Il logo, a che cosa serve?
Prima di aprire paroleombra mi sono spesso sentita ripetere che per aprire un blog ci vuole un logo che lo renda unico. Avevo bisogno di un segno distintivo semplice, riassuntivo e immediato. Panico assoluto e vuoto cosmico.
Petali e pennini, perché?
Quando il mio neurone non collabora, dipingo, disegno, scribacchio e pasticcio. Mi piace raccogliere sassi e decorarli con motivi floreali. Questo lavoretto mi rilassa e i fiori hanno un qualcosa di straordinario. Sono ricchi di dettagli, semplici e complessi, forti e delicati. Lottano per sbocciare ad ogni primavera e riprodurli su pietre mi dà la sensazione di stabilizzare la loro effimera dualità che sempre si rinnova. Credo che ciò avvenga anche con la scrittura, le fasi di un fiore assomigliano al processo creativo e il mio è un modo come un altro per cercare di favorirlo.
Il logo di paroleombra è quindi una naturale conseguenza di emozioni contrastanti alla ricerca di equilibrio e apertura mentale. Naturale… mica tanto. Ho impiegato parecchio tempo prima di convincermi che poteva andare e altrettanto per trovare il coraggio di sottoporlo a una web design che me lo rendesse più grafico, più professionale e il risultato finale lo trovate sull’intestazione. I petali dovevano essere pennini e richiamare la scrittura mentre i colori, l’azzurro e il giallo, riprendono la natura duale delle cose che tanto mi affascina. Altro non mi veniva in mente.
I feedback
All’inizio ero emozionata, guardare questo simbolo mi metteva di buon umore ma dovevo “testarlo” e, semplicemente, ho chiesto a diversi amici che cosa ne pensavano. Considerazioni? Eccole:
- Cos’è ‘sta roba da bambinetti?
- Carino ma dovrebbe avere un senso…
- Non ti rappresenta
- Non è poi così immediato, bisogna osservarlo bene per capire che i petali sono dei pennini e non sembra logo adatto a un blog dedicato al mondo della scrittura.
- Sembra un antivirus per pc
Il punto 5 è fenomenale, se ci capissi qualcosa nel campo dell’informatica credo che avrei potuto creare un business! Questo feedback mi suggerisce che ho toppato alla grande nell’ideazione e nella creazione del logo ma, in effetti, sono un po’ bambina e paroleombra non vuole essere un punto di arrivo ma l’osservazione di un percorso in svolgimento, con tutte le sue incognite.
Perché ho salvato il logo di paroleombra
Forse il logo non è immediato ma ai commenti contrastanti ve ne sono stati anche di positivi. Quello della titolare di Per Aspera to Nowhere mi ha colpito particolarmente. Ha affermato che le ricordava vagamente una bussola e per questo ho deciso di lasciargli la possibilità di “riscattarsi” e di indicare i miei primi, timidi approcci al mondo del web writing e della scrittura in generale.
E tu? Cosa ne pensi di questo logo?
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