Tema libero

Tempo, linguaggio e #adotta1blogger

17 Aprile 2015
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Questa settimana sono andata in vacanza sull’isola che non c’è, nel paese delle meraviglie e sui social a cui sono iscritta. Poffarbacco, che settimana!

Ti spiego. Volevo scrivere qualcosa sul concetto di tempo e mi sono trovata catapultata nel gruppo Facebook #adotta1blogger grazie a Francesco Ambrosino, fondatore di socialmediacoso.

Sperando di collegare tutti i pezzi del film neuronale che mi sono fatta, vado per ordine e ti spiego cosa è successo.

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viaggiando nel tempo virtuale ho incontrato un nuovo amico

Hai notato quanto sia preminente il concetto di tempo in Peter Pan e in Alice nel paese delle meraviglie?
Capitan Uncino è stato menomato di una parte di sé ma c’è una cosa che non ha perso. La consapevolezza e l’ansia del tempo che scorre, scandita dal ticchettio dell’orologio ingoiato dal coccodrillo e che tanto diverte Peter Pan, libero da questa dimensione.

Io, in questi giorni, ho scoperto un nuovo capello bianco e, anche se l’importante è sentirsi giovani dentro, un po’ di inquietudine mi è venuta e sono passata in modalità Bianconiglio. È tardi, è tardi. Devo scrivere il terzo post della settimana, deve avere un senso, deve essere utile, bello e pertinente. In testa una miriade di pensieri, collegamenti e associazioni. Un film mentale e tantissimo caos.

Alla fine, ignorando il capello bianco (tanto ti tingo) ho gironzolato su Facebook e mi sono trovata sotto gli occhi un post di Francesco Ambrosino intitolato Web Writing: la tecnica “Keyser Söze”.

Un po’ per l’argomento e un po’ perché l’immagine scelta dal blogger non mi era nuova, ho aperto il link per rendermi conto che parlava di un film favoloso, I Soliti Sospetti. La chicca è stata che utilizzava il lungometraggio diretto da Bryan Singer come strumento guida per imparare a scrivere sul e per il web.

Tutto chiaro, semplice ed efficace. Lo dichiaro apertamente nei commenti, interagisco con l’autore del post e alla fine gli chiedo anche l’amicizia per poi, a detta sua, tartassarlo di messaggi. Ho perso la cognizione del tempo e sono tornata in modalità Peter Pan.

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Ho percorso il linguaggio, provando e sperimentando un po’

Ora, ho realizzato che sia nei post riguardanti le letture della settimana sia nel dialogo avviato con Ambrosino ho utilizzato e sfiorato diversi linguaggi, letterario, cinematografico, televisivo, dialettale, tramite emoticons eccetera.

Per come la vedo io, qualsiasi forma artistica e conseguente linguaggio adottato ha un medesimo scopo, l’ascesa verso la conoscenza e il quotidiano rifornimento di storie, oltre che di emozioni. All’ascesa però corrisponde una discesa, la riflessione, il bisogno di tornare sui propri passi e di definire nuovi obiettivi e nuove prospettive. Ed è qui che entra in gioco la fase Alice (aspirante scrittrice e web writer) che vuole raggiungere il bellissimo giardino (un blog sensato) e si trova in mezzo a personaggi (blogger) con caratteristiche (linguaggi) personali e, a loro modo, originali.

Tutto molto bello ma, giustamente, sir Ambrosino, del regno di socialmediacoso, mi ha posto di fronte alla realtà chiedendomi, senza mezzi termini, piano editoriale e obiettivi di paroleombra. Sgamata! Ma provo comunque a rispondere e, per quanto riguarda il piano editoriale, ti confesso che è in fase di svolgimento.

Al momento vado avanti settimana per settimana cercando di creare pochi post per poi collegarli fra loro non solo con rimandi interni ma scegliendo un tema che li caratterizza. Unico punto fisso o base di partenza che mi sono posta è il libro. È l’oggetto principe sul quale si incardina paroleombra e per il quale provo veramente un amore sviscerato. Da dove traggo conforto, spunti creativi e molto altro ancora.

Di conseguenza, l’obiettivo è invogliare altri alla lettura spiegando che non è un dovere ma uno svago oltre che un modo per sentirsi liberi di sperimentare, di trovare la propria strada da percorrere. Un libro è un canto, un’ode alla vita e leggere è onorare questa forma di gratitudine. La vita è effimera, breve e ricca di contraddizioni. È gioia e dolore, lotta e riscatto.  È fatta di emozioni, perché privarsi di provarle fino in fondo attraverso le pagine di un libro o le immagini di un film? Il confine tra realtà e finzione è molto sottile e i prodotti di cui parlo permettono di raggiungere una zona franca, il luogo della libertà di Essere.

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E alla fine sono approdata a #adotta1blogger e ho intrapreso un nuovo inizio

Dalla presa di coscienza si passa alla condivisione di ciò che si è appreso. E come si fa? Attraverso il linguaggio e il confronto. Io adotto quello della scrittura perché, anche se non ne ero convinta, ho tanto da dire. Francesco Ambrosino te lo confermerà sicuramente ma questo non gli ha impedito di farmi da padre e introdurmi nel gruppo #adotta1blogger.

In questo articolo avrei voluto citare un sacco di blogger ma mi è stato consigliato di non esagerare, non devo distrarmi e non devo far perdere tempo a te. Tuttavia, un altro protagonista del web che seguo, per poter affinare il mio linguaggio e la mia scrittura (un secondo obiettivo è di fare di questo strumento un lavoro a tutti gli effetti) è Francesco Mercadante, titolare di Errori & Parole. All’inizio la sua erudita conoscenza dell’argomento ti metterà in soggezione ma non morde e, se anche a te piace scrivere, imparerai tantissime cose. Garantito al limone! 🙂

Photo Credits:  Calendario su I Love Creativity, linguaggio e #adotta un blogger su pixabay.com

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