo del web, non poteva mancare il secondo libro di Riccardo Scandellari, Afferma la tua identità con il Net Branding.
Dato che è lunedì ed è l’ultimo giorno di agosto, parlare di un libro su come abitare e vivere il web professionalmente e umanamente può essere il modo giusto per inaugurare le attività di settembre e dedicarvisi con entusiasmo.
Afferma la tua identità con il Net Branding, una piccola premessa
Per sincerità, devo dire che le prime pagine di Afferma la tua identità con il Net Branding non mi hanno entusiasmato. Forse perché venivano ripresi argomenti trattati molto bene in Fai di te stesso un brand e perché la spiegazione di alcuni meccanismi l’ho trovata navigando su Internet, cominciando a porre qualche domanda tramite i social, leggendo i post di altri blogger e provando a mettere in pratica i loro consigli. Tuttavia, è su questo che si basa tutto il discorso imbastito da Riccardo Scandellari perché:
«Oggi siamo letteralmente bombardati da informazioni come mai prima nella storia, abbiamo un tempo limitato e dobbiamo dosare la nostra capacità di informarci selezionando le fonti più utili e autorevoli. Questo sovraccarico di informazioni comporta che l’attenzione della gente sia limitata e sempre più rara e difficile da raggiungere e catalizzare: ottenerla significherà avere la possibilità di promuovere prodotti e servizi o di stimolare nuove idee e opinioni».
Afferma la tua identità con il Net Branding è un modo per fare ordine a quanto si apprende strada facendo e, pian piano, ho realizzato che se prima determinati temi erano da me appena intuiti, dopo la lettura sono divenuti più chiari.
È quindi molto utile e prezioso avere una copia cartacea che indichi, senza tanti giri di parole, che cos’è il Net Branding e come funziona.
Che spieghi, nel dettaglio, come si costruisce un titolo, un abstract e un attacco e rifletta sulle differenze vigenti tra media tradizionali e social media portando il lettore a capire cosa vuol dire essere sé stessi e come porsi nel mondo digitale. In questo senso, il confronto redatto da Cecilia Mattioli, intitolato Dalla retorica classica alla comunicazione digitale è l’intervento di maggior pregio.
Se noti c’è un post-it giallo, in alto, nella mia copia personale. Segnala che il pezzo della Mattioli è, per me, di particolare conforto. Anni fa mi sono sentita dire che la laurea in Lettere non è spendibile sul mercato del lavoro. Non si muore, ma si rimane male. Però quel post-it giallo indica un segnalatore anti-resa, oltre che un’analisi interessante e preziosa da acquisire perché prende ad esempio argomenti di studio non solo in ambito comunicativo, ma anche umanistico (e umano).
Afferma la tua identità con il Net Branding e Fai di te stesso un brand, spunti di approfondimento
Fai di te stesso un brand è un ottimo punto di riferimento per chi vuole avere un’idea di che cosa vuol dire vivere e abitare il web e cosa vuol dire Personal Branding.
Afferma la tua identità con il Net Branding, invece, si concentra sugli strumenti che li determinano, risaltando il valore comunicativo di colore e immagini.
- La panoramica che l’autore fa su quanto riguarda la psicologia del colore è un assaggio di quanto vi è dietro anche alla cosa più banale e non mi dispiacerebbe approfondire l’argomento.
- Per quanto riguarda l’uso delle immagini, la scoperta dell’hashtag #taggareresponsabile, lanciato e segnalato dall’intervento di Orazio Spoto, cofondatore di Igersitalia, è la parte che mi ha incuriosita di più (infatti sono andata su Instagram ad indagare e, a provare). Instagram è uno dei miei social preferiti e, a prescindere, tutto ciò che lo riguarda attira la mia attenzione.
Infine, mi ha dato ulteriori spunti di lettura da affrontare in futuro.
Reputation Economy di Michael Fertik, edito Egea aspetta di essere letto ed è tornato alla mia memoria quando Scandellari ha parlato di reputazione:
«La reputazione è uno dei temi più dibattuti negli ultimi tempi. Vedo sempre più agitare l’indice versi i professionisti che adottano schemi nuovi e non ordinari per attirare l’attenzione. In qualsiasi comunità di professionisti ci sono sempre rivalità e competizione, è una cosa normale, giusta e sana. Quello che non è sano è additare un professionista per come si pone piuttosto che per quello che concretamente realizza».
Così come una citazione:
«Chi di voi vorrà fare il giornalista si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore».
mi ha fatto tornare in mente un libro acquistato tempo fa. Si tratta di Soltanto un giornalista, una testimonianza di Indro Montanelli resa a Tiziana Abate, edito Bur.
Naturalmente, ci sono altri testi consigliati dallo stesso Scandellari che sono riportati a fine libro. E la lista delle letture si amplia…
Rispetto a Fai di te stesso un brand, questo libro ha ispirato in me meno domande e ho avuto la sensazione di aver trovato una cartina tornasole con la quale orientarmi. Cosa posso dire, se non ringraziare per l’aiuto fornito?
E tu? Cosa ne pensi?
Autore: Riccardo Scandellari
Titolo: Afferma la tua identità con il Net Branding
Casa Editrice: Dario Flaccovio Editore
Pagine: 169
Anno di pubblicazione: Aprile 2015
Prezzo di copertina: € 12
8 Comments
Scandellari è una sicurezza, devo ancora comprarlo ma lo farò appena ho finito di leggere il libro di Seth Godin
Senza dubbio. A proposito, Mr Tozzo, ti ho pensato. Ad un certo punto parla anche di credibilità e visibilità del blogger e dei rischi nei quali potrebbe incappare. Mi è venuto in mente il tuo articolo: – Quanto costa una recensione? –
Ecco perché mi fischiavano le orecchie ;D
Cosa ne pensi ?
Ma no, che ti ho pensato bene.
Scandellare ha usato un verbo che mi è piaciuto tantissimo, dosare.
Visibilità e credibilità vanno dosati nel rispetto del lettore e del proprio pubblico che, a sua volta, si forma, attraverso la presenza del blogger nei social. Questo concetto, al momento della pubblicazione del tuo post, sinceramente, mi sfuggiva. Non è che ora ho capito tutto però si è aggiunto un altro tassello mancante al puzzle che mi sto creando mentalmente…
Caspita quante belle chiacchiere mattutine vi scambiate voi due: grandi! Il secondo libro di Skande me lo devo ancora comprare, in compenso ho fatto una full immersion in Seth Godin e non sono ancora riemersa! Amo ques’tuomo e il suo modo di guardare, scrivere, comunicare!
Gloria Vanni, grazie. Mr Tozzo è uno dei miei punti di riferimento, i suoi commenti sono preziosi. 🙂
Sai che non ho ancora letto il libro di Seth Godin? Devo recuperare, assolutamente!
Scusa, complimenti per il post, Rita, mi piace! 😉
Grazie! 😁